13
ottobre

ANNA MARIA TARANTOLA: IN RAI PLURALISMO ED ETICA, SI PARLI DI ECONOMIA E LEGALITA’. TANTE PAROLE, QUANDO I FATTI?

Anna Maria Tarantola

Parole, parole, parole. Anna Maria Tarantola non perde occasione per enunciare proclami sul rilancio della tv pubblica, è un fiume in piena. Ad una prima diagnosi, la Presidente Rai sembra affetta da una leggera forma di dichiarazionismo tecnico: è un virus di stagione, dicono. Ieri vi davamo conto della sua relazione alla Commissione di Vigilanza, nella quale parlava di rilancio per l’azienda di Viale Mazzini. Oggi, invece, la top manager ha rilasciato un’intervista al Corriere che riprende ed approfondisce quegli stessi temi.

Al quotidiano di via Solferino, la Tarantola ha spiegato che la Rai deve “sostenere, senza pedagogismi, la crescita culturale e civile del sistema Paese“. Poi ha illustrato l’intenzione di promuovere alcune specifiche linee guida: “pluralismo, responsabilità ed etica“. Tali valori dovranno essere garantiti anche in vista delle prossime elezioni politiche, nelle quali – ha detto – “spero che la Rai non venga tirata per la giacca da nessuno“. Con questa governance, niente vincoli extra aziendali, ha promesso.

E riguardo alla funzione di servizio pubblico nei palinsesti:

Molti contenitori del mattino offrono ormai approfondimenti più corretti e sobri. Altrove forse dobbiamo lavorare di più (…) Bisognerà anche ricordare che non si approfondisce solo la politica: si dovrebbe parlare di più di economia, di legalità, di corruzione, di giovani, di droga, di scuola

Per completare la girandola di dichiarazioni, la Presidente Rai è tornata a parlare del ruolo della donna, che andrebbe valorizzato “nell’informazione, nell’intrattenimento, nella fiction“. Un tema, questo, sul quale già si era espressa.

Ma che belle parole“, avrebbe commentato Luciano Rispoli al cospetto di tali proclami. Il fatto è che di buone intenzioni è lastricato Viale Mazzini, ma quelli che contano sono i fatti. E poi: è questa la ricetta giusta per rivitalizzare il servizio pubblico?

Finora dai tecnici abbiamo ascoltato solo dissertazioni teoriche sulla buona tv e, a tre mesi dall’insediamento del nuovo CdA, non si sono viste le rivoluzioni epocali annunciate. Dategli tempo, dirà qualcuno. Vabbè, allora aspettiamo, nella speranza che i morsi di Tarantola non siano solo parole al vento.

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9 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 17:08

Ma a parte queste dichiarazioni così generiche da risultare buone per tutto e per tutti, cosa ci si aspettava dalla Tarantola che non ha competenze specifiche nel settore che dirige? O si deve pensare che un alto funzionario bancario sia onniscente solo per il fatto che siamo sotto la dittatura delle banche?



2. P ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 17:26

“Bisognerà anche ricordare che non si approfondisce solo la politica: si dovrebbe parlare di più di economia, di legalità, di corruzione, di giovani, di droga, di scuola” – traduco per chi è PROFANO ;) in materia: “bisognerà, ai fini della rieducazione nazionale delle masse proletarie, anche ricordare che, oltre alla propaganda marxista della CGIL a reti unificate, bisogna aumentare la propaganda per il regime, del regime, fatta dal regime presieduto da Corrado Passera… pardon: Mari-o-Monti ;) !” – spero che si sia capito il sottinteso!



3. Tripolina ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 17:38

Con lo stipendio che prende non deve parlare ma agire, ma tanto si sa che in fatto decisionale lei non conta niente come tutti i presidenti del resto.



4. Pippo76 ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 17:39

Se dobbiamo commentare le stesse parole che la Tarantola ha già “pronunciato” nella commissione di vigilanza allora non è che vengano fuori discorsi nuovi.
Detto questo,la Tarantola non si occupa di palinsesti tv e ricordiamo che quello che va in onda adesso è frutto prevalentemente della precedente gestione..
Vediamo nel 2013 che Rai troveremo



5. matteo quaglia ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 17:45

bisognerebbe parlare di economia e legalita’?? ma se con la crisi che c’e’ ne stanno parlando a iosa , cosa vuole di piu’??



6. Marco Leardi ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 17:51

@Pippo76. In effetti sono discorsi che sentiamo ormai da tre mesi….
Certo, vedremo nel 2013, ma intanto questi parlano come i politici, che catalogano le difficoltà come eredità delle precedenti governance.



7. Luna ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 20:03

Tarantola ha detto : “promuovere alcune specifiche linee guida: “pluralismo, responsabilità ed etica“.”

Mamma quante parolacce :D Credete che l’AIART interverrà ?



8. teoz ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 20:21

boh sono parole pretenziose e alte a cui noi spettatori siamo vaccinati da anni di talk show sul prezzo dei calamari e sui calzini bucati della Pimpa!
Non dico siano valori e obbiettivi sbagliati ma l’attuazione stravolgerebbe completamente la TV pubblica di oggi! Il cambiamento non è mai una malattia però rimane sicuramente più facile dirlo che farlo! Anzichè cambiare i contenitori basterebbe cambiare tematiche…ciò non vale per tutti



9. Tommi ha scritto:

14 ottobre 2012 alle 11:14

Mi sembra troppo presto per giudicare il Presidente della RAI. Bisogna aspettare almeno un anno per vedere gli effetti



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