Sapete che c’è? Che adesso Antonio Di Pietro non ride più. Da quando Report ha dedicato una puntata all’uso dei fondi pubblici da parte del suo partito, il leader dell’Idv si è fatto tutto serio. Pare quasi impietrito, e guai a chi osa ironizzare. Ne sa qualcosa Maurizio Crozza, che venerdì scorso aveva sparato due battutine sui suoi presunti affari immobiliari, traendo spunto da alcune notizie riportate da Milena Gabanelli e dal Corriere. “Doveva cambiare il Paese, invece ha cambiato un sacco di case” ha detto il comico nello show Crozza nel Paese delle Meraviglie, su La7. Oh, non l’avesse mai fatto: Tonino lo ha bacchettato sul suo blog.
“Se persino una persona come te, che a quelle logiche faziose non ha mai obbedito, contribuisce a divulgare, in perfetta buona fede, le bugie che sono state dette in questi giorni, è segno che la campagna di disinformazione e calunnia ha raggiunto davvero livelli molto allarmanti“
ha accusato l’ex pm parlando di “grandissime e sfacciate bugie” raccontate agli italiani e amplificate da “giornali e televisioni compiacenti“. Ma Report non era la quintessenza del giornalismo d’inchiesta? E Crozza non era un simpaticone che faceva scompisciare tutti con la sua ironia? Toccato sul vivo, Di Pietro ha reagito d’impulso, rispolverando pure lo spettro della macchina del fango.
Tonino, in particolare, ha sentenziato che oggi in Italia ci sono giornalisti, conduttori e uomini di spettacolo prestati a “operazioni di killeraggio per conto del padrino politico di turno“. E sulla presunta reiterazione delle bugie sul suo conto ha denunciato:
“E’ la legge su cui si basano tutte le campagne di calunnia e killeraggio politico e nessuno ci andava a nozze quanto Berlusconi. Pare che abbia fatto scuola (…) Io non ho a disposizione televisioni e conduttori, anche perché l’Italia dei Valori è l’unico partito che abbia rinunciato a posti nel cda Rai, nelle reti Rai e nei Tg, mentre tutti gli altri lottizzavano a man bassa“
Di Pietro, dunque, ha spiegato di poter usare solo la rete, sulla quale egli ha iniziato a pubblicare le documentazioni che smantellerebbero punto per punto le accuse mosse contro di lui “in quell’agguato travestito da inchiesta“. Il leader Idv ha infine parlato di “calunnie” per toglierlo di mezzo politicamente, di “campagne scandalistiche” mirate ad ottenere la sua resa. Un refrain che ci sembra di aver già sentito da qualche parte…
Di Pietro ha iniziato così una battaglia personale contro una nuova e insospettabile macchina del fango. Quella che – a suo parere – vedrebbe tra gli artefici anche Milena Gabanelli e Maurizio Crozza.
1. MisterGrr ha scritto:
4 novembre 2012 alle 11:23