Cade oggi il trentaduesimo anniversario della strage del 2 agosto del 1980 alla stazione di Bologna, evento ancora enigmatico, tanto quanto altri gravissimi episodi di barbarie di quel decennio di violenze ideologiche che hanno ferito brutalmente l’Italia. I parenti delle vittime di quel terribile giorno d’estate, nei giorni scorsi, avevano chiesto al servizio pubblico uno sforzo più grande che mai, per far sì che quei fatti non fossero dimenticati. Un appello che ha ricevuto risposta, almeno parziale.
E’ Rai3 a prendere sulle spalle quasi per intero il carico della memoria modificando la propria programmazione per creare uno spazio, anche se solo in seconda serata, interamente dedicato a quei fatti. Alle 24,00 sarà trasmesso, infatti, il documentario di Matteo Pasi, dal titolo Un solo errore, Bologna 2 agosto 1980. A seguire, ovvero all’1,35, il concorso - concerto sul bordo del Pavaglione di Piazza Maggiore, ormai da anni consacrato alla memoria delle vittime.
Prima, dunque, la raccolta di testimonianze di chi ha visto e vissuto da vicino la strage nel pieno centro del capoluogo emiliano. Poi, in differita, lo spettacolo che ha visto trionfare quest’anno dinanzi alla Basilica di San Petronio, nella gara di composizioni per violino e orchestra, Martin Kennedy, Zhang Zhenzhen e Edward Top.
Questa la nota del direttore di rete Antonio Di Bella per spiegare il tributo del terzo canale alla memoria:
“Abbiamo deciso di modificare il palinsesto della rete per ricordare una delle pagine più oscure della nostra storia repubblicana”
Intanto nella mattinata Rai News ha trasmesso in diretta la cerimonia di commemorazione, a cui ha preso parte anche il ministro Cancellieri, mentre Rai Storia non lesinerà nel corso della giornata memorie dell’epoca (si tratta delle prime edizioni dei telegiornali subito dopo l’esplosione) in vari slot di palinsesto. Forse i parenti delle vittime, e il loro massimo rappresentante Paolo Bolognesi, chiedevano un impegno diretto dell’ammiraglia ma come si dice in alcune parti d’Italia “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”.
Nell’anno in cui un membro del governo torna a Piazza delle Medaglie d’Oro forse era lecito attendersi di più, o quantomeno una programmazione ad un orario sicuramente meno notturno. Quale migliore occasione allora per ridare energia alla vocazione più civile della televisione di Stato, con quell’insito richiamo alla storia nazionale e all’educazione civica?
1. Giuseppe ha scritto:
2 agosto 2012 alle 17:17