25
agosto

X FACTOR UK CAMBIA PELLE: DALLA STANZA ROSSA AI PROVINI LIVE.

X Factor UK Live Casting

X Factor made in Uk cambia pelle, portando, all’interno di un talent dai meccanismi ben rodati e dalle caratteristiche piuttosto rigide, replicate ovunque nel mondo, un’importante novità nei casting. E chissà che anche quello made in Italy non segua l’esempio in futuro.

Se fino ad oggi i famigerati provini si svolgevano nella famosa “red room“, la stanza in cui l’aspirante popstar si confrontava direttamente con i giudici, fra i quali figura il temutissimo Simon Cowell, per la nuova edizione dello show si è deciso di far misurare da subito i giovani talenti con l’emozione del palco. E così X Factor Uk segue la scia di “Britain’s Got Talent”, il programma che ha consegnato alla storia della televisione il fenomeno Susan Boyle, brutto anatroccolo che ha meravigliato il pubblico in studio fin dalla primissima performance di fronte alla giuria del talent. Ed è proprio il pubblico una delle novità principali di questa fase di casting, chiamata appunto “fase live“.

La reazione della gente, gli applausi, così anche i fischi, daranno da subito la misura del gradimento dell’aspirante cantante, chiamato fin dalla prima canzone al confronto con la platea; confronto che, stando alla vecchia formula del format, quella utilizzata anche in Italia per intenderci, avviene soltanto quando il debuttante è stato selezionato ed è ormai nel cast, ufficialmente in gara e già sottoposto al giudizio del televoto. Altra novità sta nell’accompagnamento musicale. Se nel passato bisognava dare il massimo in pochi secondi “a cappella“, quindi senza base, con questa nuova formula i cantanti sperimentano un vero e proprio karaoke, in cui la musica è subito parte dei giochi.

La fase live sperimentata in UK, è stata presentata dai promo come una vera e propria rivoluzione, promo che ponevano l’accento proprio sugli elementi del palco, della musica e dell’impietoso pubblico in studio, tutti fattori che dovrebbero dare nuovo smalto al format e tentare la sperimentazione in un programma che, a nostro avviso, era praticamente perfetto senza alcun ritocco. Le esibizioni dal vivo, infatti, richiedono maggiore attenzione su ogni singolo provino, cancellando di fatto la possibilità di un montaggio veloce che possa buttare l’occhio in modo dissacrante anche sui talenti incompresi, quei cantanti disastrosi le cui carrellate sono ormai un momento cult anche in Italia.

Il successo ottenuto dai primi tre live casting inglesi, testimoniato dai cliccatissimi video su youtube delle audizioni di Stacey, Joseph e Danyl, fa intuire che la novità sia piaciuta, e che potrebbe essere esportata. Questo particolare modo di condurre la prima fase dello show, però, richiede sicuramente un maggiore sforzo produttivo, concentrato su ogni singolo provino, che costituisce di fatto una vera e propria esibizione on stage. E c’è da supporre che tale sforzo, che abbandona i veloci provini a cappella a favore di un casting dall’impronta forse più seria ma meno facile, non arriverà molto presto in Italia, dove la prima fase di casting per la terza edizione di X Factor, ai nastri di partenza con il day-time il 31 agosto alle 19:00, è già conclusa, e tutta da scoprire.

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5 Commenti dei lettori »

1. desi71 ha scritto:

25 agosto 2009 alle 18:23

Il pubblico ai provini mi riporta alla corrida !



2. Biagio Chianese ha scritto:

25 agosto 2009 alle 19:57

Eh si Desi, ma anche ad America’s Got Talent, come alla sua versione inglese, per guardare più vicino al talent nella sua chiave moderna!



3. paolo ha scritto:

26 agosto 2009 alle 00:40

il ragazzo nella foto canta da dio!!! pelle d’oca!



4. Max ha scritto:

26 agosto 2009 alle 09:50

Mah il nostro X factor fa’ pieta’… rispetto a quello UK !!! Scommetto che questa edizione avra’ un calo vertiginoso di ascolti!!!!! Ma a proposito… chi vince il contratto discografico.. ma quando gle lo fanno incidere ???? Quando si son dimenticati persino il nome??’ :(



5. Biagio Chianese ha scritto:

26 agosto 2009 alle 11:09

Beh, se proprio dovessimo seguire l’esempio inglese, di Leona Lewis o Alexandra Burke, l’album dovrebbe uscire dopo tempo… Anche perchè non è un gioco da ragazzi incidere un cd!



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