Sfumato, o anzi per meglio dire mai in progetto, il ritorno su Italia 1 di Campioni, il reality calcistico che diede lustro a Ciccio Graziani e a una ’scorribanda’ di simpatici calciatori, spesso riconvertiti in tronisti, altrove c’è qualcuno che sta risposando l’idea di abbinare la passione e il tifo alla quotidianità del piccolo schermo. Il Cervia versione British sarà il Wembley Fc, team che milita in una serie paragonabile alla nostra seconda categoria.
Sarà Espn nel Regno Unito a trasmettere le prodezze di questa squadra, che nella sua rosa e nel suo staff annovera vecchie glorie del grande calcio come Claudio Caniggia, Ray Parlour, Martin Keown e Graeme Le Saux, Brian McBride e lo storico portierone inglese David Seaman, che per esempio allenerà gli estremi difensori. Il nome dello show sarà Dream on. The Journey of Wembley.
Il debutto dei giocatori è previsto per l’11 agosto, quando gli undici affronteranno l’Extra Preliminary Round di Fa Cup, con il sogno di arrivare fino in fondo, alla finalissima della coppa nazionale nel magico stadio di Wembley. Quasi un’utopia da squadra di quartiere di un romanzo di Irvine Welsh ma pensare in grande non è vietato, non costa nulla e, in questo caso, è estremamente televisivo.
Le telecamere seguiranno tutta l’avventura, anche se non è ancora chiara la scaletta di messa in onda. Il progetto ha convinto anche un grande marchio come Budweiser a investire sul sogno di questa squadra a metà tra dilettantismo e vecchie glorie. Un’idea convincente, a vederla così d’impatto. Immaginate un simile esperimento in Italia con una squadra di grandi idoli come possono essere un Roberto Baggio – anche se difficilmente accetterebbe di prestarsi ad un esperimento del genere - o un Gianluca Vialli?
Con la moltiplicazione dei canali e delle proposte idee come queste possono valere una buona fidelizzazione su determinati segmenti di audience. Sarà interessante comprendere anche il taglio della trasmissione, se ci sarà un interesse meramente sportivo con un focus su partite e allenamenti o se invece, per espandere il proprio potenziale mercato, si darà attenzione anche alle dinamiche umane di spogliatoio, alle divergenze, alle crisi.