Avranno tirato un sospiro di sollievo in quel di Cologno lo scorso martedi mattina poco dopo le 10, canonico orario per la lettura dei dati Auditel. L’ultima puntata di Panariello non esiste ha chiuso in rialzo evitando il temuto tracollo sotto la soglia limite del 20%. Per l’esattezza, sono stati cinque milioni e mezzo (25.19% di share) gli italiani che hanno assistito al gran finale dello show che ospitava Renato Zero, Raffaella Carrà, Laura Pausini, Biagio Antonacci e Chiara Francini (assenti Dolce e Gabbana). A dirla tutta, a dare una mano ci ha pensato anche la concorrenza flop della fiction Barbarossa su Rai 1.
Poco importa ormai, passato lo spavento per il calo del ‘terzo atto’, tutto sommato la scommessa di Mediaset che in un momento di crisi, tagli e ristrettezze, ha messo in piedi un varietà decisamente costoso, può dirsi vinta a metà. Tutto dipende da come si vuol vedere il bicchiere: gli ascolti sono stati buoni ma vero è che con questo popò di mezzi e ospiti, qualcosa in più era lecito aspettarselo.
Hanno sicuramente pesato sul ritmo dello spettacolo i testi scritti per i monologhi spesso deboli, le battute a volte banali tanto che lo stesso Giorgio Panariello in più di un’occasione sembrava quasi volersi scusare (“Vi prego a quest’ora accettate qualsiasi tipo di battuta”). Insomma, le grandi risate che ci si aspettava non sono arrivate. Poca fantasia anche nelle interazioni con gli ospiti: più di tutte resta ‘memorabile’ la toccata e fuga di Joaquin Cortes.
Ma se gli ascolti non sono tutto (e Panariello lo ha confermato commentando con un bel ‘chissenefrega’ il fatto che il momento dedicato alla solidarietà potesse aver ammosciato la curva dell’Auditel), allora Mediaset potrà dirsi soddisfatta di aver messo in piedi un show di tutto rispetto, elegante e pulito. Tutto questo è possibile anche a Canale 5.
Altra nota positiva è la visibilità che Panariello ha ridato ad artisti emergenti e non, a cominciare dalla bravissima Chiara Francini (Tutti pazzi per Amore 2 e 3, Colorado) che come spalla fissa del capocomico avrebbe potuto dare una svolta al programma (al contrario di Nina Zilli, impeccabile cantante ma troppo impacciata nella recitazione), o il caso di Vanessa Incontrada, cavallo di razza della scuderia Mediaset che dopo l’uscita da Zelig, siede inspiegabilmente in panchina.
Mediaset ha scommesso su Panariello e ha vinto a metà, dunque. Ha scelto di andare sul sicuro e puntare su un artista che nel curriculum poteva già vantare uno show come Torno Sabato, anche se il successo era e rimane indiscutibilmente legato a mamma Rai. Eppure anche la stalla del Biscione è piena di cavalli di razza, ma l’azienda, almeno per questa volta, non ha osato scommettere su di loro. Chissà che in futuro non si riponga altrettanta fiducia in un personaggio di casa Mediaset, magari Paolo Bonolis, che ha già dato prova delle sue capacità in due edizioni di Sanremo, o Michelle Hunziker che non ha nascosto di desiderare un varietà tutto per sè.
Nel frattempo, ci godiamo Luca e Paolo che da questa sera daranno vita ad una nuova versione di Scherzi a Parte con l’obiettivo di farcire lo storico show di sano varietà. Riusciranno a superare il maestro Panariello?
1. Gabriele90 ha scritto:
2 aprile 2012 alle 13:34