Dopo tante polemiche arriva finalmente, questa sera alle 21,10 su Rai1, Bentornato Nero Wolfe, la serie televisiva in 8 puntate incentrata sulle vicende dello stravagante detective Nero Wolfe, personaggio di fantasia nato dalla penna di Rex Stout. La fiction prodotta dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi e diretta da Riccardo Donna – pur avendo come punto di riferimento i romanzi dello scrittore statunitense, s’ispira in parte anche allo storico sceneggiato Rai della fine degli anni sessanta, interpretato da Tino Buazzelli.
A vestire i panni del detective e reggere l’inevitabile confronto con il suo predecessore, troviamo Francesco Pannofino che, oltre ad una lunga carriera divisa tra cinema, tv e teatro, potrà contare sull’affiatamento con il collega e amico Pietro Sermonti, già partner in Boris ed ora al suo fianco nel ruolo del fidato assistente Archie Goodwin.
Completano il cast fisso Andy Luotto nei panni del creativo cuoco Nanni Laghi, Giulia Bevilacqua in quelli della giornalista d’assalto Rosa Petrini, e Michele La Ginestra che interpreta il tuttofare Tom Lanzetta, un romano della Garbatella, utile per le indagini perché riesce a collegare Wolfe e Goodwin al sottobosco della capitale, fatto di bische, piccola criminalità e bar malfamati.
Ambientata nel 1959, la serie mette in scena gli anni del boom economico italiano, segnati dalla nascita della televisione, dallo sviluppo dell’industria nazionale, dalla creatività del design e della moda, dalle prime emigrazioni dal sud e dall’esplosione della musica leggera. E’ in questo contesto che Nero Wolfe, tanto antipatico quanto abile nelle sue intuizioni, agisce con successo. Il Detective, trasferitosi a Roma con il suo assistente, ha due obiettivi: trovare un cuoco all’altezza del suo palato e allestire un’ampia serra in cui conservare le orchidee di cui è collezionista.
Sollecitato dal ben più realistico e concreto Goodwin, che procura puntualmente i clienti, Wolfe indaga sui casi di omicidio avvenuti nella capitale senza mai spostarsi dalla propria casa. È, infatti, Goodwin che, sfruttando il fascino e l’innata dialettica, esplora il luogo del delitto, interroga i sospettati e si procura le informazioni necessarie a far scoprire a Wolfe, l’identità del colpevole. Con le loro indagini, i due americani a Roma si ritrovano puntualmente ad intralciare il lavoro della polizia italiana, in particolare del Commissario Graziani (Marcello Mazzarella), sempre più infastidito dal talento di Wolfe.
1. MisterGrr ha scritto:
5 aprile 2012 alle 11:53