La gravidanza non l’ha fermata e Veronica Maya si tiene stretta il suo Verdetto Finale, confermato anche per la prossima stagione nel pomeriggio di Raiuno. L’occasione è ghiotta per un bilancio stagionale senza tralasciare un commento alle dichiarazioni che il suo sostituto (ci tiene a ribadirlo) Tiberio Timperi ha rilasciato a DM e un apprezzamento per le altre tre colleghe lanciate in Rai da Fabrizio Del Noce.
Bilancio di quest’annata di Verdetto Finale?
Sicuramente molto positivo, con la soddisfazione di tutti. A partire dai dirigenti Rai. La sfida al pomeriggio non era facile, c’erano molto competitor consolidati. All’inizio mi sono sentita con una grossa responsabilità sulle spalle. Per fortuna abbiamo fatto anche stavolta un buon lavoro. Siamo stati fedeli al nostro format, che ci ha dato grandi soddisfazioni nella collocazione mattutina. Annata particolarmente felice anche per la gravidanza vissuta in video.
In termini di numeri…?
Abbiamo superato l’aspettativa iniziale dell’azienda. Sono tutti molto soddisfatti, tanto è vero che Verdetto è di nuovo in palinsesto per il prossimo anno.
Non sono però i numeri della mattina…
Non si può assolutamente parlare di calo. Non si possono paragonare gli ascolti del mattino con quelli del pomeriggio. E’ più giusto paragonarlo con la stessa fascia pomeridiana negli anni precedenti: in questa prospettiva la curva è nettamente in crescita, vincente.
Timperi ha affermato che durante la sua ‘supplenza’ ha ottenuto numeri più alti…
Forse è stato frainteso, non è possibile che l’abbia detto. Mi sorprenderebbe. Me lo dovrebbe dire di persona per crederci. (Le invieremo l’audio della nostra intervista, ndDM)
Commentiamo allora i freddi dati numerici oggettivi, non è vero che ha fatto di più?
Numeri alla mano non è così. La media poi si vede nell’arco di una stagione, dei nove mesi. Si fanno confronti di un altro tipo, rispetto all’anno precedente magari. Stesso periodo, stesso anno. Non è possibile che abbia detto questa cosa, non è veritiera. Verdetto ha avuto un trend molto buono, molto alto e comunque abbastanza stabile. Partivamo più o meno all’8% con il Tg1 economia e chiudevamo il programma al 20-21%. La media è stata del 14, con punte che sfioravano il 16.
Quindi non cambi il tuo giudizio carino su di lui e sul modo in cui ti ha sostituito…
Ha fatto un’elegante sostituzione sapendo che si trattava solo di questo. E’ stato molto garbato nei confronti del programma e delle persone che ci lavorano. Anche con me è stato carino, con questo modo canzonatorio di prenderci in giro sul fatto che lui subentrasse e io me ne andassi per poi tornare. Abbiamo saputo giostrare il cambio di conduzione momentaneo con una grande ironia. I giornalisti hanno tentato di mettere un po’ di zizzania.
Non hai paura, in prospettiva, che Verdetto stanchi il pubblico e che lo spazio venga risucchiato da La vita in diretta?
La Rai è padrona assoluta. Sono forte della mia professionalità: dove mi mettono inizio a fare il mio lavoro. Non ho paura della stanchezza, è un format ancora giovane. Ci sono programmi molto più longevi, come Forum o La Prova del Cuoco. Noi abbiamo appena concluso la quarta edizione. Non lo vedo neanche all’orizzonte questo pericolo.
Che effetto ti ha fatto, durante la maternità, stare lontana dallo schermo?
Ho vissuto con grande serenità la gravidanza, l’azienda mi ha coccolato molto dandomi tante certezze. Non mi sono mai sentita precaria, sono stata ben protetta. Abbiamo stabilito sin dall’inizio quale sarebbe stato il periodo di assenza. Mi sono potuta godere a pieno la nascita e le prime settimane di Riccardo sapendo di poter tornare a lavoro. Sia prima che dopo il parto devo dire che non ho avuto problemi, sono state fasi molto belle della mia vita. È stato tutto facile, leggero, nessun problema fisico.
Eternamente grata alla Rai per questa sensibilità quindi?
