
27
settembre
RAI: IL CONI ACCUSA LA CENSURA DEGLI SPORT RITENUTI VIOLENTI. MA C’E’ CHI GIOISCE

Giovanni Petrucci, presidente del Coni
Si sta scatenando un vero e proprio polverone di polemiche in seguito alla decisione della commissione di coordinamento dei palinsesti Rai di vietare in prima serata sulla tv di Stato, per salvaguardare la crescita dei minori, sport ritenuti violenti come il pugilato, il judo, la lotta e il taekwondo (per maggiori inflo clicca qui). Una scelta che ha lasciato incredulo Giovanni Petrucci, presidente del Coni, che – come si legge su Repubblica – accusa:
“Si tratta di un atto gravissimo e inaudito, per il quale chiedo al Presidente Tarantola, al Direttore Generale Gubitosi e al Direttore di Rai Sport De Paoli un immediato cambio di strategia perché tale decisione rappresenta un affronto alla storia dell’olimpismo e dello sport italiano, nonché l’esatto contrario di quello che viene normalmente definito ’servizio pubblico’. Inoltre, vietando ai minori la visione di tali sport, si offende anche il senso comune e l’intelligenza di quei genitori che, sull’onda dell’entusiasmo dei recenti Giochi Olimpici di Londra, dove queste quattro discipline hanno contribuito al medagliere azzurro con sei podi (pari al 21,4%), hanno portato in massa i loro figli ad iscriverli nelle palestre di tutt’Italia di pugilato, judo, lotta e taekwondo”.
Petrucci non si risparmia e parla di “assurdità di certe scelte di ottusa burocrazia che lo sport italiano respinge con fermezza e di cui avremmo fatto volentieri a meno”. Deluso e amareggiato anche il pugile Roberto Cammarelle, argento nei supermassimi alle recenti Olimpiadi (medaglia, va precisato, ottenuta nella finale trasmessa dalla Rai alle 16.00):
“Ma quando è stata decisa questa cosa? Non ne sapevo nulla, addirittura. Che la boxe possa essere definita uno sport violento, mi sembra una grandissima falsità (…) Non capisco cosa ci sia di male nel contatto fisico finché rientra nelle regole dello sport”.
Unica voce fuori dal coro, con tanto di soddisfazione, arriva per bocca di Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart:
“Abbiamo chiesto e ottenuto che Italia 1 non mandasse in onda esibizioni di wrestling. Sappiamo bene che boxe e arti marziali sono tutt’altra cosa, ma comunque si tratta di sport che hanno una determinata carica di violenza - si legge in un comunicato - Lo spostamento dopo le 22.30 ci sembra un giusto compromesso. Evidentemente in Rai qualcosa sta cambiando”.


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7 Commenti dei lettori »

Ma è mai possibile arrivare a queste cose? Roba da non crederci…


2. DON IVANO ha scritto:
Di nuovo AIART ????
A questi andrebbe lanciato un bestemmione di proporzioni bibliche.


3. Andrea ha scritto:
Fortuna che ci sono gli integralisti cattolici che ci salvano dalle brutte cose della TV!


4. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:
u can’t see me


5. marcobremb ha scritto:
E’una cosa incredibile e oscena… senza parole :(


Inconcepibile..


7. straffa ha scritto:
Domattina ci sveglieremo con Benedetto XVI Direttore Generale della Rai.. ve lo dico io!

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1. Giuseppe ha scritto:
27 settembre 2012 alle 17:02