E’ sabato sera, e mentre i bambini di Ti lascio una canzone ripropongono i grandi classici della musica italiana emulando le mimiche e gli atteggiamenti dei grandi divi e Maria De Filippi racconta i buoni sentimenti riscattando il telespettatore dalle brutture della vita, su Rai3 Alberto Angela si prepara a proporre la storia magica e avvincente della Luna. Siamo a Ulisse – il piacere della scoperta che ritorna ad animare la prima serata della terza rete Rai con uno speciale sul nostro satellite.
Non solo i noiosi dettagli tecnici imparati sui banchi di scuola sulla natura delle maree e sulla continua influenza lunare esercitata sull’inclinazione dell’asse terrestre, ma anche curiosità interessanti e stuzzichevoli che inquadrano la Luna nell’arte, nella letteratura e nel merchandising. Dal consiglio di guardare la Luna prima di prenotare un appuntamento dal parrucchiere al motto contadino che “quando scema la luna non seminar cosa alcuna”, dalla maggior fertilità dei grembi materni nel periodo di plenilunio alla registrazione di rendite medie più alte in ambito monetario quando la Luna è crescente (quindi quest’anno abbiamo avuto sempre Luna calante?).
Immancabile poi la storia del primo allunaggio, condito di dettagli inediti che rendono il racconto adrenalinico e suggestivo. Le curiosità non investono solo le missioni finanziate dal governo, ma anche le conseguenze future che potrebbero colpire il Pianeta nel caso il satellite si allontanasse: lo scioglimento dei Poli, la glaciazione di Las Vegas e un’estate senza che il Sole tramonti mai.
La forza di Ulisse è proprio questa: raccontare una storia analizzandola da diversi punti di vista, dai più ricercati ai più semplici, approfondendo a dovere il tema scelto per la serata. Siamo lontani dallo stuolo di argomenti portati avanti dal defunto Gaia e dall’aria catastrofistica ed enigmatica degli interrogativi di Voyager. Alberto Angela, con la sua eloquenza e la sua aria ordinata e impeccabile, riesce con semplicità a portare avanti una narrazione leggera e ricca, senza la tediosità che molti programmi scientifici trasmettono. Certo l’idea di proporre un programma del genere il sabato sera è coraggiosa ma, visto il successo degli anni precedenti e i buoni dati d’ascolto, Ulisse ha a suo favore una buona stella: quella della cultura travestita da varietà.
1. Elena ha scritto:
30 settembre 2012 alle 11:30