10 alle parole di Tania Cagnotto subito dopo aver appreso di essere fuori dal podio per 20 centesimi. La Pellegrini dovrebbe imparare.
9 al ritorno di Bruno Pizzul su La7 per la telecronaca di Hajduk Spalato – Inter. In un clima rovente di polemiche per i telecronisti, fa piacere ritrovare per una sera un maestro del passato. Al quale potrebbero ben ispirarsi.
8 alla new entry Topazio nel palinsesto di Vero. Mentre Mediaset continua a snobbare le telenovelas, il canale 137, dopo aver deciso di ospitare Lady Channel, punta ora sulla storia interpretata da Grecia Colmenares. Una scelta azzeccata, quella di far leva sui cult, strategia essenziale per un canale all digital. La prossima sfida per la rete – se vuole essere competitiva in toto – dovrà, invece, essere giocata sulla contemporaneità.
7 al contratto con la Rai di Pippo Baudo che responsabilizza il conduttore in caso di flop de Il Viaggio. In tempi di crisi, che un (ex) intoccabile della tv scenda dal piedistallo è una buona notizia. Allo stesso tempo va anche detto che quando una trasmissione va male spesso chi presenta conta poco e paga tanto in termini di immagine.
6 all’ennesimo cambio d’orario di G’ Day. La riduzione della durata del preserale de La7 appariva auspicabile; vero è altresì che a Lady Cucciari per risalire la china serve ben altro.
5 a Federica Pellegrini. Pesantemente sconfitta alle Olimpiadi, la nostra campionessa pensa di concedersi un anno sabbatico per rilassarsi e per eventualmente dedicarsi alla tv. Sì, mentre gli italiani ancora “soffrivano” per i suoi pessimi risultati, Federica confessava che non le dispiacerebbe partecipare ad un reality. Niente di male, la notorietà in sé per un atleta non è deleteria a patto, però, che non diventi la priorità. E forse la fidanzata di Magnini, prima di darsi allo spettacolo, dovrebbe riflettere sugli errori commessi in vasca e tenere a mente che, se non continuerà a vincere, la tv si dimenticherà presto di lei.
4 ad Enrico Mentana che continua a ostentare la diversità del suo telegiornale dai concorrenti. La scorsa settimana il giornalista ha fatto notare l’assenza nel suo tg delle tipiche notizie estive su chi va in vacanza, chi resta a casa, e sul caldo (per maggiori info clicca qui). C’era bisogno di specificarlo in diretta? Di sicuro i suoi spettatori “elevati” non sono talmente stupidi da non accorgersene. Oltretutto non ci risulta che il suo Tg5 non desse spazio a questo tipo di notizie.
3 alla querelle sul giovedì di Rai2. Ammesso che la seconda rete della tv pubblica sia “obbligata” a proporre un programma informativo in prime time, polemizzare sulla messa in onda di un reality – che peraltro sembra interessante – nell’ex serata di Annozero è pretestuoso e miope. Qualora dovesse venire alla luce il nuovo talk, la collocazione del giovedì sarebbe la meno indicata in considerazione del fatto che Santoro sarà contemporaneamente in onda su La7.
2 alla nuova domenica di Canale 5. Non sappiamo, nei fatti, come sarà e se arriveranno gli ascolti (qualche dubbio lo nutriamo a proposito) ma a livello strategico Alessio Vinci non ci convince al timone di un “contenitore all-news”. Perché anzichè fare muro contro muro con Giletti non sparigliare le carte in tavola? I minori costi necessari per un programma d’attualità non bastano a giudicare positivamente la scelta dei vertici del Biscione.
1. dott_stranamore ha scritto:
6 agosto 2012 alle 16:16