Otto anni fa aveva spiazzato tutti la figura del dottore drogato, cinico, burbero, insofferente alle regole, apparentemente insensibile, noncurante dei pazienti e doppiogiochista con le persone che più gli sono vicine. L’epiteto più congeniale per descrivere il personaggio di Gregory House è forse “bastardo”, ma il genio e la sregolatezza di un carattere incontrollabile ne hanno fatto uno dei simboli più amati nella storia della televisione.
Tutti mentono: è stato questo il filo conduttore della sfida tra House e la malattia, resa più difficile dal comportamento dei suoi pazienti che, per diversi motivi, sono spinti a mentire. “Tutti muoiono”: è questo il titolo dell’episodio conclusivo della serie, in onda questa sera in prima serata su Canale 5. Ancora una volta tutto ruoterà attorno all’imprevedibilità del protagonista che non smentirà la sua geniale follia nemmeno negli ultimi minuti di vita mediatica.
Tra verità e allucinazioni, House si troverà faccia a faccia con alcuni degli storici personaggi che hanno animato le vicende della serie negli scorsi anni. Ciò che è più importante è che anche in questo finale, come nelle otto stagioni trasmesse, la serie conferma la sua eccellenza sia nei dialoghi che nei personaggi e nell’interpretazione e, nonostante un fisiologico calo d’ascolti, riesce a mantenere quella coerenza interna che molti altri prodotti faticano a conservare.
Sono 177 gli episodi totali trasmessi, 400mila Euro il cachet massimo di Hugh Laurie per una puntata, 5 gli Emmy portati a casa dalla serie. L’episodio più visto negli Stati Uniti ha radunato davanti alla tv 29.04 milioni di americani, il 3 febbraio 2008, durante la quarta stagione. In Italia il record è stato segnato il 14 novembre 2007 con 6.760.000 telespettatori (24.1% di share) sintonizzati su Canale 5, un risultato che ha portato Dr. House al secondo posto nella classifica dei telefilm più visti di sempre in Italia, dietro solo a ER – Medici in prima linea.
1. Ale ha scritto:
3 luglio 2012 alle 17:19