10 ai sessant’anni di Roberto Benigni. Un traguardo importante, celebrato anche dalla tv, per il mattatore dello spettacolo italiano, ad oggi ineguagliato per carisma e riconoscimenti, che presto porterà su Rai1 l’esegesi della nostra Costituzione. #lapiùbelladelmondo
9 al probabile approdo di Raffaella Carrà a The Voice. Scelta azzeccata da parte della produzione quella di puntare sulla diva del Tuca Tuca che forse perde il prestigio di una prima serata tutta sua ma si tutela dai rischi serbando intatto l’appeal.
8 a The apprentice. A programma finito possiamo promuovere senza riserve il talent di Cielo, merito di un format inusuale per gli spettatori nostrani ma anche di una realizzazione molto moderna e ritmata ad opera di FremantleMedia. L’elevata fattura – nonostante alcuni aspetti (scelta dei concorrenti su tutti) fossero migliorabili – rende anche secondario il fattore ascolti, buono ma non eccezionale se rapportato ai costi e al battage pubblicitario.
7 a Sempione Express, simpatica trovata del (numeroso) gruppo autorale di Quelli che.
6 al debutto di Servizio Pubblico su La7. Michele Santoro non riesce ad infiammare gli animi come in passato malgrado la presenza di Matteo Renzi, uomo politico del momento, e di un’intervista a Ruby. Avrà bisogno di carburare?
5 a Cielo Che Gol. Gli alibi ci sono e non sono pochi. Ciononostante si poteva fare di meglio. Simona Ventura non è valorizzata a sufficienza e le idee messe in piedi sanno tutte (o quasi) di già visto.
4 al continuo cambio di orario di X Factor su Cielo. L’auspicio è che, con la partenza di Cielo che gol, il talent si stabilizzi nel prime time domenicale. La scelta più auspicabile sarebbe comunque quella di collocarlo al venerdì in modo che la nuova trasmissione calcistica possa commentare la puntata anzichè introdurre quella che è di fatto una replica.
3 alla messa in onda di Canale5 che ha saltato una puntata di Centovetrine. Giovedi 25 ottobre Mediaset ha erroneamente trasmesso la puntata che sarebbe dovuta andare in onda il 26. Piove sul bagnato.
2 al flop di Domenica Live. Vorremmo accusare Alessio Vinci e Sabrina Scampini ma la responsabilità è di chi li ha scelti per un progetto che sembrava azzardato sin da subito. Vero è altresì che quegli ascolti erano inimmaginabili.
1 all’intervista fiume, dalla durata abnorme, a Fabrizio Corona durante Domenica live. Per Vinci è il peggior modo di dire addio al dì di festa.
0 allo scandalo che ha colpito la BBC, accusata di aver chiuso gli occhi dinanzi alle presunte molestie del conduttore Jimmy Savile. Ecco questa è la tv che non vorremmo.
1. PierVivaCanale5 ha scritto:
30 ottobre 2012 alle 11:37