9
marzo

DM LIVE24: 9 MARZO 2012. TIRABOSCHI SODDISFATTO DI CHIAMBRETTI

Diario della Televisione Italiana del 9 marzo 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Tiraboschi soddisfatto di Chiambretti

Luca Tiraboschi, direttore di Italia Uno: «Ad avventura terminata, sono davvero soddisfatto che Piero abbia accettato la mia proposta di andare in onda con il suo show in prima serata. Tutto ciò che avevamo sperato accadesse in fase di presentazione del programma si è realizzato e da oggi posso senz’altro affermare che l’offerta editoriale di Italia Uno si è ulteriormente arricchita. Quindi non finiremo qui. Ho già in mente una eccitante suggestione da proporre a Piero: mettere al servizio del suo talento la materia da me amata del ‘game-show’. Spero tanto che accetterà con sprezzo del pericolo anche questa nuova sfida».



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18 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

9 marzo 2012 alle 08:04

Per far dispetto al ministro Elsa Fornero dà la cittadinanza onoraria a Belen Rodriguez. Il sindaco PdL di Ceregnano, in provincia di Rovigo, si è preso la sua rivincita sul governo Monti premiando la soubrette argentina che con la sua farfallina inguinale ha scandalizzato la titolare del dicastero del Lavoro. Non ci sta Ivan Dall’Ara (questo il nome del primo cittadino) a sentire la Fornero che dice che quando c’è Belen in televione lei cambia canale e così premia la protagonista della piccante performance sanremese: “Lo faccio perchè mi scandalizzo quando penso all’Imu e alle altre tasse che dovremmo pagare. E mi fa rabbia pensare che a pagare saranno anche i 400 operai in cassa integrazione della Grimeca, la più grande fabbrica metalmeccanica del Polesini di cui non si preoccupa minimamente”.
(copia e incolla da Libero)

Sarà un atteggiamento populista e demagogico, ma mi sento d’accordo col sindaco di Ceregnano.



2. Giuseppe ha scritto:

9 marzo 2012 alle 08:25

Scopro adesso che la notizia sulla cittadinanza onoraria a Belen, riportata oggi sul sito di Libero, risale addirittura al 22 febbraio u.s. E magari è già apparsa anche su DavideMaggio. Pazienza. Repetita iuvant?



3. danosdd ha scritto:

9 marzo 2012 alle 09:54

«Ad avventura terminata, sono davvero soddisfatto che Piero abbia accettato la mia proposta di andare in onda con il suo show in prima serata. Tutto ciò che avevamo sperato accadesse in fase di presentazione del programma si è realizzato e da oggi posso senz’altro affermare che l’offerta editoriale di Italia Uno si è ulteriormente arricchita. Quindi non finiremo qui. Ho già in mente una eccitante suggestione da proporre a Piero: mettere al servizio del suo talento la materia da me amata del ‘game-show’. Spero tanto che accetterà con sprezzo del pericolo anche questa nuova sfida».qu
________
Scommetto che sto game show sarà messo alle 20.30 , farà quanto le repliche di C.S.I e verrà tolto!basta con Chiambretti!va bene solo in seconda ,ops!in terza serata.



4. MisterGrr ha scritto:

9 marzo 2012 alle 10:15

soddisfatto? Contento lui.



5. Davide Maggio ha scritto:

9 marzo 2012 alle 11:22

RAI: “I GIACOBINI”, 50 ANNI DOPO TORNANO NELLE TECHE RAI LE VOCI DELLO SCENEGGIATO PERDUTO
E su Rai Storia uno speciale in onda domenica 11 marzo alle 18.30.

