2
giugno

RAI, GARIMBERTI A COLLOQUIO CON NAPOLITANO. IL DG LEI ESCLUDE MINOLI AL POSTO DI SANTORO

Lorenza Lei, Paolo Garimberti, Giorgio Napolitano

A Viale Mazzini regna la confusione. Col passare delle settimane, i grattacapi che tormentano i piani alti dell’azienda pubblica sembrano aumentare a vista d’occhio, e mica è una cosa simpatica. L’ultima scoppola è arrivata proprio l’altro ieri con la bocciatura dei palinsesti autunnali da parte del CdA Rai. Le spaccature interne al Consiglio hanno profilato una situazione di sostanziale ingovernabilità della quale si stanno occupando con urgenza il DG Lorenza Lei e il Presidente Paolo Garimberti.

Quest’ultimo, come riporta il Corriere, ieri ha partecipato alle celebrazioni per il 2 Giugno tenutesi al Quirinale, dove si è trattenuto a colloquio con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Probabilmente i due avranno parlato anche della delicata situazione Rai, soprattutto alla luce del recente intoppo avvenuto in CdA. Per lunedì prossimo è stato fissato un nuovo Consiglio e in molti si augurano che sia la volta buona; i palinsesti vanno infatti approvati entro il 18 giugno, giorno in cui essi saranno presentati agli investitori pubblicitari.

Mercoledì prossimo, 6 giugno, si riunirà invece l’Assemblea dei Soci Rai, e in quell’occasione il Ministero dell’Economia potrebbe anche proporre modifiche allo Statuto o avanzare la candidatura di un nuovo Presidente ‘tecnico’ gradito al premier Mario Monti. Al riguardo, nelle scorse settimane si era fatto il nome di Ferruccio De Bortoli (maggiori info qui), il quale secondo Repubblica avrebbe risposto con un rifiuto. Chissà che ieri Garimberti e Napolitano non si siano confrontati anche su questa circostanza, visto che la riunione che si sarebbe dovuta tenere a Palazzo Chigi è stata improvvisamente rimandata.

Intanto, Lorenza Lei si è messa al lavoro in vista del prossimo Cda convocato per lunedì. Pare che il DG abbia escluso definitivamente l’ipotesi di collocare Giovanni Minoli nella prima serata del giovedì, quella che fu di Santoro. Una decisione quasi obbligata, dopo la bocciatura del progetto avvenuta l’altro ieri in Consiglio.

La Lei avrebbe inoltre inviato ai Consiglieri la nuova proposta di programmazione autunnale che intende presentare al prossimo CdA. Sulla prima serata del giovedì comparirebbe la generica dicitura di ‘programma informativo’, senza indicazioni rispetto al conduttore. Le indiscrezioni a riguardo, però, non si spengono: qualcuno torna a fare il nome di Andrea Vianello, altri chiamano in gioco Gianluigi Paragone o Monica Maggioni.

Ora sarebbe spuntato pure un nuovo presunto candidato. Secondo Il Velino, come successore di Santoro sarebbe stato contattato anche Nicola Porro, vice direttore del Giornale e conduttore di In Onda su La7.



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5 Commenti dei lettori »

1. Tommi ha scritto:

2 giugno 2012 alle 12:32

Nicola Porro? Non mi sembra in grado di condurre un dibattito per il resto mi auguro che nominimo subito il nuovo consiglio d’amministrazione



2. M88 ha scritto:

2 giugno 2012 alle 13:38

Non è che, per puro caso, Monti (o meglio: il ministro Corrado Passera) vuole avere una RAI che faccia da “Ministero della propaganda” a suo favore? Non è che, per puro caso, il PD ha insistito così tanto per avere Monti come Premier al solo scopo di mettere “tecnici sinistri” dentro la RAI? Non sarebbe neppure la prima volta… e, come mai, una volta cacciato Berlusconi dal Governo, il PD non ha chiesto ufficialmente il grande ritorno di Santoro in RAI? Forse perchè il PD preferisce avere in RAI giornalisti “addomesticati” come Floris invece che un “squalo” come Santoro? Gente, vi ricordo che Santoro è certamente anti-berlusconiano, ma lui usa (anche) la sua testa (e pure quella del suo agente… devo dire il nome?) e spesso “morde i polpacci” al PD: insomma, tutte cose che Floris non farebbe mai… pensateci!



3. Phaeton ha scritto:

2 giugno 2012 alle 14:40

Ci vorrebbe una riforma radicale della Rai che eviti questi macelli…perchè finchè la politica avrà questa influenza nella tv pubblica non si andrà da nessuna parte, e non si andrà da nessuna parte che cambiando ogni anno consiglio di amministrazione e dirigenti, viene a mancare la continuità che serve per un lavoro.

Su rai2 e il programma informativo come pensano di arrivare ad una conclusione se ognuno vuole mettere il proprio senza pensare a quale sia il vero bene per il pubblico e per la rete? Rai2 si trova in queste condizioni perchè si è sempre trovata come ago della bilancia come il posto dove ognuno può piazzare i propri fantocci, non per il bene della rete ma per il solo fatto che devono esserci. Sul nome da fare, premesso che andrebbe pensato il programma e non tanto il colore politico del conduttore… ma se devono metterci un uomo di destra l’unica soluzione è Paragone con l’ultima parola al venerdì in prima serata. Si è fatto conoscere al pubblico, sta andando bene in seconda serata, la formula è piacevole e paragone ha un certo carisma che lo potrebbe rendere piacevole.



4. Giuseppe ha scritto:

2 giugno 2012 alle 15:51

Non riusciranno mai a colmare il vuoto lasciato da Annozero. Dovrebbero vendere Rai2 e devolvere il ricavato in beneficenza. E andando avanti di questo passo tutta la Rai farà la stessa fine.



5. silvia ha scritto:

2 giugno 2012 alle 17:26

ma sono questi i problemi da discutere????? il lavoro, le tasse da togliere tutti i lussi da tagliare a tutti…ma qui si sono bevuti tutti il cervello……povera italia



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