Torna alle 14,10 l’appuntamento con il tribunale dell’ammiraglia Rai. Verdetto Finale quest’anno dovrà guardarsi ancora di più le spalle per la proliferazione della concorrenza tra digitale e nuove proposte sulle reti cosiddette tradizionali, come quella di Cristina Parodi che va in onda a partire dalle 14,00 su La7. La dura lex di Raiuno sarà tra l’incudine del pomeriggio d’amore e il martello della varietà della concorrenza.
Il court show riprende, forse con una scelta che poteva essere rivista per non avere il cammino ulteriormente in salita, anche quest’anno in ritardo rispetto al programma rivale di Rita Dalla Chiesa e ripropone la solita formula: gli avvocati Maria Chiara Cudillo e Lorenzo Radogna, il giudice Domenico De Bonis, la conduttrice Veronica Maya e il vignettista Sergio Criminisi, che aggiungerà un tocco di ironia al dibattito dell’argomento del giorno.
Fulcro della disputa sarà ancora una volta la giuria popolare, composta di13 membri che, come vuole la tradizione, si ritirerà in camera di consiglio per decidere, mentre il giudice rivela al pubblico la dottrina e l’orientamento della giurisprudenza sui singoli casi. Al talk in studio parteciperanno anche quest’anno vari personaggi del mondo dello spettacolo, scrittori e giornalisti, autorevoli esperti, ognuno alla ricerca di una sfumatura o di una variazione sul tema.
Protagonista del primo caso della stagione, una figlia costretta a ricorrere al tribunale per poter vendere un terreno in comproprietà con la madre. A complicare la situazione, l’infedeltà del genitore, ormai scomparso, che la mamma le aveva sempre taciuto. Toccherà ad Orietta Berti, Michele Cucuzza e Maria Rita Parsi dire la loro sull’intricata vicenda, degna del teatro del triangolo borghese.
Per la Maya un’annata tutta da vivere con lo sguardo puntato ai numeri e al pericolo di essere fagocitata dal contenitore in agguato. Il pubblico si pronuncerà ancora una volta sul gradimento di una struttura che rimane stabile e che cerca nella fusione tra talk e pedagogia giuridica in pillole di porsi come passatempo educativo e riflessivo per i telespettatori.
1. Ale ha scritto:
10 settembre 2012 alle 13:38