Twitter si sta rivelando un ottimo strumento per fidelizzare i telespettatori. Ormai non c’è più alcun personaggio dello spettacolo che non ‘cinguetti’ pensieri e parole sulla propria vita professionale e non, rispondendo alle domande e alle curiosità del pubblico che li segue. Tutto merito di Fiorello senza dubbio, che su Twitter ha fatto campagna pubblicitaria per #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend, informando i fan sulle novità dello spettacolo che avrebbe segnato il suo ritorno su Rai1.
E non poteva fare diversamente Giorgio Panariello che, proprio come il suo “rivale”, ha scelto il noto social network per promuovere il nuovo one man show in onda su Canale5. E, al pari di Fiorello, ha deciso di indire su Twitter un contest per dare la possibilità a 100 persone di partecipare come pubblico al nuovo varietà del Biscione. Pare, però, che alcuni follower, giunti a Roma da diverse parti d’Italia, non abbiano avuto l’onore di vedere “live” Panariello non esiste, nonostante la conferma dell’invito, un ‘reminder’ telefonico e l’invio di un memorandum per email con invito annesso.
I ‘fortunati’ si sono ritrovati, a pochi minuti dalla diretta, in un capannone a qualche metro di distanza dal Teatro 5. “Ci siamo dimenticati di voi. Non c’è posto in teatro, non potete entrare. Prima o poi vi avremmo avvertiti” queste sarebbero state le risposte dell’organizzazione alle lamentele del “gruppo Twitter”, stanco di attendere l’arrivo di qualche responsabile sotto al capannone.
Aldilà degli inconvenienti che si possono certamente incontrare, sorge spontanea una domanda: ha senso mettere in piedi determinate iniziative se non si riesce poi a gestirle? I social network poi sono particolarmente “sensibili” a determinati comportamenti tutt’altro che apprezzabili, e rischiano di diventare un boomerang anziché un utile supporto al personaggio.
1. Franco2 ha scritto:
6 marzo 2012 alle 06:57