23
novembre

DAVIDE MENGACCI A DM: SCENE DA UN MATRIMONIO E’ IL PRIMO REALITY ITALIANO. NON HO SIMPATIA PER IL TIPO DI TV CHE FA MIO FIGLIO RUDY ZERBI

Davide Mengacci

Sposato dal 1999 ma legato sentimentalmente da 27 anni. Un’esperienza certamente utile per il ritorno di un programma cult degli anni 90, messo in soffitta per qualche tempo ed ora pronto a dare nuovamente prova di sé. Davide Mengacci da domani, 24 novembre, alle 20.05 su Rete4 sarà al timone di ‘Nuove Scene da un Matrimonio’.

Com’è nata l’idea di riproporre Scene da un matrimonio?

In realtà è un’idea coltivata da quando abbiamo smesso di realizzarlo diciotto anni fa ma per mille motivi non si è più rifatto. Sono contento del suo ritorno perchè in questi anni ci sono stati tanti programmi sul matrimonio ma mai nessuno ha puntato sull’aspetto sentimentale, cosa abbastanza curiosa perché i sentimenti sono il primo motivo per cui si fa un matrimonio.

Crede che il successo dei programmi dedicati al matrimonio in onda sui canali specializzati possa avere influito sulla riproposizione del format?

Io non credo perchè sono già molti anni che tali programmi vanno avanti. Non so dire il perché  Mediaset abbia deciso di proporlo oggi e mi interessa in modo relativo. A me basta sapere che si tratta di un programma storico della tv italiana, che ha costruito il costume italiano.

E’ vero che è stato fondamentale l’apporto di Silvio Berlusconi per la nascita di Scene da un Matrimonio?

Sì. Quando lui si occupava di televisione, è stato il deus ex machina del programma. Vedendo la puntata zero – messa appunto dall’autore Gianni Ippoliti – che era dissacrante ed ironica, disse testuali parole: “Mengacci il matrimonio è una cosa sacra, lei non lo può prendere in giro così”. Io capii immediatamente il messaggio che era quello di conferire al programma un aspetto nazionalpopolare e ho agito di conseguenza.

E’ contento della collocazione del programma?

Sono lusingato dalle aspettative che Rete 4 ripone in questo programma collocandolo in una fascia così difficile. Allo stesso tempo sono molto ansioso di vedere cosa succederà perché è una fascia apparentemente destinata ad un insuccesso, dominata dai telegiornali però il pubblico femminile, che è quello a cui il programma si rivolge, potrebbe guardare altri tg o non guardarli affatto. Inoltre può contare sul traino di Tempesta d’amore, un programma tipicamente femminile che è un successo per Rete 4.

Com’è stato il suo matrimonio rispetto a quelli che ha raccontato in trasmissione?

Io mi sono sposato due volte, la prima in Chiesa, la seconda in Comune. Il matrimonio religioso è stato molto sobrio, senza clamore e all’insegna della tradizione più classica. Il secondo matrimonio, essendo io diventato relativamente celebre, è stato popolato da telecamere e telegiornali. Nessuno dei due comunque è paragonabile alle nozze che vedremo in Scene da un matrimonio che hanno per loro natura un’intenzione di spettacolarità.

Non c’è una sorta di esibizionismo in chi chiama le telecamere del programma?

Gli sposi partecipano perché vogliono che il giorno del loro matrimonio sia memorabile. Non c’è mai stata voglia di apparire, è sempre stata una priorità degli autori quella di cercare di evitare le coppie esibizioniste. Nonostante sia il primo reality della televisione italiana, in modo assoluto e incontestabile, non ha mai avuto, con mia grande sorpresa, nessuno degli elementi dei reality che conosciamo oggi dove chi partecipa lo fa per esibizionismo.

Sua moglie, Cini Liguori, è una regista. C’è un motivo per cui non lavorate più insieme?

