“Antonino ha vinto Amici nell’anno sbagliato”. Questa frase è diventata una sorta di mantra che da qualche anno a questa parte accompagna la carriera di Antonino Spadaccino. Tanti i critici musicali che in questi anni hanno ripetuto quella frase, sottolineando come, nel 2004, quando Antonino vinse Amici, c’erano ancora troppi pregiudizi nei confronti dei ragazzi che uscivano dai talent. Lui però non ha mai smesso di dedicarsi al suo grande amore, la musica, con la consapevolezza che la telecamera è importante, ma nemmeno fondamentale per chi nella dimensione live trova il suo habitat ideale. La scorsa estate però Antonino, grazie ad un concorso fra ex-allievi di Amici, è riuscito ad aggiudicarsi un contratto discografico con l’etichetta di Mara Maionchi “Non ho l’età” mentre quest’anno è stato chiamato a partecipare al “Sanremino” di Maria De Filippi. Malgrado l’eliminazione di sabato 7 aprile, Antonino si gode un momento di ritrovata popolarità, con fan che scoprono (o ri-scoprono) la sua voce ruvida e graffiante.
In questi anni ti sei spesso sentito dire che avevi vinto Amici in un’edizione sbagliata. Condividi questa affermazione?
Guarda è qualcosa che è nato dai critici ma che in effetti ho sempre pensato anche io. Probabilmente ho vissuto sulla mia pelle il cambiamento del talent negli anni, nel senso che ho vinto Amici quando c’erano ancora tanti pregiudizi. Ora la situazione è differente, gli addetti ai lavori hanno capito che non siamo dei semplici prodotti televisivi ma persone con una testa e un talento, che amano fare musica.
Anche se sei stato poco in tv in questi ultimi anni, dopo i due album per la Sony, ti sei dato molto da fare con concerti e collaborazioni.
Dopo la chiusura del contratto con la Sony c’è stato un piccolo momento di stallo, se così lo vogliamo chiamare, ma io non ce la faccio a restare fermo, mai. E quindi ho fatto tanti concerti, collaborazioni e ho vinto il Festival Internazionale della Musica di Brasov in Romania. Nel frattempo ho sposato anche diverse cause benefiche e sono diventato Ambasciatore dei i Diritti Umani nel mondo. Sono un tipo che non riesce a stare con le mani in mano, devo fare musica, devo sgambettare, qualsiasi sia il palco, qualsiasi sia l’occasione. Per me l’importante non è necessariamente arrivare in tv o avere davanti una platea di 30.000 persone, l’obiettivo che ho è far bene, sia che mi trovi in un piccolo locale con 40 persone davanti sia che mi trovi in prima serata su Canale 5. L’impegno deve essere lo stesso.
Due nomi, due donne: Maria De Filippi e Mara Maionchi. Meglio evitare il gioco della torre per non esser troppo cattivi…
E’ che non potrei mai fare questo gioco perché sono loro stesse la mia torre, sarei io il primo a precipitare. Sono due persone fantastiche, diverse ma con alcuni tratti comuni. Due donne di carattere, due donne che fanno un lavoro differente ma ognuna, nel proprio ambiente, è la miglior rappresentante della categoria. Da una parte c’è Maria De Filippi che ha cambiato il modo fruire della musica e che ha portato in Italia un fenomeno nuovo, quello dei talent, dando credibilità a questo genere. Dall’altra c’è Mara Maionchi, lei è la più grande discografica italiana, un personaggio unico, che non ha peli sulla lingua e che ti fa capire le cose per quelle che sono subito, appena apre bocca.
Ovviamente fra voi deve esserci un buon rapporto, insomma, spero che due o tre parolacce te le abbia urlate contro…
E come no! Però devo dire con me è anche fin troppo carina, io cerco sempre di essere molto positivo e quindi più di tanto non riesce a insultarmi, ma lei è fantastica proprio per questo, per essere vera e immediata.
Veniamo alla gara. I critici avevano due favoriti, Karima e Antonino e, come da copione, Karima e Antonino sabato sera sono usciti. Come te lo spieghi?
Non saprei, probabilmente sia io che Karima negli ultimi anni siamo stati meno in tv, e poi comunque è una sfida a nove, dovevamo anche aspettarcelo. Quello che mi interessa, al di là della gara, è offrire un bello spettacolo a chi ci guarda da casa. Rispetto alla puntata di sabato posso dirti che nella prima sfida, quella fra me e Karima, lei non ci è rimasta male per essere stata battuta, così come non ci sarei rimasto male io se avessi perso con lei, considerando che fra noi c’è stima reciproca e che abbiamo vocalità e gusti musicali simili.
Parliamo del tuo cd “Libera Quest’Anima”. Hai deciso di lanciarlo con un brano, “Ritornerà”, che si discosta dalle “ballatone” normalmente proposte dai reduci dei talent, brani che partono sottovoce fino a far esplodere la voce nel ritornello. Tu invece, con questo ritmo particolare, hai voluto rischiare?
Quando ho scritto “Ritornerà” avevo solo la melodia in testa, una musica che mi metteva di buonumore. Ho voluto creare qualcosa che trasmettesse positività, come d’altronde mi confermano le persone che hanno acquistato il brano e che mi lasciano messaggi positivi sui social network. E’ un pezzo apparentemente di poche pretese ma, ascolto dopo ascolto, punta a farti stare bene. Non mi interessava la ricerca di un ritornello dove tirare fuori tutta la voce, tanto la gente ci conosce, sa come cantiamo. Stavolta volevo lavorare di più sul prodotto finale e creare una piccola magia musicale.
Sempre in “Libera Quest’Anima” è presente “Resta Ancora un Po’”, brano scritto per te da Emma Marrone. Come è nata questa collaborazione? Ci sono di mezzo case discografiche? Produttori?
No no, niente di tutto ciò. Le cose sono molto più semplici. Io ed Emma siamo amici e un anno fa mi fece ascoltare questo pezzo. Lo provinai quasi per gioco e dopo un po’ lei mi disse “Guarda, secondo me questo pezzo puoi cantarlo soltanto tu” e così ho deciso di inserirlo nell’album. Possiamo dire che il nome del programma a cui partecipiamo descrive al meglio la genesi della nostra collaborazione musicale!”.
1. teoz ha scritto:
12 aprile 2012 alle 13:03