10
novembre

AMORE CRIMINALE: LUISA RANIERI ROMPE IL SILENZIO SULLE DONNE ABUSATE. MA SENZA IMMAGINI SHOCK

Luisa Ranieri

Uomini violenti come bestie e donne umiliate nel corpo, talvolta fino alla morte. Il racconto di Amore criminale ti lascia con l’amaro in bocca e ti inquieta, perché rompe un silenzio assordante di cui i media sono spesso complici: quello sugli abusi che ogni giorno avvengono tra le mura domestiche. Nessuno ne parla, almeno finché non ci scappa il morto. Il programma di Rai3, condotto da Luisa Ranieri, ha il merito di accendere i riflettori su queste storie, con il rispetto e la delicatezza dovuti.

La trasmissione, tornata ieri in prima serata per un ciclo di sei nuove puntate, si lascia infatti apprezzare per un approccio riguardoso alle vicende trattate, che non scivola mai nel sensazionalismo tanto caro ad altri spazi d’attualità. Ogni appuntamento è dedicato al ricordo di una donna uccisa, la cui storia è ricostruita con una docu-fiction attenta alla cronaca più che alla teatralità o alla resa televisiva. A completare la narrazione, le testimonianze delle persone più vicine alla vittima, degli avvocati o dei magistrati che si impegnano a restituire giustizia a chi ha perso la vita o la dignità.

Tra le storie portate alla luce ieri sera, quella struggente di Teresa, una “madre coraggio” morta nel settembre del 2010 per amore: aveva  denunciato gli abusi sessuali subiti da sua figlia. Su Rai3, la vicenda è stata affrontata con pudore, lasciando che fossero i fatti a parlare nella loro brutalità. In questo senso, il contributo essenziale offerto in punta di piedi da Luisa Ranieri è parso coerente allo stile narrativo del programma: una scelta, questa, apprezzabile ma forse più adatta ad una seconda serata che al prime time del venerdì e alle esigenze del suo pubblico.

Le storie di violenza riportate da Amore Criminale hanno tinte forti, ma per raccontarle il programma sceglie toni soffusi, a cominciare dalle luci chiaroscurali dello studio. Si tratta di una decisione ben precisa, che sembra volersi distanziare dalla recente tendenza a documentare la cronaca con immagini “shock” e testimonianze “esclusive”.

Del resto, il programma di Rai3 non parla di incidenti probatori e di autopsie in corso, ma anzi si svincola volutamente dalla stretta attualità. L’effetto è sorprendente: a differenza di certi spazi che ci hanno ormai assuefatti con il loro voyeurismo macabro, la trasmissione riesce a scuotere il telespettatore e forse anche a sensibilizzarlo: certi amori criminali difficilmente ti lasciano indifferente.

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10 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

10 novembre 2012 alle 11:26

Effettivamente la prima puntata è stata realizzata molto bene. Spero che costituisca un paradigma non solo per le successive puntate ma anche per i programmi tematicamente consimili.



2. new ha scritto:

10 novembre 2012 alle 11:28

Scusate se insisto so che non c’entra niente con questo post ma sono curioso di sapere come si chiama “l’attore” che ha interpretato per pochi minuti Cosimo Rea il braccio destro di Scianna in Squadra Antimafia, qualcuno lo sa?



3. Markos ha scritto:

10 novembre 2012 alle 12:42

Una prima puntata ben realizzata, che ha rispettato le mie aspettative.



4. perla ha scritto:

10 novembre 2012 alle 12:50

lo seguo da anni in seconda serata! tutte le ragazze dovrebbero guardarlo perkè è pazzesco come uno senza accorgersene può rimanere vittima di certe situazioni e non c’entra nulla classe sociale, provenienza…bello senza essere trash!



5. ester ha scritto:

10 novembre 2012 alle 14:21

Quoto in toto il post. Ottimo programma, ottima conduzione e stile narrativo molto incisio e accattivante che colpisce, scuote e sconvolge più di quanto possano fare altre trasmissioni con le loro “esclusive” e orrendi interviste
Ieri sera mi sono addormentata con l’angoscia nel pensare a quanti bambini e quante donne in questo momento subiscono violenze e sono lasciati soli….



6. fabiana ha scritto:

10 novembre 2012 alle 15:17

Guardo amore criminale sin dall’inizio,mi è sempre piaciuto..il programma è fatto bene ed è giusto parlare delle violenze,che alcune donne sono costrette a subire..però forse la seconda serata è molto più adatta,dato,che i contenuti sono molto forti(anche se c’è il bollino rosso)..quello che nn mi è piaciuto,è la scenografia e mi spiace dirlo..ma la conuttrice non va..nn m è piaciuta neanche nella passata edizione..la trovo un po’ fredda e distaccata..pensavo,che si sarebbe sciolta e invece niente..preferivo Camila..molto più tenera e amichevole..



7. auri ha scritto:

10 novembre 2012 alle 15:47

ma allora il tg1 delle 13 che ha fatto vedere due morti ammazzati va bene?



8. morescano ha scritto:

10 novembre 2012 alle 22:29

“perché rompe un silenzio assordante di cui i media sono spesso complici: quello sugli abusi che ogni giorno avvengono tra le mura domestiche.”
ma…è una battuta?
io penso che la tv attuale italiota sia la più misandrica e zeppa di propaganda femminista e annessa violenza sulle donne (che sia ben chiaro, va condannata).
semmai si tralascia cio che gli uomini e i bambini subiscono dalle stesse femmine



9. Marco Leardi ha scritto:

10 novembre 2012 alle 22:59

@morescano. La tv attuale è piena di approfondimenti morbosi alla cronaca, ma nessuno parla seriamente delle dinamiche che sono causa dei delitti documentati. Forse non hai letto attentamente il pezzo..



10. morescano ha scritto:

10 novembre 2012 alle 23:30

@Marco Leardi:
parlando di Media, le cause sono marginali.
a loro interessa che arrivi il messaggio…
e cioè che le donne sono sempre vittime e gli uomini sempre carnefici…
e non è sempre così.
ma vai a dirlo alla d’urso o alla venier



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