Nuova stagione e tante novità. Stracult torna sulla seconda rete pubblica e cambia completamente formula, dopo la deriva comica dello scorso anno alla cui guida venne piazzato G-Max, volto particolarmente apprezzato da Marco Giusti che tornerà, seppur in un ruolo più defilato, anche in questa dodicesima stagione. Lo storico magazine cinematografico di Rai2 si sposta direttamente a casa di Marco Giusti (ricostruita al Teatro delle Vittorie), che prende in mano le redini del programma in compagnia di Paolo Ruffini.
Ruffini ritorna così sulla seconda rete, che in passato contribuì a lanciarlo nell’etere proprio con Stracult, di cui fu autore e conduttore. Mantenendo comunque un legame con il piccolo schermo, il comico toscano preferì successivamente il cinema che lo ha consacrato al pubblico mainstream. Ora, dopo anni di assenza e il successo ottenuto con Colorado, per Paolo è giunta l’ora di tornare “a casa”.
Lo scopo del programma rimane lo stesso: mettere a confronto grandi e piccoli film di culto italiani. Rispetto alla precedente edizione, ci sarà tanto spazio per un talk show sul cinema e sulle nuove formule nate sul web a cui prenderanno parte attori, registi e giornalisti, pronti a commentare film, mode e tendenze sul cinema del Belpaese. Non mancheranno ovviamente i servizi legati ai film di cui si sta disquisendo nè le rubriche che hanno caratterizzato la storia del programma.
Se lo scorso anno venne dedicato uno spazio fisso alla fantascienza, per questa dodicesima edizione ci saranno rubriche sul cinema erotico, sui caratteristi del cinema italiano e sul materiale inedito delle tv locali degli anni ‘80. Ospiti fissi saranno Lallo Circosta, Rosanna Sferrazza, Andrea Perroni, Francesco Scimemi, Nicola Di Gioia e il rapper G-Max.
Nella prima puntata spazio a To Rome with love di Woody Allen con Alessandro Tiberi, Alessandra Mastronardi, Enrico Lucherini e Leo Gullotta. Enrico Vanzina, Carlo Vanzina, Maria Laura Rodotà e Sandro Ghiani racconteranno invece Maurizio Mattioli, anch’egli ospite.
1. tinina ha scritto:
23 aprile 2012 alle 21:05