Brigitte Nielsen si è sottoposta, non senza un vespaio di polemiche, a una vera e propria maratona di chirurgia estetica comprendente nella fattispecie, lifting, mastoplastica e doppia liposuzione. Ma questa è cosa nota.

Il calvario vissuto dalla statuaria attrice e (ormai ex) modella danese si trasferisce dalla sua pelle ai nostri occhi diventando un vero inferno (tele)visivo grazie a “Celebrity Bisturi“, programma andato in onda ieri sera, sugli schermi di Italia1, con la prima puntata dell’avvincente “saga”. A dare il benvenuto ai telespettatori, Elisabetta Gregoraci, vestita come una letterina dei bei tempi che furono, adagiata su una scenografia minimal-chic su sfondo azzurro: sarà lei, accompagnata da un sapiente copione ad introdurre i filmati pronti a raccontare minuziosamente le geste chirurgiche della Nielsen.

Il “racconto” inizia da una doverosa introduzione riguardante la carriera di Brigitte, sottoposta ormai a qualunque tipo di riciclo possibile, perchè, a parte fruttivendola e impresaria di pompe funebri, la nostra le ha provate decisamente tutte: da moglie super invidiata del divo di Hollywood per eccellenza, Silvester Stallone, al brusco stop della carriera cinematografica dovuto al divorzio dall’attore italo-americano, da una carriera musicale con la famosissima pop star austriaca Falco, alle dipendenze da alcool e droga che l’hanno portata definitivamente col morale sottoterra e non solo quello (i fedelissimi de La Talpa ne sanno qualcosa). La Nielsen, accompagnata dal baby marito Mattia Dessi, una specie di Felipe Massa in età preadolescenziale, spiega i motivi che l’hanno portata alla decisione di sottoporsi a ben quattro operazioni chirurgiche. E’ opportuno ripercorrerli insieme. Allacciate le cinture e teneti pronti i sacchetti:

LA MASTOPLASTICA. Primo motivo, anzi due: le tette. Il marito dissente ampiamente dalla mastoplastica riduttiva in quanto è particolarmente affezionato alle ghiandole mammarie della consorte, chiamate affettuosamente “patate”, anche se a giudicare dalla grandezza, se davvero si trattasse di tuberi, sarebbero chiaramente alterati geneticamente. La Nielsen, invece, vorrebbe un seno che stia talmente su da poter servire il caffè e il cappuccino direttamente su “Tizzy e Tazzy”, i simpatici nomignoli affibbiati dalla stessa attrice ai propri seni. In poche parole, se quelle tette avessero vita propria, farebbero le valigie e tornerebbero a Los Angeles col primo volo.

MANIGLIE DELL’AMORE. Un’altra motivazione, molto più comune, è la presenza delle pluricitate “maniglie dell’amore” anche se, a giudicare dai ben cinque mariti che la Nielsen ha portato all’altare, trattasi di veri e propri maniglioni antipanico. La voglia di tornare alla ribalta e continuare a stazionare sotto le luci dei riflettori a qualunque costo è notevole, anche se a volte Brigitte sembra davvero convinta che questa serie di operazioni faccia assolutamente al suo caso, e a dimostrar tutto ciò ci sono le offese gratuite che l’attrice si riserva davanti allo specchio: insulti del tipo, “Addio brutta racchia!” oppure “Nessuno al cinema vuole vedere un cesso!”.

L’AMOREVOLE (…) SUOCERA. Prima di ricoverarsi in Germania, l’attrice vuole fare visita alla ex-suocera, Jackie Stallone, sua fedele consigliera, anche se a vederla bene in volto, chiederle consigli di chirurgia estetica equivale a chiedere consigli di bon ton a Loredana Bertè. La distinta signora decide di farle le carte e durante la seduta di cartomanzia, Brigitte Nielsen scopre inavvertitamente la carta della morte, ovviamente malaugurante. Cosa avrà voluto significare? Sfortuna? Disgrazie in vista? Noi siamo del parere che la signora Stallone oltre a essere una racchia, è anche una becera e gufa fattucchiera.

A dimostrare ulteriormente che l’accesa rivalità tra suocera e nuora è solo un banale e trito luogo comune sono le affettuose dichiarazioni che Jackie Stallone rilascia alla troupe televisiva dopo l’incontro con la Nielsen, affermazioni davvero tenere e amichevoli: “Brigitte fa bene a operarsi perchè è a pezzi, le servirebbe un nuovo viso e dei denti nuovi e a dirla tutta avrebbe bisogno anche di un lifting al cervello”. E con una tale benedizione, Gitte è pronta al ricovero in una prestigiosa clinica tedesca, ai servigi del chirurgo Gerhard Sattler; obiettivo dell’attrice è quello di finire sulle pagine di Playboy, sperando che il paginone centrale riesca a contenerla interamente.

GRASSO ALL’ASTA. Prima di sistemarsi nel grazioso miniappartamento a lei riservato, la Nielsen, dotata di una parrucca nera per non farsi riconoscere, si reca al centro commerciale per gli acquisti di rito pre-ricovero. Tra pigiami e vestaglie, Brigitte Nielsen ha in mente di superare il record di cattivo gusto con un acquisto decisamente fuori dal normale: una serie di eleganti bottiglie da riempire con parte del grasso ricavato dalla liposizione, per metterle all’asta e donare il ricavato in beneficenza. Compiuti i folkloristici acquisti ai danni di una commessa rimasta letteralmente traumatizzata, la spensieratezza della Nielsen all’improvviso si dilegua, lasciando spazio a una più cupa depressione, preoccupazione o molto più semplicemente, una vera e propria fifa blu.

FINIRA’ TUTTO? PURTROPPO NO. Brigitte esterna tutte le sue perplessità al dottor Sattler, e la paura è tale addirittura da spingere fuori le telecamere in malomodo in cerca di un pò di tranquillità. Il rischio che l’attrice disdica tutto è altissimo, la speranza dei telespettatori che tutto abbia fine da un momento all’altro pure, ma dopo il colloquio la Nielsen si tranquilizza e i suoi squilibri mentali sono pronti a far ritorno tra di noi spettatori rassegnati. Tutto è pronto per il primo intervento, Elisabetta Gregoraci, stranamente più disinvolta e con un accento calabrese meno accentuato del solito, annuncia la pubblicità: “L’operazione sta cominciando, restate con noi!”. Un tempo ci saremmo accontentati di un semplice “Consigli per gli acquisti”, ma i tempi cambiano e le conduttrici pure, purtroppo.

DETTI POPOLARI. I tubi che aspirano il grasso in eccesso sono i protagonisti assoluti dei primi piani della ripresa del programma, accompagnati dagli ironici commenti del dottor Sattler: “Ecco, qui si vedono gli hamburger, gli hot dog…”. Ma il prodotto della liposuzione è tutt’altro che simpatico: quello che a prima vista può sembrare un delizioso frullato alla frutta, non è nient’altro che un mix di acqua, fluidi corporei e grasso puro. Grasso che, a detto dello stesso dottore, verrà in parte congelato per essere riutilizzato in operazioni facciali, dai quali molto probabilmente deriva il famoso detto popolare, “Avere la faccia come il culo”, ma non ne siamo certissimi.

La prima puntata termina con Brigitte Nilsen che passeggia con un’andatura vistosamente zigzagante, esausta ma decisamente soddisfatta. Anche noi spettatori siamo esausti ma il sentimento di soddisfazione non è decisamente lo stesso. Anzi.

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