3
giugno

DALLAS: LA NUOVA SERIE A SETTEMBRE SU CANALE 5 IN PRIME TIME

Dallas

E’ proprio vero che chi non muore si rivede. E’ iniziato negli Stati Uniti il countdown per il ritorno di una delle serie più amate di sempre, Dallas. A vent’anni di distanza dall’ultimo episodio trasmesso e dopo quasi due anni di preparazione per la nuova stagione, il 13 giugno la famiglia Ewing torna sugli schermi del canale via cavo TNT: la buona notizia è che si tratta di un sequel, cioè di una continuazione della storia terminata nei primi anni Novanta, e non di una riscrittura.

Del cast del nuovo Dallas fanno parte tre degli storici protagonisti: il magnate J.R. Ewing interpetato da Larry Hagman, Bobby Ewing intepretato da Patrick Duffy e Sue Ellen Ewing che prende il volto di Linda Gray. Inoltre nell’episodio pilota compaiono Steven Kanaly (Ray Kreebs Ewing) e Charlene Tilton (Lucy Ewing). Vent’anni più tardi però, la ricca famiglia texana che opera ancora nel mondo del petrolio e dell’allevamento del bestiame è gestita da John Ross Ewing III, il figlio di J.R., a cui si contrappone il cugino Christopher, figlio adottivo di Bobby.

Nella scelta dei nuovi protagonisti, i produttori sembrano aver saccheggiato il cast di Desperate Housewives: da Wisteria Lane arrivano Josh Henderson, Austin McCann nella terza stagione, poi Jesse Metcalfe, che per sei stagioni è stato John Rowland e, come presenza femminile, Brenda Strong (l’indimenticata Mary Alice) che in Dallas reciterà Ann Ewing, la nuova moglie di Bobby. Le altre due presenze femminili sono Jordana Brewster (Fast and Furious, Chuck) nei panni di Elena Ramos, coinvolta in un triangolo amoroso con i cugini Ewing, e Julie Gonzalo (Veronica Mars, Eli Stone) nei panni di Rebecca Sutter, fidanzata di Christopher.

Per la nuova stagione di Dallas, TNT ha ordinato 10 episodi che negli Stati Uniti saranno trasmessi tra giugno e agosto. Memore del successo che portò a Canale 5 negli anni Ottanta, l’ammiraglia Mediaset si è affrettata ad acquisirne i diritti e la messa in onda è prevista già martedi 4 settembre sulla rete ammiraglia. E’ questa la nuova prima serata “al risparmio” del Biscione.

Non è escluso poi che dietro quest’operazione ci sia qualche significato simbolico: Dallas ha avuto un ruolo decisivo nella competizione Rai-Mediaset negli anni seguenti la rottura del monopolio televisivo. La Rai infatti acquisì i diritti di Dallas trasmettendola nel 1981 senza tener conto dell’ordine cronologico degli episodi. Accertato il flop, la serie finì pochi mesi più tardi nelle mani di Canale 5 che, rispettando la messa in onda originale, trasformò Dallas in uno dei più grandi successi della tv commerciale.

Di seguito un promo per la messa in onda in Usa:

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16 Commenti dei lettori »

1. Pippo76 ha scritto:

3 giugno 2012 alle 13:08

Operazione nostalgia…
Credo che in prime time a settembre non farà faville. Una storia datata



2. amazing1972 ha scritto:

3 giugno 2012 alle 13:12

questi remake non funzionano quasi mai. basta vedere 90210,il sequel di beverly hills. e poi,diciamocelo,è la solita soluzione low coast,per riempire una serrata,come è stato fatto con centovetrine e dr house



3. MisterGrr ha scritto:

3 giugno 2012 alle 13:19

concordo con amazing. I remake sono spesso fallimentare, a mio avviso soprattutto di contenuti.



4. Nimo ha scritto:

3 giugno 2012 alle 13:21

Non è un remake, è un sequel.



