Vivere, Centovetrine e Incantesimo: tre soap opera in piena regola che danno lavoro a tutti. Un vero e proprio ufficio di collocamento che scova talenti e brucia mancate promesse al sacro mondo della tv. Bastano pochi minuti al giorno di messa in onda per conquistare il pubblico, per appassionarlo o per irretirlo. Ma bastano altrettanti minuti per far si che lo stesso pubblico si dimentichi della loro esistenza mediatica. Che fine hanno fatto vecchie glorie della soap nostrana?
Lorenzo Ciompi è stato il feticcio dorato di Vivere per molti anni, il cattivo per antonomasia, vittima degli intrighi di Rebecca Sarpi (l’ottima desaparecida Annamaria Malipiero). Ha studiato all’Actor’s Studio di New York e ha anche prestato la sua indiscussa professionalità nella sesta serie di Incantesimo, con Antonia Liskova. Dopo Questa è la mia terra, semi-fortunata fiction di Canale 5 sullo sfondo delle bonifiche dell’Agro Pontino, l’attore è sparito dalle scene. Ricercato.
Sara Ricci. Il nome magari non vi suggerisce nulla, ma in realtà dietro di lei si nasconde il magistrato Adriana Gherardi, eroina romantica e anche un po’ idealista di Vivere. Il pubblico femminile predilige notevolmente i caratteri maschili, i bei tenebrosi che talvolta hanno successo anche al di fuori delle solite produzioni giornaliere. Ma per le attrici, lasciare per sempre i cinque minuti di popolarità televisiva quotidiana equivale a inabissarsi in un paludoso ambiente di non ritorno. Il risultato? O si va a finire a fare l’opinionista all’Italia allo Specchio, e Sara Ricci ne sa qualcosa, o si ritorna a zappare i campi. Prepariamo le vanghe.
Anita Ferri è stata la protagonista in assoluto di Centovetrine negli ultimi anni. Fu con lei, morente in Asia dopo essere precipitata con l’aereo, che Canale 5 toccò oltre i 5 milioni di spettatori in una fascia oraria che l’ha sempre vista leader incontrastata. Daniela Fazzolari però a Centovetrine non vuole proprio tornarci; il rischio di rimanere incastrata in un personaggio alla lunga stereotipato l’ha portata ad altre scelte, tra cui alcune fugaci apparizioni in produzioni tv come Io ti assolvo e 7 vite. La sua partecipazione l’estate scorsa nell’inutile e macchiettistica caricatura di Un posto al sole l’ha consacrata definitivamente come regina (senza corona) delle soap. Per fortuna che almeno Dario Argento le dà lavoro nei suoi film.
Massimo Bulla, invece, dimostra che di fronte alle necessità della vita si può e si deve avere l’umiltà di cambiare mestiere. Dopo la notorietà raggiunta con Centovetrine, dove interpretava l’avvocato Gabriele Andreasi, approda a Incantesimo 9 e 10, rimanendo vittima di quella chiusura anticipata della soap RAI di cui le ragioni ancora sono poco chiare. Rimasto senza lavoro e senza il telefono che squillava (nonostante le bollette le avesse pagate tutte), decide di rimboccarsi le maniche e di lavorare come scaricatore di bagagli all’aeroporto di Malpensa. Lo stesso Maurizio Costanzo se ne congratulava in una puntata del suo seguitissimo show. Sottovalutato.
La curiosità ora si concentra tutta sul nuovo sceneggiato in prime time di Canale 5, Colpi al cuore. Sceneggiatori e produttori, siete avvisati: qui c’è gente che ha bisogno di lavorare. Noi vi abbiamo proposto dei nomi. Come si dice poi, fate vobis.
1. emanuele ha scritto:
26 giugno 2009 alle 13:22