13
luglio

L’OSCURAMENTO DEI CANALI RAI SU SKY: ILLEGITTIMO SECONDO IL TAR. VIALE MAZZINI IMPUGNERA’ IL PROVVEDIMENTO

Sede Rai di Viale Mazzini

Il Tar del Lazio ha sentenziato: la Rai non ha alcun diritto di oscurare parte della sua programmazione sulla piattaforma televisiva digitale di Sky, definendola una “violazione degli obblighi di servizio pubblico“. Così i canali Rai potrebbero essere visti di nuovo integralmente sul satellite grazie all’annullamento del provvedimento dell’Agcom del 16 dicembre 2009 che sanciva l’oscuramento di determinati programmi di mamma Rai su Sky, non concedendo, dunque, la trasmissione alla sola Tivùsat (società di Rai, Mediaset e La7), che favoriva esclusivamente gli investitori e gli azionisti della Rete stessa configurandosi come “distorsione della concorrenza”.

Gli oscuramenti risultano così illegittimi perché violerebbero il contratto di servizio pubblico 2007/2009 in vigore fino al 28 giugno 2011 che prevedeva l’obbligo di fornire gratuitamente la programmazione Rai a qualsiasi piattaforma richiedente, a patto che questa garantisse la gratuità della trasmissione delle reti a tutti i telespettatori in questione aventi l’obbligo legislativo dell’annuale pagamento del canone.

Il Tar ha precisato altresì che, anche con il contratto di servizio pubblico 2010/2012 in vigore, la Rai è comunque tenuta a rispettare il principio di neutralità tecnologica e l’offerta della propria programmazione alle piattaforme distributive deve avvenire in modo non discriminatorio e salvaguardando la parità di condizioni concorrenziali nel mercato televisivo. La Rai, da parte sua, ritiene di applicare correttamente il contratto di servizio che discende dalle linee guide emanate dall’Agcom d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e che pertanto non ha nessun obbligo di cessione gratuita dei propri canali. L’azienda in relazione alla delibera specifica che:

‘Il Tar afferma che “la distribuzione attraverso una unica piattaforma satellitare può essere ritenuta compatibile con gli obblighi di servizio pubblico.” Resta confermato che la Rai “potrà consentire la messa a disposizione della propria programmazione di servizio pubblico a tutte le piattaforme commerciali che ne faranno richiesta nell’ambito di negoziazioni eque, trasparenti e non discriminatorie e sulla base di condizioni verificate dalle Autorità competenti”, come previsto dall’art.22 comma 4 del Contratto di servizio 2010-2012, la cui validità è stata pienamente ribadita. Per quanto riguarda il Contratto di servizio vigente, la sentenza censura unicamente  il comma 3 dell’art. 22, nella misura in cui prevede attività promozionali di Rai in favore di Tivusat, nonché la messa a disposizione di smart card a favore degli utenti, attività per altro disposta da una delibera dell’Agcom. La sentenza infine conferma la legittimità della costituzione della piattaforma satellitare TivuSat. Inoltre, altra censura del Tar si riferisce ad un articolo del precedente contratto di servizio non più in vigore.’

La Rai intende impugnare tale decisione del giudice amministrativo.

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5 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

13 luglio 2012 alle 17:48

La Rai dovrebbe accettare la trasmissione dei suoi canali su qualsiasi piattaforma perchè il canone, in teoria, lo pagano tutti ma il segnale digitale molto spesso è troppo debole per le normali antenne e, invece, sufficiente per i sistemi satellitari.



2. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

13 luglio 2012 alle 18:25

le bestemmie per vedere gli europei . . .



3. paolo rosin ha scritto:

14 luglio 2012 alle 14:18

Per vedere gli Europei,io ho dovuto servirmi via satellite da ARD die ERSTE, e ZDF, che contrariamente alla nostra Amata (….) RAI,le faceva vedere in tutta Europa senza vincoli….Oltretutto la RAI,non ha,dopo 33 anni avuto ancora tempo di installare ripetitori adesso anche digitali che ci permettano,qua ad Arona ( NO ),di ricevere il TG regionale del Piemonte….abbiamo sempre preso la Lombardia,che non serve a nulla..Grazie RAI.



4. lele ha scritto:

17 luglio 2012 alle 12:09

più che una questione di canone (che rimane pur sempre un’imposta di possesso) è una questione di rispetto delle leggi e di contratto da parte della rai.

@paolo
comunque sul sito di rai way pare che viene irradiato il segnale piemontese…



5. paolo rosin ha scritto:

17 luglio 2012 alle 15:13

Raiway,certo,dice che il canale di raitre Piemonte per la provincia di Novara è UHF 22 in digitale….questo vale per la CITTA’ di Novara e sue vicinanze,Borgomanero compresa,ma la fascia di lago maggiore che va da Dormelletto a Belgirate è coperta dal segnale digitale Uhf 23,che irradia il TG Lombardo….non c’è nessuna possibilità di ricevere ad Arona,dove abito il nostro TG….nelle alture sopra Arona il segnale invece è ricevibile.Il ripetitore è a Monte Penice a 101 km da Arona…Arona è circondata dalle colline ed è alta 212 m sul livello del mare….i comuni vicini verso la collina hanno già un altitudine maggiore,per questo da lì è possibile ricevere il segnale TG Piemonte da M.Penice…da noi il segnale è ricevibile da Campo dei fiori-grande albergo ed è TG Lombardia



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