5. matteo ha scritto:

3 giugno 2012 alle 13:24

beh che la nuova serie 90210 non abbia funzionato non direi se in america e’ arrivato alla quarta stagione e la quinta che devono girare dovrebbe essere l’ultima…



6. lu85 ha scritto:

3 giugno 2012 alle 13:34

la prima serata potrebbe essere un suicidio..ma mia mamma lo seguirà sicuramente!! :)
comunque è il sequel non un remake, ci sono anche i personaggi originali..



7. awee ha scritto:

3 giugno 2012 alle 14:17

sarò contenta di vedere il ritorno di J.R.! quando ero piccola guardavo dallas con la mia famiglia e nonostante le sue malefatte era il nostro beniamino (e il suo interprete era davvero bravo!)



8. Critico Tritatutto ha scritto:

3 giugno 2012 alle 17:23

Matteo: in effetti 90210 non è stato un super-flop,però si è parlato più volte di chiusura,e comunque 5 stagioni per un telefilm non sono molte,in America:di solito la 5° che chiude si fa per non lasciare “sospesi” nella trama.



9. matteo ha scritto:

3 giugno 2012 alle 18:02

ma il fatto che si parlasse tante volte di chiusura non vuol dire che la serie sia brutta , chuck ha rischiato molte volte la chiusura che e’ avvenuta con la quinta stagione e i fan hanno fatto un lavoro enorme per chiedere il salvataggio ogni volta e in giro non si diceva mica che era brutta , anzi…



10. Critico Tritatutto ha scritto:

3 giugno 2012 alle 18:46

Non ho detto fosse brutta [e non la guardavo,così come,se non di sfuggita,ho guardato dei piccoli "spezzoni di "Chuck" e non mi entusiasmava per nulla]ma questo a parte,citandolo appunto,confermi che la 5° stagione come “finale” la fanno per chiudere in maniera degna e per rispetto ai fan,come infatti hanno sottolineato i produttori di “Chuck”.



11. W. Rai uno ha scritto:

4 giugno 2012 alle 09:58

Ahahahahah!!!!, ci mancava pure Dallas :-)



12. W. Rai uno ha scritto:

4 giugno 2012 alle 09:58

Ahahahahah!!!!, ci mancava pure Dallas :-)



13. W. Rai uno ha scritto:

4 giugno 2012 alle 09:58

Ahahahahah!!!!, ci mancava pure Dallas :-)



14. marco91 ha scritto:

4 giugno 2012 alle 14:00

Da giovane qual sono…mi piacerebbe che invece dei soliti telefilm in replica mediaset proponesse nuovamente le vecchie edizioni di Dallas cossichè chi come me nn ha potuto seguire le avventure della famiglia Ewing possa approfondire…



15. Polly78 ha scritto:

4 giugno 2012 alle 16:00

fallimentare o no….io sarò davanti alla tv..!!!! io adoravo Bobby..



16. Lupo ha scritto:

4 giugno 2012 alle 20:04

Anche io avevo avuto l’impressione di un saccheggio da Desperate… Qualche scambio di favori c’è di sicuro: pure Larry Hagman aveva partecipato a sua volta come special guest a DH…
Riguardo la storia delle quinte stagioni come “flop”, non condivido. In America ultimamente non si fanno scrupoli a cancellare dopo la prima-seconda stagione (Flashforward, The event, Ringer, Terra Nova, Dollhouse, V, Reaper, Stargate Universe…devo continuare?). E quasi sempre chiudendo con cliffhanger, senza curarsi di chiudere la trama. Per contro, serie di successo come Lost, Alias o – per scavare nel passato – Quantum leap hanno avuto 5-6 stagioni al massimo.
Riguardo a 90210 in particolare, è una boiata pazzesca alla quale sono tremendamente addicted, che in USA piace (il flop è stato in italia) e che la CW quest’anno ha rinnovato immediatamente, mettendola nella rosa delle sue tre “perle”, insieme a Supernatural e non ricordo più cosa. Tra parentesi, citando Supernatural (ma anche Desperate) mi viene in mente che le serie lunghe (8 stagioni) di solito sono solo un allungamento del brodo, spesso ingiustificato a fronte di ascolti di fatto bassi (si pensi all’ottava stagione di Desperate o Streghe, o alla settima di Supernatural o Fisica o quimica, che è spagnola ma calza comunque a pennello).



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