Superiorità di contenuti, innovazione tecnologica, centralità del cliente. Questi secondo Andrea Zappia, CEO di Sky Italia, i tre pilastri sui quali si regge la strategia della pay tv satellitare rispetto alla concorrenza e che si sposano perfettamente con la scelta di potenziare Sky Go. Il servizio, presentato oggi a Milano nella sede di Via Santa Giulia, che propone via web una selezione dei migliori programmi della pay tv satellitare, approda su PC Mac e iPhone (che si aggiungono ad iPad 1 e 2, Samsung Galaxy Tab 10.1 e 8.9 sui quali era già operativo).
Una “rivoluzione” resa possibile dai crescenti investimenti di Sky per l’innovazione e da un portafoglio clienti digital oriented:
“Quest’anno investiremo in innovazione tecnologica una cifra che si avvicina ai 100 milioni, quasi il doppio rispetto al 2011 – ha detto Zappia - Circa 1 detentore di iPhone su 2 in Italia è un abbonato Sky, l’83% dei nostri abbonati ha un pc: chi non riesce a cavalcare il cambiamento non puo’ che esserne travolto”.
Sky Go è offerto gratuitamente a tutti i clienti Sky HD – che rappresentano il 73% delle oltre 5 milioni di famiglie abbonate (in modo da incentivare altresì il passaggio all’HD agli abbonati) – e dà accesso a tutti i canali disponibili inclusi nel proprio abbonamento. 25 in totale i canali disponibili tra sport (Olimpiadi incluse), calcio, news, intrattenimento, serie tv e programmi per bambini. Il bouquet in futuro potrebbe includere altri canali e generi, cinema compreso. A tal proposito Andrea Scrosati (Vicepresidente di Sky Italia):
“Ci ragioniamo, in futuro probabilmente ci saranno dei contenuti non lineari. C’è una questione di diritti e della diversa fruizione per un prodotto che dura 90 minuti”.
Si sta considerando, invece, ma non è una priorità, la possibilità di abbonarsi soltanto a Sky Go. A margine della conferenza abbiamo fatto una rapida chiacchierata con Nicola Brandolese, Vice President Marketing & Sales.
Come mai avete scelto di portare su Sky Go canali e non contenuti (on demand), come peraltro hanno fatto i vostri competitor di Mediaset Premium?
Abbiamo già un servizio on-demand molto forte che è My Sky HD con un milione di accessi alla settimana. La produzione dunque di contenuti on demand è già molto alta. Oggi partiamo in mobilità con 25 canali lineari in streaming e stiamo pensando se, come e quando mettere insieme l’on demand e la mobilità.
Per quanto riguarda la pubblicità state pensando a dei formati ad hoc?
In Inghilterra, dove un servizio simile è già partito, una ricerca ha evidenziato che il numero di contatti che si sviluppano grazie alla presenza del mobile aumenta di una percentuale significativa, pari al 10% dell’audience, e dunque in futuro potrebbe essere possibile. Si tratta poi di un’audience molto segmentata, molto qualificata.
Misurerete anche gli ascolti?
Sì, state tranquilli, misureremo gli accessi.
Come sono stati in questo senso i primi feedback di Sky Go?
Sky Go è nata a settembre ma soltanto su tablet e, per quanti tablet ci siano in Italia, è pur sempre un numero esiguo. E’ stato, dunque, un servizio limitato. Ora la scelta che abbiamo fatto è fornirlo su tutti i principali device (in termini pratici una famiglia può utilizzare l’abbonamento in tv e su due device, ad esempio può registrarsi per la visione sia su un i-phone che su un pc) e renderlo gratuito. Anche per questo il servizio è stato recepito molto positivamente dai nostri principali clienti.
Cosa ha determinato l”evoluzione’ di Sky Go? Le Olimpiadi?
Cambia il mondo, cambiano gli utilizzi, credo che oggi c’è già un 30% di persone che consuma video online. Cambiano i consumi e Sky si adegua. Noi produciamo tv per cui se il cliente ce la chiede in mobilità gliela diamo in mobilità, se ce la chiede on-demand gliela diamo on-demand.
1. marcobremb ha scritto:
2 marzo 2012 alle 19:56