C’eravamo chiesti perché la terza puntata di Viaggio a…, l’avventura di fede che Paolo Brosio racconta per la tv alle telecamere di Rete4, non fosse andata in onda, come invece previsto inizialmente dalla programmazione Mediaset. A fugare ogni nostro dubbio arriva una lettera di spiegazione dello stesso giornalista, condivisa sul suo sito ufficiale.
Il sentimento che prevale è quello dell’amarezza. Grande contegno e nessuna concessione alla rabbia dell’istinto, ma la delusione c’è tutta. Decisione che lascia sgomenti anche i telespettatori, pronti a godersi la puntata, che avrebbe dovuto raccontare la storia di Adelaide Roncalli e le apparizioni alle Ghiaie di Bonate.
Lasciamo però direttamente alla spiegazione di Brosio il chiarimento sulla riprogrammazione del nuovo episodio del suo viaggio:
Cari amici, lettori e ascoltatori del mio programma “Viaggio a…”,
la trasmissione “Viaggio a…”, relativa alla terza puntata, è stata spostata a mercoledì prossimo 14 marzo, sempre in prima serata alle ore 21.10.
La decisione è stata presa nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 7 marzo, dalla direzione di Rete 4 in accordo con altri dirigenti responsabili della programmazione dei palinsesti Mediaset.
Personalmente ritengo che la puntata – per altro di grande qualità per gli argomenti scelti, le notizie inedite e per come è stata registrata in esterna, in Italia e all’estero, curata e trattata in post produzione da autori, regista, conduttore e montatori – meritava senz’altro di andare in onda così come era previsto dal palinsesto di Rete 4. Stasera prendo atto di una decisione che, pur non condividendo, accetto gioco forza con tanta amarezza. Ripeto e ribadisco che non condivido le scelte e le modalità ma rispetto la decisione presa da Mediaset, anche se francamente non la comprendo.
Sono altresì convinto che quando si trattano con forza ed entusiasmo certi argomenti specifici, si corre il rischio di trovare davanti al nostro percorso eventi contrastanti ed accadimenti che rendono la vita di un programma come questo più complicata del solito.
Sono tuttavia ancor più convinto di un’altra circostanza che per me ha un valore assoluto: quando si prende una decisione e si è consapevoli di aver dato di tutto e di più sul piano professionale, umano e spirituale, è necessario procedere per la strada che si è decisa sin dall’inizio, senza tentennamenti.
Mi rimetto alla volontà di Dio e quindi anche a questo rinvio per me sofferto.
Se per Lui questo stop ha un significato lo accetto senza discutere, anche se umanamente è stata una decisione per me molto difficile da accettare.Paolo Brosio
1. teoz ha scritto:
9 marzo 2012 alle 11:33