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gennaio
MA ANCHE NO: PIROSO DIFENDE LA SUA LIBERTA’ EDITORIALE. UN AVVERTIMENTO PER LA RAI IN VISTA DEL PASSAGGIO (AL POMERIGGIO)?

Ma anche no - Antonello Piroso
Cala il sipario su Ma anche no e per Antonello Piroso si apre lo spazio per un’(ultima?)avvertenza per i telespettatori. Oggi più che mai il contenitore era sembrato molto, troppo, sbilanciato sulla linea de Il Fatto Quotidiano. Già dalla scelta della concessione di un intero e lungo monologo concesso ad Andrea Scanzi, molto ’sponsorizzato’ dal programma, con un estratto della lezione-spettacolo su Giorgio Gaber portata in giro in tournée.
Se aggiungiamo il fatto che due delle tre firme invitate a puntellare le interviste con i vari ospiti rispondono alla testata di Marco Travaglio a qualcuno, lecitamente, poteva baluginare il sospetto che la scelta di campo di Piroso potesse essere una netta presa di posizione politica. Piroso schierato sulla linea emergente della politica esterna alle grandi biforcazioni? Ma anche no.
Sul finire di puntata è proprio il volto ormai navigato di La 7, ora in procinto di grande promozione in Rai, a rivendicare la libertà di scelta dei suoi interlocutori, a prescindere dal mero calcolo dei pesi di rappresentanza. Che ci sia un netto sbilanciamento verso il giornale forse più d’inchiesta del panorama attuale quindi è da interpretare semplicemente alla luce del fatto che vi scrivano molte delle penne più pungenti in circolazione.
La stilettata a chi cerca a tutti i costi di appiopparlo a una parte politica, a una corrente di pensiero, a una cordata lobbistica arriva forte e chiara, così come l’invito a badare più ai contenuti che ai ‘vizi di forma’, diciamo così. Ancora una volta il caro Antonello sa portare avanti con arguzia la sua linea editoriale respingendo con il sorrisino tra i denti qualche malcostume dell’opinione pubblica.
Peccato che se veramente sarà lui ad andare a riempire il posto ideale lasciato scoperto da Michele Santoro il caro Piroso dovrà flettersi ai mille giochi di equilibri e contrappesi tipici del servizio pubblico. Ironia della sorte: lo immaginate con questa prosopopea coraggiosamente spavalda nella stessa rete che tanto ha battibeccato con Annozero proprio sullo schema delle scalette?
Per completezza dell’informazione, v’è anche da dire che nei giorni scorsi AffariItaliani.it ha paventato una credibile alternativa: il conduttore di Ma Anche No sarebbe pronto si a sbarcare su Rai2, ma non nel prime time del giovedi, bensì al pomeriggio al posto dell’attuale padrone di casa Milo Infante che, stando a quanto anticipato dal free press Leggo, avrebbe già in serbo un’azione legale contro la TV di Stato per questioni delle quali vi daremo approfonditamente conto nei prosismi giorni.


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3 Commenti dei lettori »

Io spero che Piroso vada a Rai2 e faccia la prima serata, non il pomeriggio perchè se no non avrebbe fatto questa specie di “avvertimento” alla Rai.
Non credo che una persona come Piroso andrebbe a condurre un programma come l’Italia sul 2, non è nel suo stile, dopo il percorso che ha fatto non ce lo vedo questo enorme passo indietro. Sarebbe una falsa promozione!


Mi è piaciuto molto quello che ha detto e dato che lo ritengo una persona coerente penso che in Rai non si farà mettere i piedi in testa da nessuno ma piuttosto non va. Anche se io in realta più che in un programma politico lo vorrei vedere in altri generi . Ma l’Italia sul 2 noooooooooo!!


secondo il mio modesto parere piroso se lascia la7, lo farebbe solo per andare in prima serata e non in un semplice day time, oltretutto andando contro la fortissima rai e la vid, non avrebbe comunque molto successo.

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1. Tommi ha scritto:
22 gennaio 2012 alle 18:14