8
settembre

ANTITRUST SOSPENDE (FINALMENTE) SPOT SUL SUPERQUIZ

Super Quiz

Tempi duri per giochi e scommesse ‘maliziosi’. Non solo lo spauracchio del ministro Balduzzi, intenzionato a combattere alcuni abusi pubblicitari legati a meccanismi speculativi sul denaro degli utenti, specie per quelli più indifesi. Dopo il decreto del Ministro della Salute su tutta la categoria più ambigua dell’intrattenimento, arriva anche una decisione dell’Antitrust su alcuni spot trasmessi nell’ultimo periodo sulle emittenti televisive nazionali: i cosiddetti Superquiz.

Quello che si contesta all’azienda produttrice è la dinamica, poco chiara, con cui gli utenti ricevono un abbonamento, con un costo mensile di circa 24 euro, ad un servizio di loghi e suonerie per la telefonia mobile. Entro pochi giorni la campagna pubblicitaria deve essere bloccata, secondo il dettato dell’Autorità, che si riserva ulteriori indagini sulla pratica commerciale dubbia.

L’inganno risiederebbe nello specchietto per le allodole costituito per l’appunto dal quiz, troppo facile per essere credibile: in realtà l’sms che si invia diventa un consenso alla campagna abbonamento ‘allyoucan’ che agisce direttamente sul credito telefonico del cliente, che cade in quella che appare a tutti gli effetti come una trappola.

Ulteriore limite, contestato ai responsabili dell’azienda, è la strana parzialità delle informazioni a beneficio dell’utente riguardo a premi potenziali, tempistiche dell’estrazione, montepremi ed effettivi meccanismi di partecipazione per la conquista del premio. L’Autorità che vigila sulla correttezza delle azioni commerciali del resto non è nuova a questi interventi diretti; negli ultimi sei anni risultano infatti ben 26 provvedimenti sanzionatori, con multe per circa 9,6 milioni di euro nei confronti dei principali content service providers e degli operatori di telefonia mobile ritenuti spesso corresponsabili delle pratiche commerciali scorrette accertate.

Diciamo che non ci voleva una specializzazione in diritto commerciale per capire che dietro quei quiz così elementari si nascondesse qualcosa di sospetto, appurato che in giro non si trovano aziende disposte a fare beneficenza. L’utente medio di qualsiasi mezzo di comunicazione poteva rendersene conto da solo: giusto però l’intervento dall’alto per evitare che nella rete potessero cadere bambini e categorie deboli.

Ennesima vittoria dunque per le associazioni dei consumatori che avevano segnalato la campagna pubblicitaria. Per loro e per gli ingannati la possibilità di sorseggiare un drink, anche gassato, sul divano senza la dannazione di dover continuare a subire l’angheria di vedere in onda gli spot.

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19 Commenti dei lettori »

1. amazing1972 ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:01

ma ci sarà qualche allocco che ha partecipato al concorso??



2. sboy ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:02

La cosa allucinante e che questi quiz truffa vanno in onda su delle reti importanti come quelle del biscione, insomma mica reti locali..



3. sboy ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:05

ma ci sarà qualche allocco che ha partecipato al concorso??

Bambini, anziani e malati dei giochi d’azzardo sicuro…
Ricordo una domanda che chiedeva quale fosse il nome della carrà, e tra le varie opzioni c’erano Giovanna e ovviamente Raffaella… pazzesco!



4. Gabriele90 ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:23

Sboy: dici bene.. Allucinante! È una vergogna



5. FDiv88 ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:25

Beh…come un tempo c’era chi chiamava l’166 (spesso anche solo per il caz.one o chi per altri motivi), credo che oggi c’è chi chiamarebbe (e che chiama) tali servizi.



6. FDiv88 ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:26

Anche a me non sono piaciuti questi spot. L’essere un servizio in abbonamento è scritto piccolo, in secondo piano ecc.. I più deboli, ci rimettono.