Come quest’anno era domenica l’11 marzo del 1962, quando andò in onda sul programma nazionale della Rai lo sceneggiato “I Giacobini”, tratto dal lavoro teatrale di Federico Zardi con la regia di Edmo Fenoglio. Fu un grande successo, ma purtroppo quello sceneggiato non fu mai conservato negli archivi della Rai. Le copie, che sembra fossero state registrate sulle bobine del tempo, sparirono – a quanto si racconta – pochi mesi dopo la trasmissione della replica, nel 1963. Non è stato possibile accertare come siano andate realmente le cose, ma è stato possibile recuperare e mettere a disposizione di tutti almeno il sonoro delle sei puntate che furono trasmesse dall’11 marzo al 15 aprile 1962, esattamente 50 anni fa. Lo si deve alla passione di un abbonato Rai che, dopo aver letto in una intervista che il direttore delle Teche, Barbara Scaramucci, rimpiangeva la scomparsa dello sceneggiato televisivo “I Giacobini”, ha contattato le Teche e ha messo a disposizione l’antica registrazione dell’audio delle puntate. Ora quell’audio, opportunamente restaurato, è disponibile, insieme alle fotografie di scena dello sceneggiato, sul sito delle Teche (www.teche.rai.it), consentendo a chi lo desidera almeno l’ascolto di quei dialoghi sulla rivoluzione francese che al tempo suscitarono anche un notevole dibattito sulla stampa e nell’opinione pubblica. L’autore de “I Giacobini”, Federico Zardi, eccellente commediografo e collaboratore della Rai sia per la radio che per la televisione, rivalutava nella sua opera la figura di Robespierre, pur non avendo complessivamente una visione molto rivoluzionaria degli eventi del 1789. Il dibattito si accese perché il segretario del PCI, Palmiro Togliatti, scrisse su “Rinascita” che, al di là delle interpretazioni e delle critiche sollevate proprio all’interno del suo partito, quell’opera rappresentava “un grande fatto della cultura nazionale” e “aveva portato per sei settimane nelle case degli italiani il concetto e l’immagine di una rivoluzione.”
“E’ una interessante storia non solo televisiva, ma di cultura e di costume” sottolinea Barbara Scaramucci, che spera di poter ottenere ancora da parte del pubblico qualche aiuto per ricostruire i titoli importanti che risultano assenti nell’archivio aziendale.
E proprio domenica 11 marzo – come 50 anni fa – Rai Storia, canale di Rai Educazione, propone alle 18.30 uno speciale con i migliori dialoghi estratti dal sonoro ritrovato delle sei puntate, con le testimonianze di due degli interpreti ancora in attività, Valeria Ciangottini e Carlo Giuffrè. Sono invece scomparsi nel corso degli anni i principali protagonisti, di cui rivedremo le foto scattate durante le riprese: Serge Reggiani-Massimiliano Robespierre, Alberto Lupo-Camillo Desmulins, Sylva Koscina-Lucilla Duplessis, Warner Bentivegna-Luois Antoine Saint Just. La redazione di Rai Storia ha anche ricostruito attraverso i giornali del 1962 il dibattito politico intorno allo sceneggiato e Barbara Scaramucci racconterà in studio tutti i risvolti della vicenda e la storia delle ricerche fatte nel corso degli anni.



6. CeleTheRef ha scritto:

9 marzo 2012 alle 13:33

penso che Tiraboschi volesse dire “sto per scaricare Papi, e mi serve qualcuno per il giochetto anti-pacchi. Chiambretti non è capace, ma tanto la faccia ce la mette lui”



7. Katia ha scritto:

9 marzo 2012 alle 13:37

La fine politica di Margaret Thatcher: questo è stato il tema della puntata di oggi (9 marzo 2012) del programma di Giovanni Minoli “LA STORIA SIAMO NOI” su Rai 3. Dopo, ad “A PRESCINDERE”, Michele Mirabella ha intervistato Marcello Sorgi e si è parlato, di nuovo, del passaggio “storico” tra Berlusconi e Monti. Avendo io guardato entrambi i programmi, ho notato che sia la Thatcher (nel filmato trasmesso da Minoli alla fine del suo programma) che Berlusconi (in un sacco di occasioni) hanno sempre dichiarato di aver rassegnato le dimissioni nonostante il fatto che mai hanno perso in Parlamento, nonostante il fatto che avevano la maggioranza in Parlamento e nonostante il fatto che mai hanno perso nelle urne. Di certo la Thatcher aveva davvero la maggioranza (e nettamente ampia rispetto ai numeri dell’opposizione) alla Camera dei Comuni, ma il Silvio? Minoli sostiene che la Thatcher si è dimessa a causa delle turbolenze interne al partito di governo: secondo me, lo stesso si potrebbe dire, anche se in termini diversi, pure del Silvio… inoltre, sia la Thatcher che Berlusconi hanno sempre negato che i rispettivi ministri abbiano chiesto loro di dimettersi. Notare che entrambi (a oltre 20 anni di distanza) hanno usato proprio le stesse identiche parole: vuoi vedere che il Cavaliere, nel video-messaggio del 13 novembre 2011, aveva copiato la Baronessa Thatcher nella sua prima intervista post-dimissioni del maggio 1991? Semplicemente incredibile… e pensare che, il giorno del primo insediamento (10 maggio 1994) a Palazzo Chigi, Berlusconi sosteneva che lui era in vantaggio rispetto alla Thatcher (al momento dell’insediamento il 4 maggio 1979) in quanto lui aveva visto la sua storia e quindi sapeva quello che si doveva fare: evidentemente il Cavaliere, a differenza dei suoi avversari, aveva dimenticato il triste finale dell’onorevole storia politica di “Maggie”? Pardon: della “The Right Honourable (LG OM PC FRS) Baronessa Thatcher di Kesteven”, ovviamente!



