Enrico Mentana, per molti il Mitraglietta, per altri il ‘Messia’, sicuramente ‘l’uomo della storia’ per La 7, capace di elevare a potenza i suoi ascolti dopo l’arrivo del giornalista. Da quando è giunto dalle parti del terzo polo televisivo l’informazione sembra aver ricevuto una scossa che ha sparigliato alcune concrezioni che si erano cristallizzate pericolosamente sull’approfondimento. Sulla sua rete le luci non si spengono quasi mai, vuoi per i simpatici inconvenienti estivi, vuoi per una minor propensione a chiudere per ferie.
Già protagonista nelle vesti di moderatore di un acceso dibattito tra Giuliano Ferrara e Marco Travaglio, a Sorrisi racconta questo esordio di stagione e prova a spiegare quale sarà il panorama di rete nei mesi a venire, snodo importantissimo nella storia politica italiana. Sicuro della forza del suo marchio (afferma di essere la prima fonte di introiti pubblicitari per il canale) proprio sulla contesa di cui sopra, durante la quale l”elefantino’ l’ho ha accusato di non essere un buon giornalista, dichiara:
“Il livello di litigiosità è stato superiore al tollerabile. Io non faccio il capoclasse e il trasporto agonistico spinge qualcuno ad andare fuori dalle righe. E’ auspicabile che queste cose non accadano anche se è difficile immaginare un dibattito al cloroformio su una materia così incandescente.”
Chicco, come affettuosamente lo chiamano gli amici, è stato determinante per il passaggio sotto la casacca del ‘Settebello’ sia di Cristina Parodi che di Michele Santoro. Scelta che rivendica soprattutto per il collega campano: ribadisce che ci tiene a far sapere che c’è il suo zampino in mezzo alla trattativa per una rete che si pone sempre di più come obiettivo l’informazione. Questo il suo punto di vista sull’ambito delle news in Italia:
“Con Otto e Mezzo, L’infedele, In onda e le produzioni del tg, compresa la novità di Omnibus in versione notturna, il nostro canale ha una grande potenza di fuoco sull’informazione. [...] Con tutto il rispetto trovo assai bizzarro che le due reti Rai e le due reti Mediaset più importanti non abbiano un appuntamento informativo in prima serata.”
Il direttore non sembra poi spaventato però dalla concorrenza delle all news che si sono inserite a fare concorrenza, in qualche modo:
“Tra all news e approfondimento c’è la stessa differenza che c’è tra camminare e correre.”
Non manca un commento, agrodolce se vogliamo, sul fuoriuscito Antonello Piroso, legato a doppio filo alla sua figura:
“Sono stato il primo a far lavorare Piroso al Tg5. Ha eccellenti qualità. In un clima più propizio avremmo potuto fare qualcosa insieme. Pazienza, siamo maggiorenni.[...] Anche io ho dovuto lasciare certi posti con le buone o con le cattive e non me la sono mai presa con chi mi ha sostituito. E in quel caso erano creature ideate da me, come TG5 e Matrix.”
1. Nina ha scritto:
4 settembre 2012 alle 13:14