Il DG Rai Luigi Gubitosi l’aveva pensata bella: voleva trasformare Milena Gabanelli nell’«anti-Santoro» di Viale Mazzini. Bestiale, sarebbe stato il colmo. Peccato, però, che la giornalista d’inchiesta abbia gentilmente declinato l’invito. C’è un curioso retroscena dietro al debutto stagionale di Report, il programma di Rai3 che stasera tornerà in onda alle 21.30 con la puntata Oggi in Parlamento. A raccontarlo è la stessa conduttrice, che al Corriere ha svelato come Gubitosi le avesse offerto di andare in onda al giovedì, contro Michele Santoro, e non più alla domenica.
“Mi voleva proporre di cambiare serata: passare dalla domenica al giovedì per combattere contro Santoro. Una manifestazione di stima che mi ha lusingato. Ma secondo me lo spostamento di serata non sarebbe vantaggioso (…) Che senso ha scornarmi con Santoro, magari sugli stessi argomenti, quando il programma alla domenica può contare sull’ottimo traino di Fazio e sulla fidelizzazione dei telespettatori? Gli ho detto che, potendo scegliere, resto dove sono“
ha raccontato Milena Gabanelli, che alla sfida con l’amico Santoro ha preferito la sicurezza della sua tradizionale collocazione. Del resto, perché rischiare contro il titanico Michele quando alla domenica c’è un pubblico ormai affezionatissimo? Stasera la giornalista tornerà a fare le pulci ai potenti, sguinzagliando i suoi inviati con telecamerina al seguito. Si parte con un’inchiesta – Oggi in Parlamento – di Bernando Iovene sulla corruzione nella Pubblica Amministrazione.
Nonostante il Consiglio d’Europa chieda da 13 anni all’Italia di ratificare la Convenzione Civile e Penale di Strasburgo sulla corruzione, il Parlamento sembra che abbia difficoltà ad approvare una legge che consenta una lotta seria a questo diffuso malcostume. Dai tempi di Tangentopoli poco o nulla si era fatto in tale direzione, e solo lo scandalo sui finanziamenti per la ricostruzione post terremoto de L’Aquila ha smosso qualcosa.
Eppure, come documenterà Report, il panorama è ancora desolante: tra Deputati e Senatori a oggi si conta infatti un numero rilevante di indagati e condannati per reati contro la Pubblica Amministrazione, corruzione, concussione, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, finanziamento illecito… e chi più ne ha più ne metta.
Il programma della terza rete, come accade ormai da 15 anni, proverà a svelare questi episodi al grande pubblico. Senza mollare l’osso, come ogni cane da guardia che si rispetti.
1. Tommi ha scritto:
30 settembre 2012 alle 14:09