8. Katia ha scritto:

9 marzo 2012 alle 13:41

La fine politica di Margaret Thatcher: questo è stato il tema della puntata di oggi (9 marzo 2012) del programma di Giovanni Minoli “LA STORIA SIAMO NOI” su Rai 3. Dopo, ad “A PRESCINDERE”, Michele Mirabella ha intervistato Marcello Sorgi e si è parlato, di nuovo, del passaggio “storico” tra Berlusconi e Monti. Avendo io guardato entrambi i programmi, ho notato che sia la Thatcher (nel filmato trasmesso da Minoli alla fine del suo programma) che Berlusconi (in un sacco di occasioni) hanno sempre dichiarato di aver rassegnato le dimissioni nonostante il fatto che mai hanno perso in Parlamento, nonostante il fatto che avevano la maggioranza in Parlamento e nonostante il fatto che mai hanno perso nelle urne. Di certo la Thatcher aveva davvero la maggioranza (e nettamente ampia rispetto ai numeri dell’opposizione) alla Camera dei Comuni, ma il Silvio? Minoli sostiene che la Thatcher si è dimessa a causa delle turbolenze interne al partito di governo: secondo me, lo stesso si potrebbe dire, anche se in termini diversi, pure del Silvio… inoltre, sia la Thatcher che Berlusconi hanno sempre negato che i rispettivi ministri abbiano chiesto loro (per motivi diversi) di dimettersi: sarà davvero andata così ad/per entrambi o entrambi hanno “modificato” i propri ricordi? Notare che entrambi (a oltre 20 anni di distanza) hanno usato proprio le stesse identiche parole: vuoi vedere che il Cavaliere, nel video-messaggio del 13 novembre 2011, aveva copiato la Baronessa Thatcher nella sua prima intervista post-dimissioni del maggio 1991? Semplicemente incredibile… e pensare che, il giorno del primo insediamento (10 maggio 1994) a Palazzo Chigi, Berlusconi sosteneva che lui era in vantaggio rispetto alla Thatcher (al momento dell’insediamento il 4 maggio 1979) in quanto lui aveva visto la sua storia e quindi sapeva quello che si doveva fare: evidentemente il Cavaliere, a differenza dei suoi avversari, aveva dimenticato il triste finale dell’onorevole storia politica di “Maggie”? Pardon: della “The Right Honourable (LG OM PC FRS) Baronessa Thatcher di Kesteven”, ovviamente!



9. Katia ha scritto:

9 marzo 2012 alle 13:44

Oh, cacchio: ho scritto due volte la stessa cosa! Cancellate il
7. Katia ha scritto:
9 marzo 2012 alle 13:37

e tenete quello definitivo (avevo dimenticato una frase) scritto in:
8. Katia ha scritto:
9 marzo 2012 alle 13:41

Spero che lo pubblicherete (il numero 8 intendo) nel diario: in effetti, ho controllato su internet il video del 13 novembre ed è proprio IDENTICO nelle parole (vedi la storia del “nobile perchè” delle dimissioni) alle risposte che la Thatcher diede nella prima intervista post-dimissioni. La cosa mi ha impressionato… voi o.O ?



10. Master ha scritto:

9 marzo 2012 alle 13:50

Il gioco è previsto in prima serata
Italia1 non farà nulla in access ormai..



11. Katia ha scritto:

9 marzo 2012 alle 14:08

@ 6. CeleTheRef
@ 10. Master
Dal testo della dichiarazione di Tiraboschi non si capisce se il game è in prima serata o in access o in altri orari: voi su cosa vi basate per dire che è in prima serata? Comunque, fare il 6 o il 7 il mercoledì sera non mi sembra un buon risultato… certo, considerando che Tiraboschi ha messo WILD al martedì facendolo calare dal 12 della scorsa edizione (in onda alla domenica sera) al 8/9 percento, che dire…?



