15
marzo

UN DUE TRE STELLA: SABINA GUZZANTI RINNEGA LA VERA SATIRA E DELUDE AL SUO ESORDIO SU LA7

Sabina Guzzanti, Un due tre stella (Ansa)

Per il suo ritorno in tv Sabina Guzzanti doveva stupirci con effetti speciali. Dopo nove anni di latitanza, sembrava che la paladina della satira censurata dovesse finalmente riportare in onda lo sberleffo più autentico, quello che colpisce a fondo ed innesca una risata spontanea. Ieri sera, però, nell’esordio di Un due tre Stella, non si è visto niente di tutto questo. Sin dalle sue prime battute, il nuovo programma di La7 si è rivelato uno spettacolo fuori sincro e abbastanza spento. Insomma, la revolution guzzantiana che ci aspettavamo non c’è stata.

La trasmissione è iniziata con un monologo in cui Sabina parlava – tanto per spiazzarci – di Silvio Berlusconi (“mentire in modo compulsivo non è segno di genialità“), di Marcello Dell’Utri e della libertà azzoppata dalla Legge Gasparri. Poi è arrivata un’imitazione di Mario Monti, presentato al cospetto di Giorgio Napolitano per un provino che ne accertasse l’idoneità a diventare premier. La Guzzanti in loden, bisogna dirlo, ha strappato qualche sorriso anche se la sua interpretazione ricordava a tratti quella di Maurizio Crozza a Italialand.

Per il resto della puntata lo show si è fatto alquanto desiderare, lasciando piuttosto spazio al talk. Già perché, inaspettatamente, Un due tre stella si è presto trasformato in uno dibattitone sull’economia, sulle banche speculatrici, sui massimi sistemi. Sono intervenuti, tra gli altri, anche Francesco Raparelli, Ugo Mattei, Andrea Fumagalli, Giulietto Chiesa e Stefano Fassina del Pd. Ma scusate, non doveva essere un programma di satira?

Ad appesantire la trasmissione c’è stata anche un’intervista al cineasta americano Michael Moore, al quale la conduttrice ha domandato di Sergio Marchionne: “in America cosa ne pensate?“. Di fronte a quella chiacchierata a rallentatore, il pubblico rimpiangeva i tempi di Raiot quando la Guzzantina si sbizzarriva con gag e parodie che non facevano sconti a nessuno. Ieri sera quello stile pareva impolverato, contaminato dall’ideologia.

Peccato, perchè la puntata di ieri, nei momenti in cui la Guzzanti ha vestito i panni dell’imitatrice satirica, ha riservato alcuni momenti gradevoli come le imitazioni di Lucia Annunziata e Barbara Palombelli, oltre agli interventi di Caterina Guzzanti e quelli di un brillante Nino Frassica.

Purtoppo Sabina non ha messo freni alla sua indole politica, ritrovandosi così a tradire quella squisitamente satirica, che ieri sera si è vista davvero poco. Il risultato, va da sé, non è stato all’altezza delle aspettative.

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21 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

15 marzo 2012 alle 11:15

Io sono sfigato quando guardo programmi che non mi interessano, giuro.
Ho messo su La7, visto che comunque sul web se ne parlava tantissimo e cosa mi ritrovo? Lei che parla di Berlusconi. Ancora. E che due palle scusate, roba da buttarsi in un dirupo dandosi fuoco cantando lo yodel. Ma altri argomenti per supersaby non esistono?

Ma quanta innovazione, un programma “talmente avanti che se mi giro indietro sono nel futuro” (cit.) da colei che diceva a Fiorello di essere noioso e non innovativo quando faceva #WeS. Proprio tanta.

E il bello è che ho trovato dei difensori ad oltranza (immaginate che tipologia di pubblico) che dicevano “non è un programma comico, è di satira, non deve per forza far ridere”. Ve lo giuro.



2. luke ha scritto:

15 marzo 2012 alle 11:19

Una noia mortale, dopo 15 minuti ho spento!



3. Giuseppe ha scritto:

15 marzo 2012 alle 11:36

La prima puntata di Un Due Tre Stella ha mostrato molti difetti e pochi pregi.

Difetti: 1) tende al comizio; 2) è frammentario nel senso che la regia non è riuscita ad amalgamare bene le varie parti; 3) non è molto originale è tutto sa di déjà vu; 4) quel poco di satira che s’è visto non è pungente; 5) è noioso, prolisso, e porta a cambiare canale.

Pregi: 1) la proposizione di giovani artisti; 2) il rilievo dato a certi punti di vista che in altri programmi vengono sistematicamente ignorati; 2) la voglia, comunque, di fare satira.

Vedrò anche le puntate successive per giudicare meglio. Però vanno fatte un paio di ulteriori considerazioni. La distinzione fra satira, umorismo e comicità è valida solo dal punto di vista analitico. La satira deve far ridere, diversamente è altro. I miei ricordi televisivi mi portano a fare paragoni con i satiristi per eccellenza del passato: Dario Fo, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. Fanno ridere e pensare ancora oggi.



