E’ da sempre tra le corse a tappe più prestigiose a livello internazionale – insieme al Tour de France e alla Vuelta a Espana – ma il Giro d’Italia 2012 (5-27 maggio) ha battuto ogni record. La novantacinquesima edizione, vinta a sorpresa dal canadese Ryder Hesjedal, ha beneficiato di un’esposizione mediatica in tutto il mondo senza precedenti.
Tutti i 5 continenti – come annunciato dallo sponsor ufficiale La Gazzetta dello Sport – hanno puntato le telecamere sulle strade italiane, per un totale di oltre 165 Paesi collegati. Grande copertura in Europa, grazie soprattutto a Eurosport (con 125 ore di programmazione, di cui 52 live), che ha raggiunto 40 milioni di utenti, registrando un +20% rispetto all’edizione dello scorso anno. Oltre al grande network sportivo, vanno considerate anche le emittenti Tv2 Denmark, Tv Norway, Vrt e Vtm (Belgio), Nos Olanda, Ceska Televize (Repubblica Ceca), Rtl Lussemburgo, Srg (Svizzera), Eitb, Euscal Telebista e Marca Tv (Spagna), insieme alle nostre Rai 3 e Rai Sport.
Per la prima volta in assoluto, il Giro d’Italia è stato trasmesso in chiaro dalla Nbc, che ha seguito in diretta la seconda tappa (Herning-Herning, con il giovane americano Taylor Phinney in maglia rosa). Per il resto, il Giro nell’America del Nord è stato garantito da Universal Sports Network. Da registrare – insieme alla messa in onda nell’America Centrale e Latina, in Africa, in Giappone e persino in Kazakistan – anche la copertura dell’Australia, che ha seguito live otto tappe (rispetto alle quattro del 2011).
Il ciclismo non è certo tra gli sport più “mediatici” in circolazione, ma i grandi appuntamenti sanno ancora dominare la scena. Basta considerare i numeri finali nell’Italia calciofila: l’ultima tappa dello scorso 27 maggio (la cronometro di Milano) è stata seguita su Rai 3 da 1.704.000 spettatori e uno share del 12.46%, saliti all’arrivo a ben 2.278.000 (18.32%).
1. aleatti ha scritto:
2 giugno 2012 alle 13:33