Il prime time del lunedì di Rai 3 passa nelle mani di Pippo Baudo, che inaugura la nuova stagione – il 3 settembre – con il suo nuovo programma Il Viaggio. Un ritorno sul piccolo schermo atteso ormai da tempo, anche se non del tutto scontato. A Viale Mazzini, infatti, ultimamente al nome del Pippo Nazionale sembrava calare un silenzio piuttosto preoccupante:
“Non avevano previsto niente per me - ha dichiarato Pippo Baudo in un’intervista a La Repubblica - Ho pensato a Mike Bongiorno. Si ricorda quando Mike, ospite di Fabio Fazio, si rivolse a Mediaset e al Cavaliere? ‘Chiamatemi, chiamatemi’, un appello straziante fatto da un uomo importante come lui, che aveva costruito il successo della tv commerciale. Ho pensato che mi sarebbe dispiaciuto dover fare la stessa cosa”.
Si è sempre aggrappato allo slogan “I dirigenti passano, io resto”, eppure dopo 54 anni di carriera, ha visto giungere quasi al capolinea il suo matrimonio con la Rai, provando sulla sua pelle che “la gratitudine non è di questa terra“. Secondo Pippo, oggi non basta essere un professionista se non rientri nelle “grazie” politiche di chi comanda, di chi impone “persone digiune di televisione”. Il risultato?
“Basta accendere la tv per capire che è cambiato tutto. Idee zero. Qui bisogna pensare al domani, affermare la centralità del servizio pubblico, far capire che ’servizio pubblico’ non vuol dire fare programmi noiosi ma dare più identità, uno stile riconoscibile a quello che si fa. Dallo studio ai costumi (…) La Rai dev’essere servizio pubblico come linguaggio e estetica dopo anni in cui non si capiva, accendendo la tv, se vedevi Rai 1 o Canale 5. Mi piacerebbe che ci fosse un governo – non sarà quello attuale – che avesse il coraggio di dire: ‘Pagate il canone, vedrete vero servizio pubblico’. Tv nazional-popolare, scusi se mi cito”.
E tv nazional-popolare sarà Il Viaggio, dove Baudo racconterà l’Italia sul posto, incontrando personaggi come Checco Zalone, Jovanotti e Gianna Nannini. Quattro puntate in autunno più altre cinque previste nella primavera del 2013 per la cui realizzazione Baudo ha saputo andare incontro alle difficoltà dell’azienda, firmando con l’ex direttore generale Lorenza Lei:
“Un contratto con formula innovativa: se non raggiungo la media di rete si scinde l’accordo“.
1. lele ha scritto:
30 luglio 2012 alle 11:15