Esistono al mondo persone in grado di ricordare ogni singolo istante della propria vita. Persone capaci di memorizzare con esattezza ogni avvenimento vissuto anche a distanza di molto tempo. Suoni, immagini e odori, rimangono impressi nella loro memoria per sempre a causa di una sindrome chiamata Ipertimesia. A questa rarissima malattia, identificata per la prima volta nel 2006, s’ispira la serie Unforgettable, in onda a partire da questa sera alle 21.00 su FoxCrime (canale 117 di Sky).
Protagonista è Poppy Montgomery che, smessi panni di Samantha in Senza Traccia, dà ora il volto a Carrie Wells, un’ex detective della polizia affetta appunto da ipertimesia. Per via di questa sindrome, Carrie non riesce a dimenticare nessun istante della sua vita, fatta eccezione dell’uccisione di sua sorella, avvenuta quando era ancora bambina. Una circostanza decisamente curiosa, in grado di creare il lei una frustrazione tale da portarla a lasciare la polizia e dedicarsi al volontariato.
A distanza di nove anni, in seguito all’omicidio della sua vicina di casa, di cui lei è la principale testimone essendo arrivata per prima sul luogo del delitto, Carrie decide di tornare in forza al dipartimento e di mettere a disposizione della squadra omicidi la sua straordinaria memoria per assicurare i criminali alla giustizia. La donna si riavvicina così anche al suo ex collega ed ex fidanzato, il detective Burns (Dylan Walsh), con il quale cercherà di far luce sull’omicidio della sorella.
La serie creata e prodotta da Ed Redlich, già produttore esecutivo di Senza Traccia e Shark, vanta la consulenza (e la partecipazione nel nono episodio), di Marilù Henner, uno dei soli 6 casi documentati di persone affette dalla sindrome di ipertimesia in tutti gli Stati Uniti.