Continua la carrellata di anticipazioni sui sequel previsti per la prossima annata televisiva, e se destano più di qualche dubbio le trame di “Capri 3” e “Distretto di Polizia 9“, la nuova edizione di “Un medico in famiglia” (la sesta) sembra proprio riuscire nel difficile intento di non deludere i fans, con stravolgimenti di cast e trame impossibili.
Reduce da un’ondata di repliche pomeridiane (terminate poche giorni fa a favore dell’immarcescibile “Maresciallo Rocca”), che hanno sfiorato punte del 30% di share, proprio come “Montalbano” e il più recente “Ho sposato uno sbirro”, anche la famiglia Martini sembra avere pochi rivali quanto a gradimento del pubblico. Timidamente affacciatasi sui teleschermi italiani nel 1998, la fiction prodotta da Publispei e Rai fiction, ritorna in gran spolvero il 20 settembre in prima serata su Rai Uno, a due anni di distanza dalla serie che aveva affiancato alle vicende di “Nonno Libero (Lino Banfi) & Company” quelle del medico Emilio Villari (David Sebasti) e di nonno Kabir (Kabir Bedi).
Tanto per cominciare, torna il dottor Lele Martini (Giulio Scarpati) ad occuparsi e preoccuparsi delle storie di tutti i suoi familiari; ritorna divorziato da Alice (Claudia Pandolfi, da sempre refrattaria a permanenze troppo lunghe in serie tv) e con due bambini in più: Libero Junior detto Bobò (Gabriele Paolino) ed Elena (Domiziana Giovinazzo) di otto anni, che rincontrano così, dopo qualche anno, gli altri figli di Lele, Ciccio (Michael Cadeddu) ed Annuccia (Eleonora Cadeddu). Nonostante il ruolo da padre premuroso e presente, faceva un po’ strano che Lele se ne fosse altamente infischiato del destino dei figli italiani, lasciando per anni le redini di tutta la brigata a Nonno Libero, ma “così è, se vi pare”.
Lele finalmente torna e darà un po’ di tregua a Nonna Enrica (Milena Vukotic) e Nonno Libero, che ha appena ereditato una masseria nella sua adorata Puglia e si inizierà così ad affrancare dal ruolo di capo-famiglia. Lele torna e ritornano anche la primogenita Maria (Margot Sikabonyi) e il marito Guido Zanin (Pietro Sermonti in Marcuzzi), novelli genitori, divisi tra lavoro, famiglia e convivenze impossibili: a casa Martini si creerà infatti un po’ l’effetto “due galli in un pollaio” quando Lele e Guido saranno costretti a dividere lo stesso tetto a causa di Dante (Gabriele Cirilli), fidanzato di Melina e simpatico occupante della casa di Sermonti. Lele torna e dovrà inoltre affrontare nell’ordine: il matrimonio di Ciccio, i turbamenti della oramai quattordicenne (Annuccia) e la corte di Francesca Cavallin (che interpreterà la sorella di Giulio/Ugo Dighero, anche lui cavallo di ritorno) e Caterina Misasi (nei panni di Fanny, una dottoressa per cui Lele perderà la testa).
Insomma tutti i tasselli sembrano tornare a proprio posto, sotto il classico segno della commedia formato famiglia, ma qualcosa in realtà mancherà e sicuramente non stiamo parlando di un’assenza da poco: nella prossima serie infatti non ci sarà Lunetta Savino alias la verace Cettina, scomparsa in un naufragio e creduta ormai morta, anche se come al solito in questi casi, non è detto che la morte sia un evento in grado di seppellire definitivamente un personaggio.
Altra nota dolente arriva inoltre sul “fronte-Nonno-Libero”: il nonno più famoso d’Italia, reciterà solo nei primi 7 episodi e quest’allontanamento graduale, stando a recenti interviste, sa proprio di “addio definitivo” ad uno dei personaggi di Banfi più riusciti. Queste e molte altre, le novità previste per il prossimo appuntamento domenicale di Rai Uno.
Sicuramente anche “Un medico in famiglia” non è riuscito a mantenere negli anni una qualità e un’originalità invariate, ma il suo caleidoscopio di personaggi sembra proprio aver convinto gli spettatori anche nelle fasi “più buie”, ed un ritorno come quello di Scarpati non può che tranquillizzare gli scettici ed esaltare gli aficionados. Le riprese sono terminate pochi giorni fa e quindi non ci resta che aspettare il 20 settembre per vedere infrante o confermate tutte le nostre aspettative: come direbbe Nonno Libero “una parola è troppa, e due sono poche”.
1. Alessandro ha scritto:
17 agosto 2009 alle 15:17