Voglio lanciare un appello alla tv. Eh si, perché alla tv ormai possiam chieder di tutto, no? Di risolverci piccoli problemi legali e sentimentali, di consolarci se siamo vittime di ingiustizie, di farci processare nel migliore dei modi e col minimo della pena, di renderci più belli, e di trovarci marito. E già! Da molto ci prova la tv: è da decenni che le mogli di Costanzo s’impegnano, prima la Marta, poi la Maria.
Però, accidenti, il marito lo trovan sempre per quelle che non lo vogliono. Si, perché le corteggiatrici, mamma che giovani le corteggiatrici, hanno ancora tanto tempo davanti e poi non lo vogliono davvero il tronista di Maria; loro, quando sarà il momento, si cercheranno un bel calciatore di serie A.
Produttori, broadcaster italiani, c’è un buco, un buco di format, un buco di target. E siamo noi, le single dai 30 ai 40! Quelle che Auditel chiama “le sognanti”, le Sex And The City de no’artri, le trendy, le donne in carriera, quelle che passano la vita in Facebook, sperando che un ex compagno dell’asilo si scopra innamorato di loro e venga a portarle via. Noi siamo un target, cavolo! E che target. Autentiche “big spender”, patite di shopping compulsivo, acquirenti di creme, shampini, vacanze, vestiti, e di qualsiasi orpello o stampella ci faccia apparire più ventenni che mai! Anche noi vogliamo il nostro “format”, quello che ci rappresenti, quello che ci dia di diritto il nostro spazio nel cosmo-tv.
E ci avevano provato, si, con Amiche mie, ma, mannaggia, una volta in onda si scopre che le Rusic’s Angels, altro non sono che 40-45enni al secondo giro, “single di ritorno”, quelle che noi chiamiamo “tardone”, quelle che temiamo di diventare, e continuiamo tristemente a non sentirci rappresentate.
Ma, di noi, una, ed una sola ce la fece. Lei, l’unica donna sistemata a marito e figli da Maria: la mitica Tina, Tina Cipollari: non certo una ragazzina, per questo autoironica, solare, consapevole, che, ridi e litiga, ha trovato il suo corteggiatore giovane e bello, il suo “Big” (storico e prestante fidanzato di Carrie Bradshow, a cui noi tutte ci ispiriamo) che l’ha sposata, ingravidata e salvata dalle luci del ribaltone.
E allora Maria, sistemaci tu. Più tronismo per tutte! Mettici lì a combattere per evadere dalla nostra “singletudine”, e portaci un vento nuovo di tronisti attempati, anche separati, divorziati, sfigati, non importa. Basta che poi, una volta fatta la fatidica scelta, non abbian voglia di far carriera in tv. Non sopporterei di vedere il mio uomo, conquistato con le unghie e con i denti, su qualche isola, o in qualche casale brasiliano a strusciarsi contro la turnante ventenne-velina-dimenticata dal fisico fresco e molto sù. Si, perché, alla mia età, non ho intenzione poi di andare ospite in studio a piangere e collegarmi con la “caasa” per cercare di riprendermelo.
Ma forse mi illudo, forse resterà solo un sogno… in fondo siamo un target di nicchia e che non fa ascolti, relegato a qualche telefilm americano; o magari, crescendo, impareremo ad apprezzare la nostra tv, a misura di casalinga di Voghera, e chissà che anche noi un giorno potremo stirare godendoci qualche bel sanguinolento casetto di cronaca, o il matrimonio fatato di qualche attricetta tardona come noi.
Vabbè, amiche, continuiamo con speranza ad affrontar lo zapping, noi, troppo single per Mattino in famiglia, troppo viveur per Mezzanotte e dintorni, troppo femmine per Porta a Porta, troppo sensibili per Stranamore, e troppo disilluse per l’incredibile Beautiful. (Ma poi Los Angeles è tanto grande, com’è che Brooke trova solo nelle mura di casa?! Bo!)
Ed ora, chà, fammi spegner la tv. Meglio tornar su Facebook… Domani è un altro giorno!
1. Fabrizio Bianchi ha scritto:
25 giugno 2009 alle 18:26