4. Federico ha scritto:

15 marzo 2012 alle 11:42

Una noia solenne. Non si rideva mai. Di talk-show sull’economia non ce ne sono già abbastanza? Qui poi c’era chi rimpiangeva il comunismo…



5. lordchaotic ha scritto:

15 marzo 2012 alle 11:47

ma dov’era la satira? la guzzanti è troppo di regime -.-’



6. lillina ha scritto:

15 marzo 2012 alle 12:05

Molto molto bene il disastro della Guzzanti, mi sembra di essere stata la veggente dell’Iliade quella che vedeva tutto nero, avevo pronosticato lo strazio ma sono sincera non a questo livello, era impensabile anche per me che non ho mai digerito la Guzzanti proprio per questo suo evidentissimo stare a sinistra e uno che sta così non può fare satira perché troppo di parte. Inoltre mi sono resa conto che tutta questa gente che vivacchiava con il pulcinella Berlu e altri simili facendo ascoltoni non cambia argomenti e se li cambia fa flop perché sugli altri è difficile dileggiare se non si è all’altezza di farlo, il Berlu era di facile attacco ne combinava più che Bertoldo quindi… Insomma Guzzanti male e prevedo peggio.



7. RobiK ha scritto:

15 marzo 2012 alle 12:11

Non ho visto il programma, ma sono dispiaciuto che non sia piaciuto perché sono un fan di Sabina Guzzanti da molti anni.
Ci tengo a precisare che l’estrema satira politica non ha mai pagato, noi siamo abituati a Sabina Guzzanti in tempi migliori quando non faceva solo satira così accanita sulla politica ma anche sullo spettacolo ( chi non ricorda la sua strabiliante imitazione di Valeria Marini?) come al “Pippo Kennedy Show”, “La Tv delle Ragazze”, “La Posta del Cuore”.
E’ ovvio che lei e i suoi autori adesso sono accaniti con la politica, come non esserlo dopo che li hanno maltrattati per anni?

Riguardo al fatto del monologo su Berlusconi, forse alla gente non è chiaro che Silvio ha caratterizzato in Italia la politica degli ultimi 15 anni della seconda repubblica. Tutti quanti fanno monologhi su di lui o dove viene ricordato. Basti pensare a Begnini nello show di Fiorello.

Casomai il mio consiglio se così vogliamo dirlo e mettersi a fare un pochino più di spettacolo.

Grande Sabina, saprai far tesoro delle critiche.



8. Pippo76 ha scritto:

15 marzo 2012 alle 12:16

Io ho sempre preferito il fratello a lei.
Andate a risentire il massone su youtube o Don Pizzarro… Corrado Guzzanti è un genio.
ps non vorrei che adesso dovessimo rimpiangere i tempi di Berlusconi perchè non da materiale e lavoro ai comici.
Sarebbe il massimo :-)



9. Franco2 ha scritto:

15 marzo 2012 alle 12:58

Non la vedo così tragica come la descrivete. Deve riabituarsi ai tempi televisivi dopo 9 anni di assenza, ma sono sicuro che nelle prossime puntate andrà meglio.



10. Filippo ha scritto:

15 marzo 2012 alle 13:02

Devo dire che il programma mi ha un po deluso spero che la prossima puntata sia migliorata.
A me sono piaciuti: l’apertura con il monologo sull’albero, la presenza di Moore, la parodia dell’Annunziata versione Stanlio e Ollio, la presenza di giovani attori comici a cui la Guzzanti ha dato un’occasione, Caterina Guzzanti e Nino Frassica, la musica in studio.
Non mi sono piaciuti: la lunghezza del programma, la regia con troppi tagli, il talk con i politici (basta ce ne sono gia tanti), l’intervista a Moore poco sfruttata, la mancanza di fluidità non solo nella scaletta, ma pure nei monologhi la Guzzanti passava da un argomento all’altro o perdeva il filo del discorso, forse andava troppo a braccio, poca satira veramente graffiante che non significa far ridere, ma far male ai potenti.



11. pippo ha scritto:

15 marzo 2012 alle 13:09

il paradosso della guzzanti è il dire di non essere ossessionata da berlusconi ma ieri sera era un continuo riferimento con battutte e non proprio a berlusconi.



12. Vince ha scritto:

15 marzo 2012 alle 13:25

Finalmente un po’ di aria nuova in tv!
Guzzanti Promossa, nonostante gli intoppi della prima puntata e il comprensibile nervosismo da ritorno i video…
Apprezzabile la scelta di lasciare spazio a giovani cabarettisti; formidabile l’imitazione di Masotti.
Da aggiustare lo spazio dedicato al talk… La scelta è quella di dare voce a chi di solito non la ha in televisione, ma il rischio di superficialità nel trattare argomenti e spiazzante.
L’attivista di “Casa Pau” di Caterina è già nella storia.
Frassica, una garanzia, si è lasciato andare a intermezzi spiazzanti che non avrebbe mai eseguito su Raiuno (il vecchio pazzo o l’assassinio dei giornalisti).
Twitter impazzito (altro che Panariello).

