Spesso la serialità statunitense racconta vicende di donne forti e determinate, altrettante volte, però, tali figure femminili sono solo il contraltare di personaggi maschili carismatici o dotati parimenti di carattere. In Canterbury’s Law, da stasera su Mya alle 21, invece, ad emergere prepotentemente è la sola protagonista, Elisabeth, un’avvocato penalista coraggioso e spregiudicato che non si ferma dinnanzi a nulla soprattutto quando, sul banco degli imputati, figurano persone ingiustamente accusate.
La serie, come suggerisce il titolo (la cui traduzione italiana è la Legge di Canterbury, cognome della protagonista), è un legal drama molto diverso da quelli attualmente in onda e la ragione è da rintracciare proprio nella centralità della protagonista che rende il telefilm “meno freddo” rispetto ai “pari di genere”. Dietro la forza di Elisabeth, infatti, quasi a “giustificare” l’esistenza di una donna con siffatto temperamento, si nasconde un’insanabile fragilità dovuta al dolore per la perdita del figlio (nel primo episodio). Se, dunque, la protagonista apparirà fiera e sicura di sè nelle aule di giustizia, sarà assai fragile quando, a processo concluso, andrà a “rifuggiarsi” nel letto del compianto. Il tragico lutto è anche la ragione che ha spinto la donna a trasferirsi a Providence insieme a suo marito Matthew, professore di legge.
A dare il volto ad Elisabeth un’attrice di grande caratura, Julianna Margulies che torna sul piccolo schermo con un ruolo da protagonista, a nove anni dall’abbandono di ER Medici in Prima Linea. La Margulies, infatti, rifiutò un cachet di 27 milioni di dollari, cifra che l’avrebbe resa l’attrice più pagata della storia della televisione. Il ruolo di Elisabeth Canterbury è valso alla Margulies il premio di miglior attrice al Roma Fiction Fest.
Di Canterbury’s Law sono stati prodotti solo sei episodi; ciò è dovuto ai bassi ascolti, in media 5 milioni di spettatori, registrati dalla serie in Usa su Fox. In Italia, la serie andrà in onda su Mya, il canale rosa del bouquet Premium Gallery anche se siamo sicuri che, in chiaro, un prodotto come Canterbury’s Law potrebbe ottenere buoni riscontri in daytime da parte del pubblico che ha sempre dimostrato di gradire il binomio donna – legal (vedi Close to Home). A patto, si intende, di una collocazione adeguata. La fascia estiva del dopo Centovetrine, dove anni fa Giudice Amy, altro legal, registrava ottimi ascolti, sarebbe la più consona.