Adesso Luigi Gubitosi può giocare a carte scoperte. Durante la seduta odierna del Cda, il Direttore Generale della Rai ha ottenuto l’approvazione di nuovi criteri per la designazione dei Consiglieri di Amministrazione delle società del gruppo. L’istanza, della quale di vociferava già nei giorni scorsi, prevede che i dirigenti debbano essere tutti interni all’azienda di Viale Mazzini, tranne motivate eccezioni. In ogni caso, la maggioranza dovrà essere targata Rai.
Il criterio di nomina riguarda in particolare la concessionaria pubblicitaria Sipra, per la quale sono stati incaricati oggi i nuovi vertici. A seguito della rottura del rapporto fiduciario con l’azienda, lunedì scorso il DG Rai Gubitosi aveva ottenuto le dimissioni dell’AD Sipra Aldo Reali, e in quel momento è iniziata la corsa alla successione. Ora il CdA Rai ha designato Luigi Gubitosi come nuovo Presidente della concessionaria e Lorenza Lei Amministratore Delegato. In entrambi i casi, si tratta di nomine interne alla Rai.
Non è finita: nel CdA della Sipra entrano anche i direttori di Rai1, Rai2 e Rai3, nell’ottica di integrare concessionaria e vertici editoriali, con un occhio alle risorse economiche disponibili e ai palinsesti. Il provvedimento approvato oggi dal CdA va proprio in questa direzione, garantendo che il Consiglio della concessionaria pubblicitaria abbia una maggioranza proveniente da Viale Mazzini guidata, su quel fronte, dallo stesso Gubitosi.
Secondo quanto riporta l’Ansa, la Presidente della Rai Anna Maria Tarantola e il DG Gubitosi hanno organizzato per domani, giovedì 6 settembre, un pranzo di lavoro con i vertici dell’azienda impegnati sul prodotto, i direttori delle reti e delle testate, per cominciare a entrare nel merito dei contenuti e dei programmi Rai.
Tra i possibili argomenti di discussione ci sono la prossima stagione televisiva e le sedi di corrispondenza estere. Riguardo a quest’ultimo punto, Gubitosi vorrebbe invertire la rotta rispetto alla linea di Lorenza Lei, che aveva chiuso le corrispondenze Rai di Madrid, Sud America, India, Beirut e Istanbul.
I tecnici hanno pronto il piano d’attacco. Ora faranno sul serio.
1. Giuseppe ha scritto:
5 settembre 2012 alle 17:10