Combatté valorosamente per la Patria e per la Rai, e infine mormorò: non passa lo straniero. Tra sventolii di tricolori e applausi commossi, eccovi un lato inedito del soldato Mauro Masi, emerito Direttore Generale della Rai. In un’intervista concessa al settimanale Chi, l’ex vertice di Viale Mazzini ha raccontato di essersi opposto alla possibilità di svendere la tv pubblica a Rupert Murdoch, lo Squalo di Sky.
“Ci fu una trattativa con Sky. Offrirono 50 milioni di euro l’anno per sette anni, in totale 350 milioni di euro, per comprare la Rai. Sono stato accusato di aver fatto saltare la trattativa: in realtà mi sono rifiutato di svendere l’azienda a Rupert Murdoch.”
Con queste parole, Masi ha dato la sua versione dei fatti vicenda della trattativa di rinnovo con Sky poi naufragata. L’episodio è solo un’anticipazione dei contenuti di un libro che l’ex DG ha scritto come memoriale dei suoi 800 giorni alla guida della tv pubblica. L’opera omnia si annuncia scoppiettante, almeno stando alle anticipazioni dell’autore.
“Faccio nomi e cognomi di chi mi ha remato contro, con tanto di prove. Il mio sogno (o la mia velleita’) era di garantire il pluralismo facendo rispettare a tutti le stesse regole. Volevo garantire la libertà d’informazione. Nel libro racconto del ’sistema Rai’, di chi mi chiamava ‘dittatore’ o ‘censore’, di Michele Santoro”.
Ecco, Michele Santoro: l’unico che riuscì a tenere sotto scopa l’ex DG Rai mandandolo addirittura affanbicchiere in diretta tv nel corso di Annozero. A proposito del paladino della libera informazione, Masi ha ammesso:
“L’unica cosa che non rifarei è la telefonata in diretta ad Annozero del 27 gennaio 2011. In questo caso ho commesso un errore tecnico, perché chi sta in video vince sempre rispetto a chi sta in collegamento”.
Mauro Masi, RAI, Sky
1. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:
31 gennaio 2012 alle 17:14