Uno dei pochi programmi che quest’estate non è andato in vacanza è Matrix. E forse ha fatto male. Per un solo, banale motivo: di repliche era già pieno zeppo tutto il piccolo schermo, e non c’era affatto bisogno che anche un programma di infotainment si accontentasse di riproporci “il meglio di” camuffato da un’equivocabile ”Matrix Estate“.
Ieri sera, poi, “il meglio di” che Alessio Vinci ha pensato di offrirci riguardava nientemeno che “Tutte le belle donne passate per Matrix“: vari spezzoni di altrettante puntate che avevano come unico filo conduttore la beltà femminile. Quasi che il programma della seconda serata di Canale 5 fosse diventato un salotto pomeridiano qualunque! Che, comunque, quando intervista il gentil sesso di Cologno Monzese e non, seppur non sia mai in diretta, è, almeno, in contemporanea con le sue ospiti.
E’ vero, sì, che col passare del tempo, e specie negli ultimi mesi, anche causa cambio di conduzione (qui e qui le principali tappe del turn-over), Matrix ha, in parte, cambiato marcia; e, cioè, meno attualità e più showbiz. Ma una riproposizione degli argomenti più leggeri già visti nell’edizione invernale col solo conduttore-giornalista pronto a lanciare da studio gli spezzoni, francamente non pare la scelta migliore per creare affezione nel pubblico. Anche in considerazione della versione estiva di Porta a Porta che, comunque, propone una “versione alternativa” della “terza Camera” alla quale siamo abituati. Il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, intervistato di recente sul portale “QuiMediaset”, ha parlato, per il prossimo anno, di “studio rivoluzionato” e di “aggressioni verbali” allo staff autorale di Matrix, al quale avrebbe anche proposto “tre idee innovative“ al fine di cucirlo meglio addosso al nuovo presentatore. ”Io credo molto in questi programmi misti di news e intrattenimento“ – dichiarava il Direttore - “si sperimenta“.
Ecco, non si sperimenti troppo, però, perchè già ci sono Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque che fanno il loro “sporco lavoro” durante il giorno. E la sera, almeno, oltre a parietti, crepet, plastici, dietologi ed intere case reali che piombano nelle nostre tele-case vorremmo vedere anche del sano e puro “buon vecchio giornalismo”. Magari come quello di Tony Capuozzo, opportunamente adeguato. Chiediamo troppo?
1. elenoireurgot ha scritto:
6 agosto 2009 alle 17:51