Sono otto anni che lavoro con loro, mi stanno facendo crescere. Ho sempre lavorato, non mi hanno mai tenuto in panchina. Non c’è proprio motivo di dubitare di buoni propositi nei miei riguardi. Da buona napoletana però dico: facciamo le corna.
A parte Caterina Balivo, tu e le altre conduttrici lanciate da Del Noce resistete in Rai…
Stiamo lavorando tutte, ma Del Noce non c’è più da tanti anni ormai. Penso che sia io, sia Elenora che Elisa siamo una giovane risorsa per l’azienda. Piano piano con la gavetta si trova la propria strada. Rimane comunque un mestiere in cui oggi ci sei, domani non si sa. Per ora non ci possiamo proprio lamentare. Caterina Balivo non so perché non sia stata confermata ma le faccio gli auguri per il suo bimbo.
Qual è stato il vostro merito?
Penso che la professionalità paghi sempre, il voler fare piccoli passi alla volta. Non ho mai preteso più di quello che mi venisse dato. Per quanto qualcuno possa pensarla diversamente ho un approccio con questo mondo molto umile. Sono sicura di quello che so fare: se mi viene data la possibilità bene, altrimenti niente, non sono pronta a tutto pur di ottenere qualcosa.
Credi che ci sia ancora qualche pregiudizio verso di te?
Il nostro è un mestiere che espone al giudizio. E’ normale non piacere a tutti. Metto in conto di non essere magari gradita a qualcuno. In generale penso però di raccogliere abbastanza consensi. So da dove vengo, so di avere l’umiltà che serve in questi casi, anche per sopportare qualche critica gratuita. Non mi permetterei di giudicare qualcuno che non conosco personalmente, molti altri invece lo fanno con grande leggerezza.
Che rapporto hai con le critiche del web ad esempio?
Non porto rancori, né mi lego al dito le critiche. Dimentico e vado avanti. Uso Internet giusto il necessario: per scambiare qualche mail, postare ogni tanto qualche foto su Facebook, rispondere a qualche fan. E’ un rapporto così discontinuo che c’è una persona che mi aiuta a gestire le varie comunicazioni, anche perché, essendo mamma, il tempo a disposizione è veramente poco.
Segui ancora lo sport o è stata solo una parentesi di inizio carriera?
Una parentesi. Mi sono dedicata con impegno però all’epoca, essendo la mia prima occasione in tv. Non ho mai avuto una grande passione per il calcio. Quest’anno, però, essendo la famiglia del mio compagno molto appassionata per il Napoli, mi è capitato di vedere qualche partita. Devo tantissimo a quella televisione privata che mi scoprì nel 2003. E’ stato un trampolino di lancio per Raisport.
Varietà, salotto pomeridiano o contenitore domenicale…dove ti vedresti meglio?
Mi sento molto personaggio da varietà pensando ai miei studi e alla mia formazione. Vengo dal teatro, dal balletto, dal musical: avrei qualche freccia al mio arco da tirare. Non credo però che il varietà in questo momento storico possa tornare al successo. Per cui forse direi un talk all’interno di un contenitore.
Appari sempre in maniera sobria, quasi istituzionale. Ma sei davvero così o ti sei adattata al target di Raiuno?
Ho un imprinting da Raiuno, che ha il suo codice, il suo linguaggio, le sue regole. Mi sento molto un volto di questa rete. Poi la versatilità di un conduttore sta nel saper usare diversi registri. Il rigore di Verdetto ad esempio è diverso dall’atteggiamento che ho quando conduco Lo zecchino d’oro. Il mio divertimento in questo mestiere sta anche nel saper usare corde diverse, giocare con la gestualità e l’abbigliamento. Questo non rende noioso anche un programma di routine.
Se ti arrivasse una proposta per un programma più bizzarro da Sky o Mediaset?
Mai dire mai, però mi sento Rai. Finché non mi cacciano resto lì. Sono molto legata al mio Verdetto, è un programma di successo, nato e cresciuto con me, che mi consente anche tanta libertà per seguire la mia famiglia.
Ci sono evoluzioni nella vicenda che ti ha visto vittima qualche mese fa di un’aggressione da parte di due muratori vicino a casa tua?
C’è un processo in corso. Un momento spiacevole di cui proprio non mi piace parlare. E’ un ricordo che mi ferisce, che mi ha lasciato un segno. La giustizia farà il suo dovere, in un vero tribunale.
1. Vincenzo ha scritto:
20 giugno 2012 alle 14:04