La Concordia, contrariamente all’invito alla fratellanza iscritto nel suo nome, mette zizzania in televisione, anche all’interno della stessa rete. Ci vuole la migliore emoticon di Barbara D’Urso per spiegare ai telespettatori le motivazioni del tarocco, scoperto da Striscia la notizia, ospitato all’interno di Pomeriggio Cinque.
Maria Carmela si arma di una rassegna stampa corposa per chiarire che non è stata l’unica a cadere nel tranello del finto aborto. Tutta colpa dell’avvocato Canzona, colpevole di aver portato in studio una comparsa per mettere in scena una storia farlocca in cambio di 200 euro all’attore. La conduttrice ci tiene a precisare che lei non ha scucito un euro e che non ha responsabilità.
Sorvola però in maniera troppo veloce davanti ad un problema fondamentale: la verifica dei fatti. La D’Urso spiega di aver chiesto alla donna la cartella clinica che attestasse veramente la perdita del bambino, il problema sarebbe stato nell’improvvisa defezione, per un presunto malore, da parte della stessa. Risultato? Si è mandata in onda una storia senza poterne verificare a fondo i contenuti e la veridicità.
Solo per un caso fortuito l’attore-truffatore, che ha precisato a Striscia di aver dato per scontato una connivenza della trasmissione alla boutade, non ha partecipato alla messa in onda del programma di Lorella Cuccarini. Il dramma Concordia comunque continua a navigare indisturbato nell’infotainment. Pochi minuti dopo la risposta a Ricci e company Barbarella persevera nell’accanirsi sulla tragica nave.
L’interrogatorio di Schettino oggi, la lettera esclusiva della moglie del comandante, domani. Uno stillicidio senza fine di cronaca abbastanza angusta, ben accompagnato da un altro grande classico, l’omicidio di Melania Rea, la cui famiglia sarà ospite di Maria Carmela nel pomeriggio di domani.
1. tinina ha scritto:
16 febbraio 2012 alle 18:49