Se alla signora Rosetta di Ispra qualcuno avesse detto che un giorno sarebbe finita a ballare in una sorta di discoteca televisiva creata in laboratorio da Maria De Filippi per calibrare il suo Uomini e donne agli equilibri ballerini del gradimento, forse avrebbe ricevuto uno di quei calorosi vaffa che la nonnina dispensa con piacere pure alla Papessa Maria. Nel cast della puntata Ragazzi e Ragazze (nome del nuovo trono) non ci si preoccupa del contraccolpo generazionale: Rosa e Rosetta rispondono presente all’appello.
Fino a quando ci si limitava alla Favolosa cubista catanese si poteva anche strabuzzare meno lo sguardo, vista la vocazione della danzatrice catanese alle serate in discoteca. E invece nel gioco degli appuntamenti pomeridiano, alla sua ennesima variazione sul tema in pochi anni, si è arrivati anche al non plus ultra: unire due generazioni molto lontane in un’atmosfera a dir poco surreale.
Obiettivo? Bloccare, almeno per qualche minuto in più, tutta quella fascia di pubblico che di Uomini e donne apprezza ormai solo la versione old, o che addirittura ha iniziato a seguire Maria al pomeriggio solo grazie a Giuseppe, Armando, Edda, Marisa e compagnia cantando, o forse è meglio dire ballando.
I giovani seguono sempre meno la tv, o al massimo sbocconcellano dal web notizie, video, anticipazioni e indiscrezioni? L’unica strada rimane puntare su chi resiste in poltrona, fare compagnia a chi sparecchia la tavola o spazza il tinello (e come surrogato della radio il dating show della De Filippi si presta abbastanza bene).
A Rosetta del resto basta poco per divertirsi. Dopo l’iniziale smarrimento alla notizia dell’assenza dei compagni di merenda più maturi segue subito un proposito nostalgico: se avesse vent’anni farebbe man bassa dei ben giovanotti venuti a tallonare la nuova creatura televisiva, coscienti che la vetrina tradizionale più ambita è sul viale del tramonto.
Come sempre da quando Maria (e Maurizio) hanno virato sul target, l’effetto di questi siparietti divide. Le sfumature tra la condanna, sulla suggestione del letterario esempio di grottesco della famosa vecchietta imbellettata pirandelliana, e la propensione alla leggerezza spensierata s’increspano fino a disperdersi nella sospensione del giudizio.
1. pippo ha scritto:
20 gennaio 2012 alle 14:19