19
settembre

THE APPRENTICE: BUONA LA PRIMA MA I CONCORRENTI NON SANNO “CHE PESCI PRENDERE”

Flavio Briatore

Dopo l’investitura ufficiale da parte di Donald Trump, Flavio Briatore inaugura l’avventura italiana di The Apprentice su Cielo, protagonista di una importante campagna pubblicitaria nei mesi scorsi. Il Boss dell’imprenditoria e del business italiano è pronto a impartire ai sedici concorrenti del programma la prova più dura ed edificante della loro carriera. Attraverso un montaggio veloce e ritmato e le riprese più suggestive di una Milano fredda e affaristica, The Apprentice è pronto a immergerci immediatamente nella gara con l’incontro fra Briatore e il suo staff, alloggiato in uno splendido loft nel centro della metropoli.

Accompagnato dai suoi due fedeli collaboratori Patrizia Spinelli e Simone Avogadro di Vigliano (clicca qui per maggiori info su di loro), circondato da un’aura di onnipotenza e introdotto da un ingresso trionfale che, per essere perfetto, meriterebbe l’accompagnamento musicale di Uomini e Donne, il Boss è pronto a dettare le sue regole, a dispensare le sue massime e a rimarcare il suo potere assoluto nella scelta del vincitore che lavorerà direttamente alle sue dipendenze percependo uno stipendio a sei cifre. L’idea è buona, un po’ meno i concorrenti e le prove proposte per inaugurare a loro impresa. Dopo essersi dedicati alla “nobile arte” del rafting, i candidati affronteranno la sfida più importante del loro esordio nel mondo del business: la difficile scelta del pesce migliore al Mercato Ittico di Milano, probabilmente venduto sottobanco a Benedetta Parodi per il suo show culinario.

Sicuramente la sfida era di per sé bizzarra, ma i concorrenti si sono mostrati insicuri e polemici, poco incisivi e a tratti imbranati. Più metodiche e organizzate le ragazze, componenti onorarie del Lux, con buona pace dei maschi de Il Gruppo destinati a fallire per via di un leader e di una squadra poco decisa. I giudizi di Briatore sulla loro condotta non si sono sprecati, mostrando la severità e la sincerità che un grande professionista del suo calibro può permettersi. Con parolacce, poche ma efficaci parole, il Boss dimostra il suo valore e la sua credibilità, evitando di incorrere nell’irritante lettura del gobbo.

Dopo l’eliminazione (tocca a Davide Gaiardelli) e il temibile “Sei fuori” pronunziato dall’Onnipotente, è la volta di una nuova sfida, di una nuova avvincente prova: la ricerca del fabbisogno necessario alla sopravvivenza dei clienti più facoltosi e viziosi dell’Hotel Savoia della Capitale della moda. E così via in giro per le strade della metropoli, fra prestigiosi negozi di gioielli, ricchissimi esercizi sportivi dotati di mazze da golf ultraleggere e gli stand più economici di Piazza Duomo. I candidati si immergono negli acquisti più vari, il tutto rispettando il rigido budget imposto da Briatore, comodamente al sicuro nella sua torre di vetro.

Il ritmo è incalzante, il Boss affabile, ma la squadra è poco interessante e sapida. Non riusciamo ad affezionarci a nessun candidato in particolare, tifando o inveendo esclusivamente sul gruppo di femmine o di maschi precedentemente costituiti. Si sa, l’unione fa la forza, ma l’assenza di presenze catalizzatrici rende il programma a tratti debole e senz’anima. L’equazione che vede i vincenti sorseggiare champagne e assaggiare fragole a bordo di una prestigiosa barca sul lago rende più appetibile una competizione dove il fallire o il raggiungere l’obiettivo rappresenta l’unica risorsa base per poter andare avanti nel gioco. Fatto sta che, malgrado un cast bisognoso di crescere, The Apprentice si conferma un programma divertente e interessante che ha buone probabilità (per il momento sulla carta) di riuscire a conquistare il pubblico affascinato dalla forza delle sfide e dal brillante glamour che Milano riesce a regalare ai pochi in grado di poterselo permettere.

[Per conoscere nel dettaglio quello che è accaduto nella prima puntata di The Apprentice Italia clicca qui]

[Per conoscere i concorrenti uomini di The Apprentice Italia clicca qui]

[Per conoscere le concorrenti donne di The Apprentice Italia clicca qui]

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6 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

19 settembre 2012 alle 08:24

Provo una tale simpatia per Briatore, per la mentalità e per il mondo che rappresenta che, non potendo seguire Cielo sul digitale terrestre, andrò sicuramente a cercarmi le puntate di The Apprentice sul web.



2. realityfan ha scritto:

19 settembre 2012 alle 10:00

Mi sembra che televisivamente Briatore funzioni un sacco, soprattutto quando fa il cazziatone alla squadra perdente: riesce a cogliere i punti deboli della squadra, dove c’è stato il “guasto”, inquadra subito i furbetti. Le prove mi sono sembrate molto intelligenti e mirate, i concorrenti invece mi sembrano dei moderni “Calboni”, si riempiono la bocca di parole come “mercato”, “marketing”, “fashion”, non credo siano il meglio dei giovani laureati italiani (d’altronde il figlio di Monti non me lo vedo partecipare a TheApprentice). Per il resto bel montaggio veloce, i concorrenti si odiano da subito, c’è gara vera, già la prima puntata ha mostrato dinamiche interessanti. L’unico neo forse è stato l’inizio molto confusionario; non so se il format lo prevede ma sarebbe stato bello iniziare mostrando i colloquio di lavoro dei singoli candidati con il terzetto!



3. Nina ha scritto:

19 settembre 2012 alle 10:48

Molto efficace Briatore, mi piacciono le persone che vanno dritte al punto senza inutili giri di parole.



4. emy ha scritto:

19 settembre 2012 alle 11:40

sinceramente a me è piaciuto.. certo è che i concorrenti sono abbastanza insopportabili.. soprattutto i maschi che si riempivano solo la bocca di paroloni inglesi per far scena.
Le donne molto più pratiche ma hanno dimostrato di non avere un’idea di cosa sia il lusso e le vedo molto “pollaio”



5. franco ha scritto:

19 settembre 2012 alle 14:27

Il racconto dei concorrenti è stato un po’ confuso (ma sono ancora troppi). Visivamente però è un programma che spacca davvero. Milano bellissima, fotografia, regia e montaggio super-curati, identità molto forte. Briatore è fantastico. Lo seguirò con interesse.



6. Pippo76 ha scritto:

19 settembre 2012 alle 15:14

Briatore può funzionare in un contesto del genere… ma da qui a “rivalutarlo” ce ne corre



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