Abbiamo smesso di lavorare insieme nel 1990 e da allora non l’abbiamo più fatto perché ci portavamo a casa il lavoro e l’armonia familiare era contaminata dai discorsi di lavoro che facevamo sul set. Dirò di più: lei curava la regia di Vivere e quando io ho partecipato ad un paio di puntate, interpretando me stesso, la regia di quelle puntate volutamente non l’ha fatta mia moglie.

Ha seguito suo figlio, Rudy Zerbi, occuparsi dei matrimoni over di Uomini e Donne?

No, non guardo quel tipo di televisione per cui non ho simpatia. Con Rudy ci parliamo regolarmente da padre e figlio, anzi ormai da padre a padre. Ho la grande fortuna di avere tre figli di età diverse che mi permettono di fare con ciascuno di essi discorsi diversi: con l’ultimo, Guido, che ha 19 anni, si parla di cose da ragazzini; con Matteo, che di anni ne ha 32, si parla di problematiche di lavoro, mentre con Rudy, padre di tre figli, ci parliamo quasi da pari a pari e non affrontiamo mai questioni di lavoro.

Quale tra i vecchi programmi che ha fatto vorrebbe riproporre?

I miei programmi hanno avuto due caratteristiche: la lunghezza e il fatto di essere sempre stati molto copiati. Posso citare il caso di Perdonami, prima migliorato da Alberto Castagna con Stranamore, poi da Maria de Filippi con C’è posta per te. Io mandavo a casa un mazzo di fiori, la De Filippi manda un postino, nella sostanza il programma è quello. Io sono stato anche il primo a riprendere il filone delle candid camera di Nanni Loy. Dopo di me non c’era programma in quegli anni, che fosse giornalistico o d’intrattenimento, che non contenesse una candid. Rifarei volentieri La Domenica del Villaggio che mi ha consentito di fare quello che ho sempre desiderato: cultura popolare con la televisione.

Con lei c’era anche Mara Carfagna.

E’ stata indubbiamente una tra le mie collaboratrici più valide, una meravigliosa esecutrice molto precisa e diligente di quella che era la struttura generale al programma. Ricorderei con maggiore evidenza, però, così come il pubblico la ricorda, Rosita Celentano. Accanto a me ci sono state anche Maddalena Corvaglia, Barbara Gubellini e altre 2 o 3 ragazze, ciascuna ha dato un apporto al programma ma ogni volta che io arrivavo in un paese mi chiedevano di Rosita. Merito di  personalità, stravaganza, brio e anche bellezza.

Rispetto a vent’ anni fa è aumentato il numero di divorzi, crede che questo dato possa nuocere ad un programma che si basa sull’aspetto sentimentale del matrimonio?

Non lo so, lo vedremo con i dati d’ascolto e di gradimento. Ormai grazie a Internet conoscere  le opinioni è diventato più semplice rispetto all’inizio, prima c’era solo un controllo quantitativo del lavoro svolto ora anche qualitativo grazie a fonti di informazione come i blog. E’ la rivoluzione.



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17 Commenti dei lettori »

1. io88 ha scritto:

23 novembre 2012 alle 19:24

Io la vedo male per l orario d messa in onda io l avrei trasmesso in prima serata tipo al martedi sarebbe stato valorizzato d piu e penso che potrebbe fare ascolti buoni x rete 4



2. matteo quaglia ha scritto:

23 novembre 2012 alle 20:41

in prima serata sarebbe stato un disastro questo programma non ha le capacita’ per una prima serata



3. pier ha scritto:

23 novembre 2012 alle 21:01

Quindi il GRANDE FRATELLO non è più il primo REALITY ma lo è il format di MENGACCI



4. pier ha scritto:

23 novembre 2012 alle 21:29

I Reality show su Rete4 non sn mai andati molto bene :
- LA FATTORIA (pilot del 2002) con Rita Dalla Chiesa cn nn famosi nn in 1′time
- RITORNO ALLA NATURA (pilot 2010) bellissimo format ma sl 1,3 e 5 %
- MATRIMONI ALL’ITALIANA (pilot 2011) sl 1,4 mln e il 5 %
- STRANAMORE (ultima serie 2009) media sotto i 2 mln (1,8-1,9 mln circa)