Troppo poco spazio destinato a Berlusconi, spero che alla prossima lo massacri di più… :-)



13. Vince ha scritto:

15 marzo 2012 alle 13:39

refuso: ma il rischio di superficialità nel trattare argomenti è evidente.

Ne approfitto per aggiungere un apprezzamento alla “Banca della Magliana” e in generale a tutti gli inserti filmati.



14. crigo ha scritto:

15 marzo 2012 alle 14:24

A me è piaciuta tantissimo!
Sono felice che sia tornata in tv perchè il suo non essere patinata; la sua capacità di far dispetto al telespettatore che è abituato a farsi accompagnare per mano verso lidi sicuri e spensierati dello stile televisivo berlusconiano; la sua generosità nel concedere spazio a quelle minoranze che non vengono mai interpellate; il suo essere spassosa e tagliente mi hanno fatto passare una bellissima serata. Certo, la diretta non è facile ma se la caverà benissimo nelle prossime puntate ora che il ghiaccio è stato rotto.
Grande Sabina!!! E grande Frassica!



15. Paola ha scritto:

15 marzo 2012 alle 14:59

A me lei non piace. Preferisco il fratello.
Però ho trovato il programma molto interessante per alcuni argomenti trattati .
E’ vero che si parla molto di economia in tv, peccato che ci sia un’informazione a senso unico.
Qualcuno che possa criticare questo sistema, ben venga!



16. Paola ha scritto:

15 marzo 2012 alle 15:05

Che ci fosse poi qualcuno che rimpiangeva il comunismo mi pare una gran cavolata.

Non mi risulta che in Italia ci siano stati “regimi” comunisti e spero non ce ne siano in futuro.

Mentre ricordo benissimo l’esercito di Francischiello di Berlusca, visto i danni che ha fatto è bene non dimenticarlo.

Buona giornata!



17. Peppe93 ha scritto:

15 marzo 2012 alle 15:27

Davvero un programma super schifoso!



18. Marco ha scritto:

15 marzo 2012 alle 15:58

In alcuni momenti la trasmissione si è mostrata piacevole, solitamente quando non c’era Sabina.
Nino Frassica eroe indiscusso della serata, Caterina ottima come sempre.

Sabina Guzzanti oltre a non conoscere i tempi televisivi si è verificata una pessima intervistatrice (e una persona maleducata) nell’incontro con il buon Fassina, che penso non sia mai riuscito a concludere una frase in 10 minuti viste le continue interruzioni della presentatrice.

Peccato.



19. Ireo Bono ha scritto:

17 marzo 2012 alle 13:40

Anzitutto vorrei dire a Sabina : bentornata !
A me sono piaciuti gli ospiti e la scelta dei temi trattati durante la trasmissione. Certamente una trasmissione di sinistra con punte di satira, critica nei confronti di Berlusconi ma anche dell’attuale governo Monti troppo incensato dai principali mezzi di comunicazione, giornali e Tv. Ho ritrovato nella trasmissione le mie idee che purtroppo nel Paese sono condivise da una piccola minoranza. L’unico appunto che vorrei fare a Sabina per il successo della trasmissione è di puntare più sulla satira ed accorciare la durata perchè la politica anche se trattata con satira è pesante.



20. Marcio ha scritto:

18 marzo 2012 alle 22:26

ma che dici Marco Leardi? E’ stata una bellissima puntata invece.
di che dovrebbe parlare la satira secondo te? non dei temi attuali? e qual’è un tema più attuale della politica e dell’economia?
e…perchè l’hai paragonata a crozza?
Guarda che tutti gli sketch anche della vecchia Guzzanti, quella di Raiot non hanno senso se non li rapporti alla politica, e cioè all’economia. E’ in questo il genio della satira, non (solo) costruire personaggi e storie demenziali.
E comunque non ha senso neanche paragonare un nuovo programma ad uno vecchio: i nuovi personaggi e gli sketch sono veramente geniali perchè esemplari dell’italia contemporanea, sono i più adatti a raccontarci adesso.
Non è che sei tu che sei cresciuto e non te ne rendi conto marco leardi?



21. Marco Leardi ha scritto:

18 marzo 2012 alle 22:54

@Marcio. Certo, la satira deve dissacrare l’attualità e i suoi protagonisti… Peccato che Sabina Guzzanti abbia rinunciato alla vera satira e dato la precedenza ad argomenti di propaganda politica: un’occasione sprecata. L’imitazione di Monti ricordava molto quella di Crozza nell’utilizzo di un tono robotesco a riprodurre l’eloquio del premier.
Sono opinioni personali, che a quanto pare sono state confermate dagli ascolti deludenti della prima puntata.



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