L’Italia s’è desta, e pure alla grande. Nella prima giornata di gare alle Olimpiadi di Londra 2012 gli Azzurri hanno fatto il pieno di medaglie, conquistando una tripletta nel fioretto femminile, un oro nel tiro con l’arco e un argento con la pistola. Evvai così. Alle vittorie ottenute, però, si è aggiunto un altro primato riscosso in una disciplina di cui siamo specialisti: il sollevamento della polemica. A salire sul podio è stato il Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), che ieri ha protestato contro la regia internazionale della cerimonia d’apertura dei Giochi.
Il motivo è presto detto: venerdì sera le telecamere olimpiche non hanno inquadrato (frontalmente) il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mentre salutava la delegazione italiana in gran parata. La ’svista’ sul cerimoniale televisivo ha fatto infuriare il Comitato azzurro, che ha spedito una lettera di formale protesta al General Manager dell’Olympic Broadcasting Service (Obs), Manolo Romero. Nella missiva è stato sottolineato come l’Italia avesse segnalato per tempo agli organizzatori la presenza di Napolitano. Il Presidente del Coni Giovanni Petrucci ha poi informato il Quirinale dell’accaduto, rivolgendo un rigraziamento al Capo dello Stato.
Al momento non è dato sapere se la ‘frecciata’ tricolore abbia avuto una replica (ma non gli conviene: con arco e frecce siamo i migliori al mondo). Tuttavia, la reazione muscolare avuta dal Coni fa un certo effetto per i toni usati: su una mancata inquadratura -seppur è legittimo un certo dissenso - forse non è il caso di sollevare una disputa olimpico-diplomatica. Del resto, in questi giorni le immagini più importanti sono quelle che arrivano dai campi di gioco, con gli Azzurri a testa alta, e non dalle tribune d’onore.
Al centro dell’attenzione ci dovrebbero essere loro, i nostri atleti, e a tal proposito andrebbe forse spesa una parola sulla Rai che ieri ha trasmesso in ritardo la finale di fioretto vinta da Elisa Di Francisca. La tv pubblica, per la verità, si era distinta anche per alcune gaffe commesse dai commentatori durante la Cerimonia d’apertura e carpite al volo dai telespettatori più attenti.
Ma oggi a tenere banco sono le proteste, più o meno necessarie, sulla mancata inquadratura di Giorgio Napolitano alla parata inaugurale. Al centro della disputa c’è una questione di priorità istituzionali non rispettate. Ecco, appunto, parliamone: perché dietro alla portabandiera siamo stati gli unici a far sfilare i dirigenti sportivi prima degli atleti?
1. MisterGrr ha scritto:
29 luglio 2012 alle 11:30