7. rocco75 ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:43

Potevano aspettare un altro poco… Quando qualcuno ha ancora qualche dubbio se è vero o no che in Italia non funziona niente e qualsiasi aspetto del “sistema” è malato all’ennesima potenza…

In un paese serio uno spot del genere non sarebbe mai stato prodotto e nel caso sicuramente nessuna tv nazionale si sarebbe degnata di trasmetterlo. In Italia, dopo che chi doveva essere stato truffato lo è stato, ecco le finte associazioni di consumatori e le antitrust offripoltroneaipolitici che si mettono in moto.



8. Federico ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:50

io sono veramente un allocco ragà :( o dovuto buttare la scheda
come fanno a passare questo tipo di pubblicità su queste reti



9. matteo quaglia ha scritto:

8 settembre 2012 alle 19:53

io piu’ che partecipare a questi giochi , se mi capitava di vedere gli spot mi concentravo sulla ragazza , che aveva il suo perche’ :-D



10. lele ha scritto:

8 settembre 2012 alle 20:04

le concessionarie per la pubblicità, però, potrebbero anche rifiutare preventivamente alcuni spot palesemente ingannevoli…
La cosa più, grave, proprio come dice sboy, è che è stato il Biscione a trasmetterlo: ormai Pubblitalia, pur di racimorale soldi per Mediaset, è capace di accettare questi inserzioni.



11. chris_85to ha scritto:

8 settembre 2012 alle 21:38

Sono io, o questo spot sulla Rai non l’ho mai visto?



12. Matteo ha scritto:

8 settembre 2012 alle 21:54

Bè ovvio che fosse una truffa.
Come facevano a fare due o tre domande al giorno diverse e come facevano a capire a quale l’utente che mandava il messaggio, voleva rispondere?
Poi leggendo bene il regolamento, c’era scritto che la somma dei premi equivaleva a 500 euro. Quindi era possibile vincere solo 1 ricarica da 500 euro, 1 Ipad e 1 buono spesa del valore di 500 euro con l’estrazione fissata per gennaio 2013.
Non era dunque vero che era possibile vincere ogni giorno questo tipo di premi, visto che la somma finale era solo di un premio.



13. elfiolodenerino ha scritto:

8 settembre 2012 alle 22:07

Per me sarebbe il caso di multare anche chi trasmette tali spot… Vabbè che Mediaset non naviga in buone acque e quindi trasmetterebbe pure lo spot di mia nonna, ma trasmettere in orari anche “protetti” tale schifezza, tale truffa è assolutamente una cosa da perseguire… Ma Pubblitalia, prima di dare l’ok, si interessa di sapere cosa manda in onda?



14. Andrea80 ha scritto:

8 settembre 2012 alle 23:38

… e pensare che io ero proprio straconvinto che la Carra’ si chiamasse Giovanna… menomale che non ho telefonato…… ahahahahahahah



15. Giuseppe ha scritto:

8 settembre 2012 alle 23:58

Il ritorno fallito di Wlady



16. Andrea ha scritto:

9 settembre 2012 alle 06:24

Secondo me si dovrebbe procedere a multare anche gli utenti che ci sono cascati… Dai, come si può credere ad uno spot del genere? C’è davvero bisogno di essere supercontrollati come lo sono i bambini dai propri genitori?



17. Anonimo ha scritto:

9 settembre 2012 alle 10:31

Comunque questo spot non è poi così diverso da altri che vengono fatti, come le creme antirughe, i prodotti contro la caduta dei capelli e i dentifrici che riparano lo smalto.
Se non altro, in questo spot c’era scritto che si aderiva a un abbonamento…

@Federico: ammesso che sia vero, buttare la scheda non serve a niente perché la compagnia telefonica ha comunque i tuoi dati, che utilizzerà per un eventuale recupero crediti.



18. Marco ha scritto:

9 settembre 2012 alle 21:01

Ma anche i quiz per far partecipare con un sms o con il telefono fisso da casa i telespettatori all’interno di programmi come L’eredità, Affari tuoi, Avanti un altro, ecc… non mi pare che siano così tanto meglio di questo però quelli continuano a farli da anni.



19. sergio ha scritto:

10 settembre 2012 alle 11:36

era ora che li bloccassero ’sti spot… erano vergognosi…



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