5. pier ha scritto:

23 novembre 2012 alle 21:31

W Mengacci ! :-)



6. pier ha scritto:

23 novembre 2012 alle 21:34

w i reality show su Rete4



7. marcko ha scritto:

23 novembre 2012 alle 21:41

io ricordo perdonami il pomeriggio su rete4, ed’è vero, aveva già allora circa 20anni fa delle grandissime potenzialità.
con un nuovo studio,
il cambio di orario da pomeriggio quotidiano a una prima serata settimanale, da un conduttore simpatico e molto alla mano a una fuoriclasse quale la de filippi, dal budget ridotto alla possibilità di poter spendere per grandi ospiti e grandi sorprese,
ed’ecco ke il programmino senza troppe pretese di rete4 PERDONAMI è diventato l’attuale C’è POSTA PER TE, attuale corazzata di canale5..



8. Markos ha scritto:

23 novembre 2012 alle 21:53

Il “nuovo” programma di Mengacci è stato collocato in una fascia troppo difficile dove Rete4 colleziona il 4% di share ogni settimana.
Mai dire mai, però….

Comunque sono curioso di vedere come sarà impostato anche se comunque non è un programma proprio per i miei gusti…



9. pier ha scritto:

23 novembre 2012 alle 22:08

oltre il 5 % non lo fa x me



10. Alexn ha scritto:

23 novembre 2012 alle 22:30

Lo dovevano mettere alla domenica. Il sabato non è il giorno adatto per Rete 4 visto che nel giorno prefestivo floppa in tutte le fasce comprese tra l’access, prima serata e seconda serata.



11. pig ha scritto:

23 novembre 2012 alle 23:25

Bravo Mengacci.Rete 4 fa bene ad affidarsi ancora a lui, è rimasto uno dei pochi conduttori galantuomini alla Corrado, con quella sottile ironia che si coniuga al rispetto.
Però al sabato alle 20 la vedo durissima, è una scelta senz’altro coraggiosa però io l’avrei provato magari alla domenica sera in access o al venerdì pomeriggio dopo la sessione di Forum.Io prima serata credo anch’io che non funzionerebbe



12. SANTO ha scritto:

24 novembre 2012 alle 08:49

LA VEDO MOLTO DURA PER IL POVERO DAVIDE MENGACCI. CMQ IO L’HO VISTO IN REPLICA NEL DEFUNTO CANALE HEPPY CHANNEL E MI ERA PIACIUTO.CREDO CHE LO VEDRO’. CMQ A ME MI MANCA TANTISSIMO STRANAMORE VORREI CHE LO RIPROPONESSERO PERCHE’ ERA UN PROGRAMMA BELLISSIMO. SIA CON IL DEFUNTO CASTAGNA CHE CON LA FOLLIERO ERA BELLISSIMO.CMQ SPERO CHE TORNI PER ADESSO CI ACCONTETEREMO DEL PROGRAMMA BELLISSIMO SCENE DA UN MATRIMONIO.



13. pier ha scritto:

24 novembre 2012 alle 09:37

Per me sarà un flop !
Rete4 il sabato nelle 24 ore va sotto il 5 %……….quindi..



14. Nina ha scritto:

24 novembre 2012 alle 14:51

Questo programma è grottesco.



15. Francesco Amico ha scritto:

24 novembre 2012 alle 16:08

Ma io gli farei rifare “Il pranzo è servito” anche a lui… ahahahahahah



16. Carmine ha scritto:

24 novembre 2012 alle 16:09

“Mengacci il matrimonio è una cosa sacra, lei non lo può prendere in giro così”….Berlusconi che parli di sacralità del matrimonio non si può leggere….



17. Alexn ha scritto:

24 novembre 2012 alle 18:06

L’unico programma ad andare bene nel sabato di Rete4 è Tempesta



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