Quest’anno l’influenza è arrivata in anticipo, i primi di settembre, con tanti italiani a letto, desiderosi di farsi prescrivere una cura dalla sensuale dottoressa di Avanti un Altro, interpretata dalla bellissima Maria Mazza. Attrice, conduttrice e ballerina, Maria è tornata in questa stagione ad interagire con il grande pubblico affiancando Paolo Bonolis nel preserale più irriverente della tv italiana, dopo aver passato gli ultimi anni a Napoli dedicandosi quasi esclusivamente al teatro.
Questo è il tuo ritorno in tv. Puoi tracciare un primo bilancio di questi mesi di Avanti un Altro?
Si tratta di un’esperienza unica, un appuntamento quotidiano che mi permette di entrare, ogni sera, a casa degli italiani. Ma Avanti un Altro è un programma unico, che mi sta dando tanto, quindi ogni sacrificio è ben ripagato. E poi sono molto contenta di essere tornata a lavorare con Paolo. Con lui feci una bellissima Domenica In, assieme ad Heather Parisi, Claudio Lippi e Giancarlo Magalli. Aver ritrovato Paolo è un’immensa gioia.
Come sei approdata ad Avanti un Altro? Ti ha cercata Paolo?
So che gli autori avevano pensato a me per il ruolo della dottoressa. Verso aprile ho incontrato Sonia Bruganelli, la moglie di Paolo, che si occupa del cast e di tutto quello che c’è dietro ad una macchina così importante come Avanti un Altro.
Bhe…visto il tuo ruolo però pensiamo che l’idea sia stata degli autori non di Sonia..
E’ chiaro che tutti gli autori assieme a Paolo hanno voce in capitolo su ciò che avviene in trasmissione, ma questo vale sia per Maria Mazza che per qualsiasi altro membro del cast della produzione.
Com’è vestire il camice della Dottoressa?
Sono molto entusiasta perché è la prima volta che in tv non sono Maria ma interpreto un altro personaggio. E’ una sorta di teatro in tv, un curioso esperimento. Al di là delle domande del quiz, è un’ottima palestra poter improvvisare con i concorrenti. Non sai mai cosa potrà accadere, anche perché con un fuoriclasse come Paolo può succedere davvero di tutto. Da questo punto di vista credo che l’aver presentato tanti spettacoli comici e tanti concorsi e l’aver condotto il mio show Parla con la Mazza su Comedy Central mi abbiano preparata ad affrontare questi spazi esilaranti.
Il programma si scontra con un altro presentatore con cui hai lavorato, Carlo Conti. Vi sentite?
Con Carlo ho fatto la prima storica edizione de I Raccomandati. Fino ad allora avevo fatto la ballerina e l’attrice e lui mi volle al suo fianco in veste di conduttrice, gli devo molto. La sfida televisiva fra L’Eredità e Avanti un Altro la sento davvero poco, tanto che un mese fa ho incontrato Carlo in stazione, ci siamo salutati ed è stato lui che, molto ironicamente, mi ha ricordato che oramai “sono contro di lui”. Io me ne ero completamente dimenticata, per me quando si lavora con grandi professionisti non ci sono gare.
Veniamo alla vita privata. Con la tua relazione con Francesco Totti sei stata un’antesignana del genere “showgirl fidanzata con un calciatore”. E stato facile uscirne indenne e crearsi una propria carriera?
In realtà all’epoca noi eravamo molto giovani, appena ventenni, ed eravamo completamente ignari di quei meccanismi che ci sono dietro queste coppie famose. Non pensavamo a questi particolari, allora forse c’erano la Ventura e Bettarini o la Canalis e Vieri, ma noi abbiamo sempre deciso di non approfittare della relazione per cercare visibilità. E sono molto contenta che poi la storia sia finita con la stessa discrezione con cui è nata.
Un altro mondo rispetto ad oggi in cui calciatori e showgirl si lasciano o annunciano gravidanze tramite comunicati stampa…
Sono sempre stata una persona riservata, non potrei mai parlare della mia vita privata mediante lanci di agenzie. Trovo veramente di cattivo gusto che le persone usino questi escamotages. E poi credo che di questi tempi ci siano notizie più importanti da dare piuttosto che lanciare fra le ultimissime il fidanzamento di un calciatore o la gravidanza di una soubrette. Certo so come va questo mondo e non mi chiudo in un bunker, credo però che si sia perso il senso della misura.
Hai anche condotto un programma in Inghilterra, Too Fashion. Che ricordo hai di quell’esperienza e come sei approdata in terra inglese?
Anche se i miei genitori sono di origine napoletana io sono nata a Weehawken, nel New Jersey, e lì ho vissuto per i miei primi 5 anni, quindi ho la doppia cittadinanza. Poi mi sono sempre esercitata con l’inglese e così quando c’è stata l’occasione ho fatto il provino per questo programma. Era un rotocalco di moda, gossip e spettacolo. E’ stato divertente mettermi in gioco in un’altra lingua.
Che ne pensi della tv inglese?
Si parla sempre male della tv italiana definendola tv spazzatura. In realtà credo che la nostra sia una televisione di qualità, soprattutto rispetto a quella inglese dove abbondano i programmi dedicati al gossip e al trash. Insomma la tv inglese non è come ci vogliono far credere, cioè piena solo di documentari e approfondimenti.
Tu usi spesso Twitter. Ultimamente hai cinguettato con sdegno contro la frase pronunciata da Giampiero Amandola “I napoletani puzzano…”
Ho trovato assurdo che quella frase sia stata pronunciata da un giornalista, che comunque ha una sua professionalità e che deve essere assolutamente super partes. Conosco molto bene il mondo del calcio, so che gli sfottò fra le tifoserie ci sono stati e ci saranno sempre, ma non posso tollerare che un professionista dell’informazione sia libero di dire cose del genere in tv. Da napoletana sono rimasta davvero sconcertata.
Smesso il camice della dottoressa ci sono dei progetti che ti piacerebbe portare avanti?
Con il programma andremo avanti fino alla fine di gennaio. Poi mi piacerebbe tanto di fare una seconda edizione di Parla con la Mazza, un programma a cui tengo tantissimo perché è stata la mia prima conduzione in solitaria. E poi spero di tornare a teatro.
Un pregio e un difetto di Paolo?
I pregi sono tanti, la sua prontezza, l’allegria, l’essere dotato di cultura e di tanta educazione. Quando entra in studio saluta tutti e cerca sempre di cogliere il meglio da chi ha davanti. Difetti? Per ora non ne trovo, se proprio devo dirne uno…diciamo che è uno stakanovista.
E se la dottoressa venisse chiamata a Sanremo da Fazio…per curare un eventuale emorragia di ascolti?
Magari! Sarebbe un punto d’arrivo. Sono stata all’Ariston per Domenica In e già lì mi sono emozionata. Calcarlo per Sanremo sarebbe davvero un sogno che si avvera.
1. tinina ha scritto:
16 novembre 2012 alle 19:09