10 ad Antonio Marano. Il vicedirettore generale per l’offerta Rai, ospite a Tv Talk, va “premiato” per la disponibilità a mettersi in gioco sottostando altresì alle domande degli analisti del programma (per la verità poco incisive). Condivisibili anche alcune delle sue strategie o dichiarazioni, come quando parla degli investimenti futuri per il dtt o dei problemi di target che non riguardano solo Rai2 ma anche Rai1.
9 a Il giovane Montalbano. Rai Fiction dimostra ancora una volta di vederci lungo (soprattutto per quanto riguarda il suo pubblico).
8 a Veronica Pivetti, attrice di grande carisma che ha saputo conquistare una vasta schiera di affezionati.
7 alle “conferenze stampa” del Chiambretti Sunday Show. Il segmento sarà un pò troppo sopra le righe ma almeno – attraverso il confronto a ruota libera dei politici con coloriti opinionisti - ha il pregio di ”apparecchiare” un dibattito politico non paludato.
6 agli spot di Panariello Non Esiste. Solo la martellante proposizione sulle reti Mediaset dà l’idea dell’evento, per il resto si tratta di spot leggeri che, pur destando attenzione, risultano inidonei da soli a lanciare un programma di siffatta portata.
5 all’entrata delle vecchie glorie al Grande Fratello. L’ingresso nella casa del GF 12 di 3 ex gieffini se da un lato ha reso la puntata in prime time più godibile, dall’altro -considerate le motivazioni alla base della decisione e le tempistiche ”da canna del gas”- ha fatto sì che si sia trasformato in un’occasione sprecata.
4 al solito snobismo su Sanremo. Ad Elisa, per cui Sanremo non rappresenta il panorama musicale italiano, si aggiunge, nel corso di Quelli che il Calcio, Victoria Cabello. Quest’ultima, però, ci tiene a precisare che esistono delle eccezioni come la sua “amica” Arisa. Cara Vic ci potresti ricordare i dischi campioni di vendita di Rosalba Pippa che al momento ci sfuggono?
3 a Milly Carlucci che interrompe l’esibizione di Lucrezia Lante della Rovere per mandare la pubblicità in contemporanea con Italia’s got talent (per maggiori info clicca qui). Va bene essere “accecati” dagli ascolti e agguerriti nei confronti della concorrenza, però a tutto c’è un limite. Anche perchè ormai la guerra è stata persa.
2 ad Andrea Osvart. Il vero mistero di 6 passi nel giallo è il motivo per il quale l’attrice ungherese è stata scelta come protagonista di Presagi.
1 alla telecronaca accorata di Carlo Pellegatti nell’ultimo Milan- Juve (per il video clicca qui). ”Da denuncia”.
0 a Lucia Annunziata che a Servizio Pubblico la spara grossa: “Difenderei Celentano anche se dicesse di mandare i gay ai campi di sterminio” esclama. Un (orribile) paradosso nelle intenzioni, una gaffe – e forse qualcosa di più - nei fatti che non fa bene all’immagine della giornalista. Che la libertà d’espressione consentisse l’istigazione a compiere reati o alla discriminazione ci giunge nuova.
1. MisterGrr ha scritto:
27 febbraio 2012 alle 16:05