12. simonevarese ha scritto:

9 marzo 2012 alle 14:36

@ 11. Katia

Non credo che il calo di Wild dipenda dal cambio del giorno di programmazione, bensì dalla ripetitività dei contenuti: fanno sempre vedere tori che incornano, serpenti che mordono, squali che squarciano, Bear che mangia le schifezze più assurde… Sempre la solita solfa. Io personalmente quest’anno ho visto le prime 2 puntate poi ho mollato. E penso che come me tanti altri…



13. pippo ha scritto:

9 marzo 2012 alle 14:49

Sul televoto Pupo dixit: “A sanremo, nel 2010, la mia canzone aveva vinto. Poi, come per magia, tutta Italia si è messa a votare per Valerio Scanu. La finanza sta ancora indagando”. Scanu ora replica querelando per diffamazione: “Anche l’affermazione circa una presunta indagine della Guardia di Finanza è infondata”, scrive l’avvocato Paola Castiglione. Che “alle autorità” segnalerà, a suo dire, due anomalie. La prima, nel 2010 Pupo “era dipendente collaboratore della Rai”. La seconda: l’ospitata a Sanremo nel 2012 “durante il monologo di Adriano Celentano non si spiega dopo dichiarazioni tanto gravi contro il festival e contro la Rai”. (fonte “Panorama”)



14. pippo ha scritto:

9 marzo 2012 alle 14:56

Daniele Luttazzi ha avuto ragione in tribunale. Non che sia la prima volta, in realtà, dopo le tante cause del comico romagnolo relative al suo Satyricon su Raidue, ma Luttazzi, destinatario nel 2002 del famoso “editto bulgaro” dell’allora premier Silvio Berlusconi, può festeggiare un’altra vittoria stavolta contro La7. L’emittente tv ha infatti avuto torto nella disputa sulla cancellazione di Decameron, la trasmissione con cui Luttazzi aveva festeggiato, nel 2007, il ritorno in televisione. «La sentenza: 1. La7 chiuse Decameron in modo arbitrario e illegittimo. 2. La battuta su Giuliano Ferrara non fu insulto, ma satira. 3. La battuta su Giuliano Ferrara non fu plagio», si legge sul blog di Luttazzi. «Il giudice – continua il comico sul blog – ha condannato La7 a un pagamento che, fra penali e mancati versamenti, ammonta a 1 milione e 200 mila euro lordi, più interessi e spese legali». Decameron, programma del sabato di La7 condotto da Daniele Luttazzi, con replica il giovedì, venne chiuso dall’emittente il 7 dicembre 2007 «per le offese e le volgarità rivolte a Giuliano Ferrara» spiegava La7 a suo tempo in una nota. La vicenda riguarda una frase che partendo dalla guerra in Iraq arriva a Berlusconi immaginato con Dell’Utri fare pipì addosso a Ferrara. Secondo La7 la libertà creativa garantita dal contratto era stata usata in maniera «non responsabile», tra l’altro nei confronti di Ferrara conduttore da anni collaboratore di La7 per il programma Otto e mezzo. Oggi Luttazzi all’ANSA sottolinea che «il Tribunale di Roma ha tutelato il diritto di fare satira sancito dalla Costituzione. Ringrazio i miei bravissimi avvocati, Roberto Minutillo Turtur e Andrea Parlatore». (fonte “Leggo”)



15. Giuseppe ha scritto:

9 marzo 2012 alle 16:51

Quella del ritrovamento dell’audio de “I Giacobini” è un’ottima notizia.



16. Katia ha scritto:

9 marzo 2012 alle 17:25

@ 12. simonevarese
Tra questa quinta edizione e la scorsa quarta edizione c’è un anno di distacco, quindi non credo che sia per il motivo che dici tu…



17. Bradz ha scritto:

9 marzo 2012 alle 17:45

A Pomeriggio Cinque è stato fatto dall’avvocato del presunto stupratore il nome e cognome della ragazza violentata a L’Aquila!!! In studio è successo un macello!!!



18. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

9 marzo 2012 alle 20:47

Oggi a gday, un giochino prevedeva che per ogni domanda posta, un modello in studio doveva levarsi di dosso un indumento.
L’ultima domanda lo ha fatto rimanere in boxer, molto attilati. E si è visto molto, direi molto bene il contenuto, grazie ad un primo piano holliwoodiano.



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