Gianni Rivera passa al contrattacco! L’ex golden boy del calcio nostrano, oggi concorrente di Ballando con le Stelle 8, rispedisce ad un solo “mittente” tutte le critiche piovutegli addosso nell’ultimo periodo: la bandiera della Milano rossonera che si improvvisa ballerino a quasi 70 anni; l’ex calciatore in cerca di nuova gloria; l’ingaggio troppo elevato. Lui non ci sta e dalle pagine di Diva e Donna si scaglia contro Mediaset:
“Hanno l’obbligo di dire certe cose. Il mandante è sempre lo stesso, i galoppini non hanno alternativa che pensarla come lui (…) Li conosco. E’ una cosa voluta. Caso strano, certe critiche vengono solo da lì. Dietro, c’è anche la causa in piedi tra Mediaset e la Rai per la storia del plagio della trasmissione. La loro speranza è che finisca Ballando… Per colpire la trasmissione colpiscono chi partecipa”.
Dunque, secondo Rivera tutto nasce dalla diatriba ancora accesa per il caso Baila. Anche perchè, non vede cosa possa esserci di così scandaloso nel dedicare tre mesi della propria vita al ballo. E per questo si rivolge anche ai fan delusi dalla sua scelta:
“Se uno è un mito dopo essere andato in giro per trent’anni in mutande, adesso che mi presento in smoking sarò ancora più un mito, o no? (…) Una cosa che non ho mai cercato è proprio la celebrità. Chi mi conosce lo sa bene. Da ragazzino è capitato che giocavo bene a calcio e mi sono trovato protagonista dello sport più amato dagli italiani. Mai fatto niente per essere celebre”.
Guai, inoltre, a parlare di ingaggio troppo elevato per partecipare al sabato sera di Rai 1:
“E’ il mercato che fa il prezzo. Il compenso per Ballando corrisponde ai valori di mercato, altro non è che il prezzo per lo sfruttamento dell’immagine costruita in 50 anni di carriera. La Rai non tira fuori una lira, è tutto coperto da sponsor. Una delle rare volte in cui non spende, ma incassa”.
Tutto, dunque, rientra nella normalità. Non c’è niente di strano, neppure se ad un certo punto dovesse arrivare Sandro Mazzola a Ballando con le Stelle e riaprire la staffetta storica a oltre 40 anni di distanza:
“Sarebbe bellissimo, una staffetta al contrario. Comincio io e poi arriva lui. Mi piace l’idea, ne parlo agli autori”.
1. Matteo ha scritto:
11 gennaio 2012 alle 17:23