15
luglio

SCHERZA CON I GATTI, MA LASCIA STARE I PAPI: ROBERTO BALDUCCI NON SEGUIRA’ PIU’ I SERVIZI SUL VATICANO PER IL TG3

Joseph Ratzinger - Benedetto XVI

Alla fine Erodiade (per citare un nostro post) ha avuto la sua vendetta e la testa dell’impunito è stata recisa.  “La testa” in questione è quella del vaticanista del TG3 Roberto Balducci, “reo” di aver incaricato i gattini dello chalet a Introd (località in cui villeggerà il pontefice Benedetto XVI) di “strappare un sorriso (al papa), almeno quanto i proverbiali quattro gatti (forse un po’ di più) che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole“. (qui il video)

“Balducci.. Balducci..”: se la cosa fosse annunciata da Striscia la Notizia, Greggio e Iacchetti ondeggerebbero in sincrono ripetendo questo nome, e forse poi continuerebbero: “Non lo sai che in Italia vale il proverbio: scherza con i fanti ma lascia stare i santi (che in questo caso potrebbe essere declinato come “scherza con i gatti, ma lascia stare i papi”)?”. E infatti puntuale come la quinta replica dei Cesaroni nei mesi estivi, è arrivata la decisione del direttore del TG3 Di Bella (che se ne stava tranquillo a Berlino in vacanza): Roberto Balducci, dopo due anni, non si occuperà più dei servizi sul Vaticano per il Tg della terza rete Rai, che sarà pure la più defilata delle tre, ma è pur sempre “servizio pubblico”. 

La levata di scudi è stata repentina e bipartisan, inutile la speranza di un passaggio sotto silenzio del servizio incriminato. La miccia è stata accesa dal cattolico “Piddino” Merlo che ha tirato in ballo “il corretto uso del mezzo pubblico” ed è stato lo stesso Merlo a contattare Padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede (già direttore di Radio Vaticano). Padre Lombardi chiede “Maggiore rispetto”, il direttore Di Bella si cosparge il capo di cenere, consapevole che la “slavina mediatica” era oramai partita. E Balducci? Scrive una lettera al suo capo chiedendo scusa se la cosa “può aver procurato danno a te (Di Bella), alla nostra testata, alla nostra azienda.” E conclude dicendo  nella missiva “Per questo soltanto, e per la nostra decennale amicizia mi rimetto ad ogni tua valutazione del caso”. La valutazione di Di Bella c’è stata ed è quella che vi abbiamo anticipato sin dalle prime righe del post.

Molto sensato e condivisibile l’intervento del sen. Sergio Zavoli, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai,  che ha sottolineato l’importanza del principio per cui nell’informazione “al merito professionale deve corrispondere la responsabilità”, soprattutto nel servizio pubblico. In realtà, al di fuori degli schemi politici e dei credi religiosi, al di là delle battute mal riuscite e degli errori di superficialità, è meglio ambire ad un’informazione (pubblica e privata) che sia strumento di conoscenza per chi la recepisce e non solo ad un’informazione che rimane “uno strumento per chi la fa”.



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7 Commenti dei lettori »

1. Giovanna ha scritto:

15 luglio 2009 alle 15:48

Ho visto il servizio in TV ed ho interpretato la frase di Balducci come una battuta, non cattiva, ma senza dubbio fuori luogo.
Avrei, però, reputato proporzionato al fatto compiuto un semplice richiamo da parte del direttore del TG3. Onestamente, la ounizione inflitta mi sembra esagerata.



2. Diegoz ha scritto:

15 luglio 2009 alle 16:14

@Giovanna: QUOTO!

A me sembra tutto così assurdo… solo perchè ha fatto ’sta battuta (che poi non l’ho trovata cattiva) dei 4 gatti che sicuramente era riferita alla gente che era in piazza S. Pietro quel giorno (meno del solito), non è che bisogna farne un caso di Stato..

Mica la Chiesa sta perdendo seguaci… e non vogliono che venga fatta cattiva pubblicità…?



3. CeleTheRef ha scritto:

15 luglio 2009 alle 19:46

mi sembra adeguato: il giornalista non ha fatto un buon lavoro ed è giusto che si dia possibilità a qualcun’altro



4. Massimo ha scritto:

16 luglio 2009 alle 06:18

…Be’, a conti fatti, c’è da dire anche questo: il nostro è un paese in cui per “tentato papicidio” c’è chi è ancora in galera dall”81 e per “sicuro omicidio” un carabinere non ha beccato più di sei anni di carcere. Il resto è nelle mani di dio… fare voi!



5. Raffa ha scritto:

16 luglio 2009 alle 07:11

giusto! le battute si fanno in casa fra amici, se vuoi fare il giornalista e parli per cinque minuti in un giorno devi sapere cosa dire



6. Elisa ha scritto:

16 luglio 2009 alle 11:36

d’accordo con Massimo!



7. Daniele ha scritto:

17 luglio 2009 alle 10:45

Se il ( buon ?) Benedetto XVI dicesse cose sagge invece di pensare a demonizzare qualsiasi altra persona non creda nella sua chiesa non avrebbe bisogno di curarsi della perdita di consensi delle persone e di un giornalista che dice la verità.
Perdiamo tempo dietro al papa opulento e intoccabile mentre decine di migliaia di persone non arrivano a fine mese e rischiano di non avere piu’ un lavoro per la crisi , questa e’ la nostra italia.



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