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luglio

ITALIA 1, LO SPORCO RUOLO DELLA RETE GIOVANE TRA “SERVILISMO” E RASSEGNAZIONE

canale5_italiauno.jpg

È la rete dei “ciòvani” per antonomasia, come direbbe Piero Chiambretti. Ha conquistato il target 4-14 anni con una sfilza interminabile di serie animate su cui furbamente ha investito negli ultimi anni. Si propone come rete scanzonata, irriverente al punto giusto e capace di far tendenza.

Ma appena gli obiettivi di rete superano le aspettative, ecco che scatta un meccanismo discutibile quanto ineluttabile; non importa l’assetto identitario del programma, tantomeno il tipo di pubblico che veicola: Canale 5 pretende un sacrificio. E Luca Tiraboschi, direttore di rete, deve chinare il capo e acconsentire.

Dal Dr House a Mai dire Grande Fratello, da Zelig alla Fattoria, da anni assistiamo a un frenetico passaggio di programmi tra un’ancella senza mezzi e un’ammiraglia troppo ingombrante. Italia 1 non può permettersi di disturbare il vicino a suon di battaglie Auditel vinte e Canale 5 deve vincere. Anzi, stravincere. Sempre. Una partita patta tra le due reti, con un ascolto modico e bilanciato, non consente di superare in maniera schiacciante e palese la concorrenza Rai. Canale 5 esige il meglio della rete a essa alleata, saccheggia qua e là il suo palinsesto, traendo i benefici di prodotti a lungo testati in quella che ormai è una rete sperimentale, che prova quelli che saranno i futuri successi dell’ammiraglia. Se i programmi vanno bene, sarà un trionfo, se vanno male, non se ne ricorderà più nessuno.

Il servilismo della rete dei giovani ormai è un dato di fatto, incontrastato e piegato di fronte alle decisioni dei vertici. Ma anche la rassegnazione inizia timidamente a fare capolino. Anche se la rete ha coraggiosamente testato, con risultati non propriamente esaltanti, nuove produzioni come Cupido, con Federica Panicucci, o la serie Medici miei, Italia 1 resta e resterà una rete con l’onnipresente timore di molestare la sorella maggiore.

E quando lo spostamento a Canale 5 non è previsto a causa di un sovraffollamento di programmi o della difficoltà di trovare una programmazione adeguata, allora si procede all’epurazione.

Finiti i tempi di un lontano sapore mitico, intriso di matricole, meteore e ragazzine cantanti in stile Ambra, Italia 1 tenta di sopravvivere con talpe e coloradi vari. E film e telefilm? Beh, come tappabuchi sono l’ideale. E guai se non ci fossero. Senza di essi, la rete sarebbe completamente esanime.

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8 Commenti dei lettori »

1. zia-assunta ha scritto:

6 luglio 2009 alle 15:48

Davide hai azzeccato Forum sessione domenicale.



2. erodio76 ha scritto:

6 luglio 2009 alle 17:21

Purtroppo e’ la triste realta’ di sempre.
Tantissimi programmi, una volta affermati DEVONO passare a c5. Forse l’unico a non seguire questo destino e’ stato il Drive in (ma stiamo parlando degli inizi) ma gia’ striscia fu dopo 30 puntate destinata alla sorella maggiore. E’ anche successo che uno Scherzi a Parte ormai stanco fosse posizionato su italia1 dopo il suo esordio proprio su questa rete, ma i 5 milioni di spettatori hanno imposto (fino ad oggi) il suo ri-posizionamento su c5.
insomma canale5 regna, italia1 testa e rete4 pensa al pensionamento dei format stanchi (ricordiamo che solo Forum, per un errore di valutazione, si e’ salvato!)



3. Markos ha scritto:

6 luglio 2009 alle 20:14

Bè è così che funziona Mediaset:

Canale 5 – La Rete Regina
Italia 1 – La Rete Succube
Rete 4 – La Rete Degli Scarti (che cerca di emergere)



4. Andrea80 ha scritto:

6 luglio 2009 alle 20:51

Sinceramente non ci vedo niente di male in tutta questa faccenda, visto che le 3 reti del nostro amato Cavaliere lottano insieme per battere la concorrenza, oggi ancora piu’ agguerrita grazie al satellite!!!
E poi se un programma va bene e invece che su Italia 1 lo posso seguire su Canale 5 …….ma chissenefrega!!!!



5. Andrea80 ha scritto:

6 luglio 2009 alle 21:05

E poi….Film e telefilm tappabuchi ??? Ma scherziamo???
I film su Italia 1 fanno spesso ascolti record…e poi i telefilm sono di alta qualita’ ( CSI, NIP-TUCK, SIX FEET UNDER, SOPRANO sono solo alcuni esempi )



6. Alex Argenta ha scritto:

6 luglio 2009 alle 21:13

3 dei telefilm che citi tu sono in seconda per non dire terza serata, a testimonianza del fatto che, qualità o no, in prime time non rendono. I film sono tappabuchi nella misura in cui si investe poco in produzioni di prime time e spettacoli vari, e quindi si decide di buttare qua e là un film per riempire i vuoti di palinsesto. Una delle reti più importanti d’Italia non può limitarsi a mandare film così, tanto perchè non ha altro da far vedere.



7. Elisa ha scritto:

7 luglio 2009 alle 10:42

Non c’entra niente ma…Alex Argenta, hai un avatar bellissimo! XD

Tornando in argomento.. io ho la sensazione che più il tempo passi e più ci prendono in giro dalle parti di Cologno Monzese… -.-



8. Alex Argenta ha scritto:

7 luglio 2009 alle 13:47

Grazie elisa… perchè pensi che a Cologno ci stiano prendendo in giro? Dicci dicci :-))



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